Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Uganda, è stata introdotta una tassa per accedere ai social media

Immagine di copertina
L'Uganda tassa i social media

Gli utenti dovranno pagare 0,4 centesimi al giorno per usare i social arrivando a pagare 16 euro all'anno in un paese in cui la maggior parte della popolazione vive con meno di un euro al giorno

I cittadini dell’Uganda dovranno pagare per usare le famose piattaforme social come WhatsApp, Facebook e Twitter secondo quanto stabilito dalle nuove norme in vigore nel paese.

A maggio, infatti, il parlamento dell’Uganda ha approvato una legislazione che introduce una tassa sull’uso delle cosiddette piattaforme social Over The Top (OTT) che offrono servizi di messaggistica.

Gli utenti dell’Uganda dovranno pagare 200 scellini (circa 0,4 centesimi di euro) per accedere a una qualsiasi delle 60 piattaforme OTT.

Al mese, si tratterebbe di 1,2 euro al giorno e di 16 euro all’anno in un paese in cui milioni di persone vivono con meno di un euro al giorno.

Il governo ha definito il ricorso a questa nuova misura utile per l’aumento delle entrate dello Stato, al fine di trasformare il paese in uno Stato dal reddito medio entro il 2020.

Gli utenti però non sono d’accordo con il governo.

Secondo molti, l’imposizione di una tassa sui social media viola il diritto di espressione, oltre a negare importanti opportunità economiche agli imprenditori.

Anche gli attivisti per i diritti umano hanno affermato che le tasse avranno un effetto negativo.

“Le tasse sui social media sono una parte di un più grande disegno del governo di intaccare la libertà di espressione”, ha affermato Rosebell Kagumire, blogger e direttore di Kweta, una Ong operativa in Uganda.

Secondo i dati, nel paese circa 17 milioni di persone, cioè il 41 per cento della popolazione, usa internet e la maggior parte accedere alla rete attraverso il proprio cellulare.

Facebook e Twitter sono le due piattaforme di social media più utilizzate nel paese.

Il presidente dell’Uganda, Yoweri Museveni, che è al potere da 32 anni, ha espresso dei commenti sprezzanti contro gli utenti dei social, affermando che la tassa serve a limitare il “gossip” che gira in rete.

In passato, il governo era stato fortemente criticato per aver proposto la reintroduzione di leggi risalenti agli anni del colonialismo britannico per ridurre al silenzio il dissenso nel paese.

Nel 2017, l’attivista Stella Nyanzi era stata arrestata per aver insultato il presidente, accusato di non aver rispettato la promessa fatta in campagna elettorale di dare alle studentesse gli assorbenti.

Durante il giorno delle elezioni presidenziali nel 2016, che ha sancita la vittoria di Museveni nonostante le proteste dell’opposizione, internet è stato quasi totalmente inaccessibile.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”