Berlino, in 240mila sfilano per le strade della capitale contro il razzismo
Circa 240mila persone sono scese per le strade di Berlino, in Germania, per manifestare contro l’estrema destra e il razzismo, in favore dei rifugiati e contro i tagli al sistema sociale.
“Non stiamo nella pelle per la risonanza di questa manifestazione”, ha affermato Felix Mueller dell’associazione “Unteilbar” (“indivisibile”), che ha promosso l’evento.
Neanche gli organizzatori si aspettavano questi numeri. Quando la punta del corteo è arrivata alla porta di Brandeburgo, si contavano ancora migliaia di persone ferme al punto di partenza, ad Alexanderplatz, distante oltre 2 chilometri.
Per l’occasione sono stati anche mobilitati circa 900, a cui spettava il compito di garantire la sicurezza.
Tra gli slogan risuonano “Salvare i migranti non è un crimine” e “Nessuno spazio a nazisti”.
Tante le scritte e i motti contro l’Afd, il partito dell’ultra-destra: il giorno dopo la marcia in Baviera si sono tenute le elezioni in Baviera e gli esperti temevano che l’estrema destra potesse vincere.
Le elezioni
Domenica 14 ottobre 2018 in Germania sono andati al voto oltre 9 milioni di cittadini della Baviera per rinnovare il Landtag, l’organo legislativo regionale.
Crolla la Csu (l’Unione cristiano-sociale, il partito bavarese “fratello” della Cdu di Angela Merkel), che nel Land governava ininterrottamente dal 1962: ora, sotto il governatore Markus Soeder, si ferma al 37,2 per cento dei voti, perdendo circa 10 punti rispetto al 2013, quando si era assicurata la maggioranza assoluta.
Anche l’Spd precipita, attestandosi 9,6 per cento e dimezzando la propria presenza nel parlamento regionale.
Grande ascesa dei Verdi, che con il 17,5 per cento dei consensi conquistano la palma di seconda forza politica del più ricco Land del Paese. E si configurano come la forza cruciale intorno alla quale si articoleranno le trattative per la formazione di un nuovo governo.
L’Afd ottiene un risultato circa il 10,2 per cento, ed entra per la prima volta nel parlamento del Freistaat. Il partito dell’ultradestra, che sperava in un’affermazione più netta, rimane sotto le aspettative.