Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:56
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

C’è un altro “caso Cecilia Sala” di cui non parla nessuno: Alberto Trentini è in carcere da due mesi in Venezuela e, ora, il Governo chiede “massima discrezione”

Immagine di copertina

In Venezuela c’è un altro “caso Cecilia Sala” di cui nessuno parla: il cooperante Alberto Trentini è in carcere a Caracas da oltre due mesi, senza accuse, ma il Governo, ora, chiede “massima discrezione”.

Alberto Trentini è arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 per l’ong Humanity & Inclusion. “Il 15 novembre, mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito, è stato fermato a un posto di blocco. Pochi giorni dopo il fermo, è stato trasferito a Caracas e, ad oggi, ci risulta ‘prigioniero’ in una struttura di detenzione, senza che gli sia mai stata contestata formalmente nessuna imputazione”, ha denunciato la famiglia attraverso l’avvocato Alessandra Ballerini (che segue anche il caso Regeni). “In realtà nessuna notizia ufficiale ci è mai stata comunicata da nessuna autorità venezuelana né italiana e di fatto, da due mesi, nulla sappiamo sulle sorti di Alberto, tenuto anche conto che soffre di problemi di salute e non ha con sé le medicine né alcun genere di prima necessità”.

L’operatore umanitario dell’ong internazionale che si occupa di persone con disabilità o che vivono in situazioni di povertà ed esclusione soffre infatti di asma e ipertensione e non sappiamo se dal giorno dell’arresto abbia avuto la possibilità di assumere i farmaci che quotidianamente dovrebbe prendere. Dal 15 novembre infatti nessuno ha potuto incontrare Alberto Trentini né parlargli, neanche l’ambasciatore italiano in Venezuela.

Il suo caso poi è diventato politico, con il Pd che ha presentato un’interrogazione urgente al vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo che la famiglia Trentini ha chiesto al Governo lo stesso impegno dimostrato nel caso di Cecilia Sala, la giornalista arrestata a fine dicembre, senza accuse, in Iran e detenuta per venti giorni nel famigerato carcere di Evin a Teheran.

“Confidiamo che la Presidente del Consiglio ed i Ministri interessati, si adoperino con lo stesso impegno e dedizione recentemente dimostrati a tutela di una nostra connazionale, per riportare presto, incolume, Alberto in Italia”, si legge nell’appello firmato dai genitori. “Nel pieno rispetto della sovranità territoriale del governo bolivariano e senza voler interferire nella diplomazia delle relazioni tra Italia e Venezuela, invochiamo l’attenzione di tutte le Istituzioni dei due Paesi circa la drammatica situazione di Alberto Trentini e chiediamo la sua liberazione affinché possa tornare a casa e all’affetto dei suoi familiari e amici”.

Intanto, a due mesi dall’arresto di Trentini, oggi i ministri degli Esteri, Antonio Tajani, e dell’Interno, Matteo Piantedosi, si sono riuniti a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il Capo della Polizia, Vittorio Pisani, e i vertici dell’Intelligence per discutere del caso dell’operatore umanitario detenuto in Venezuela, “insieme ad altri sette cittadini italo-venezuelani recentemente arrestati” dalle autorità di Caracas.

“Il Ministero degli Affari Esteri e l’Ambasciata italiana a Caracas stanno seguendo il caso di Alberto Trentini con la massima attenzione fin dall’inizio, attivando tutti i canali possibili per garantire una soluzione positiva e tempestiva”, ha fatto sapere in una nota Palazzo Chigi, secondo cui in questa occasione Tajani “ha avuto una conversazione telefonica con la madre” del cooperante “per esprimerle vicinanza e rassicurarla sull’impegno delle istituzioni”. Palazzo Chigi però chiede anche di ridurre il clamore sul caso: “Il Governo ribadisce la necessità di mantenere la massima discrezione da parte della stampa al fine di favorire il buon esito della vicenda”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”