Tribunale federale blocca i dazi di Trump: “Sono illegali”. E intanto Musk molla il presidente Usa
La Court of International Trade annulla le tariffe reciproche annunciate nel “Liberation Day”. L'Ira della Casa Bianca: "Golpe giudiziario"
Schiaffo a Donald Trump: un tribunale federale ha infatti bloccato i dazi imposti dal presidente Usa giudicandoli “illegali”. La Court of International Trade, Corte del Commercio Internazionale, un tribunale federale con sede a Manhattan competente in materia di commercio estero e dogane, ha stabilito che la legge invocata dalla Casa Bianca, l’International Emergency Economic Powers Act del 1977, non dà a Trump l’autorità di imporre unilateralmente dazi così come fatto il 2 aprile scorso nel cosiddetto “Liberation Day”. La Corte, scrive il Corriere della Sera, “ha annullato gli ordini esecutivi di Trump che impongono dazi al 25% su prodotti canadesi e messicani e al 20% su quelli cinesi, in risposta ad una emergenza nazionale per traffico di fentanyl; ha abbattuto i dazi del 10% imposti su tutti i partner commerciali degli Stati Uniti per rispondere al deficit della bilancia commerciale, come pure i dazi reciproci dal 20% al 50% su una sessantina di Paesi, che dovrebbero entrare in vigore il 9 luglio se i governi stranieri non raggiungono l’accordo con la Casa Bianca”.
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Non solo: secondo alcuni esperti il governo americano potrebbe dover restituire i soldi già raccolti attraverso le tariffe. La Court of International Trade ha preso questa decisione dopo un ricorso presentato da alcune aziende statunitensi. La decisione della Corte ha scatenato l’ira della Casa Bianca, che ha già annunciato ricorso con il caso che ora può finire davanti alla Corte suprema. Il vice capo dello staff della Casa Bianca Stephen Miller ha parlato di un “colpo di stato giudiziario fuori controllo”. Successivamente un portavoce ha aggiunto: “Non spetta a giudici non eletti decidere come affrontare adeguatamente un’emergenza nazionale. Il presidente Trump si è impegnato a mettere l’America al primo posto e l’amministrazione si impegna a utilizzare ogni leva del potere esecutivo per affrontare questa crisi e ripristinare la grandezza dell’America”.
Musk lascia il suo incarico
La decisione della Corte di bocciare i dazi arriva nelle stesso ore in cui Elon Musk ha ufficializzato il suo addio dall’incarico che ricopriva nell’amministrazione Usa. Il patron di Tesla ha infatti scritto su X: “Con il finire del mio periodo come funzionario speciale del governo, vorrei ringraziare il presidente Trump per l’opportunità di ridurre gli sprechi. La missione del Doge si rafforzerà nel tempo, diventando uno stile di vita per tutto il governo”. Tuttavia, in un’intervista a Sunday Morning, in onda sulla Cbs, Musk si è detto “deluso” dal disegno di legge di spesa del presidente Usa: “Sono rimasto deluso nel vedere il massiccio disegno di legge sulla spesa perché francamente aumenta il deficit di bilancio, invece di diminuirlo, e mina il lavoro che il team Doge sta facendo”.