Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:13
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La storia dietro l’immagine dell’uomo che si lanciò da una delle Torri Gemelle

Immagine di copertina

La foto fu scattata da un fotoreporter dell'Associated Press e divenne la testimonianza diretta della scelta estrema di un uomo, in cerca di salvezza

È sicuramente l’immagine simbolo di quell’undici settembre 2001, quando gli Stati Uniti vennero colpiti al cuore con l’attacco alle Torri Gemelle di New York. falling man

Un momento altamente drammatico e nel contempo divenuto il frammento che testimonia una tragedia di proporzioni umane, punto di svolta e di cambiamento radicale nella storia del Ventunesimo secolo. 

La foto fu scattata da Richard Drew – fotoreporter dell’agenzia di stampa AP – alle 9 e 41 e quindici secondi di martedì 11 settembre. Quella mattina, Drew venne spedito al Bryant Park di Manhattan, una cinquantina di isolati a nord del World Trade Center per fotografare una sfilata di moda premaman. 

Nei dintorni c’era anche una troupe della Cnn e un cameraman, il quale ricevette la comunicazione che un aereo si era schiantato contro una delle Torri Gemelle. falling man

Qualche minuto dopo, anche l’agenzia rintracciò Drew allertandolo di recarsi sul posto della segnalazione. Una volta uscito dalla metropolitana alla fermata di Chambers Street, si trovò dinanzi una scena apocalittica: le torri gemelle avvolte nel fumo ed entrambe sventrate dall’impatto con gli aerei. falling man

Il fotoreporter iniziò a scattare con la sua macchina professionale. Intorno a lui, la gente fuggiva in preda al panico e le persone intrappolate all’interno delle due torri urlavano e chiedevano aiuto. falling man

In quel momento, alzando gli occhi al cielo Drew venne colpito da quell’immagine di cui la sua macchina fu poi testimone indelebile: un uomo cadeva nel vuoto a testa in giù. Le sue braccia allineate al corpo e una gamba compostamente piegata, come in una sorta di tuffo.

Una foto quella scattata da Drew destinata a passare alla storia. Il giorno successivo l’immagine di “Falling Man“, come venne soprannominato l’uomo, campeggiava su tutti i giornali americani e non. 

L’uomo che si lanciava nel vuoto non avrebbe mai più avuto un nome né tanto meno un volto, ma era destinato a diventare il simbolo dell’individualità sullo sfondo di quei due grattacieli che si sgretolavano. Non sapremo mai perché optò per quel gesto estremo – probabilmente consapevole che la sua fine sarebbe stata comunque imminente. 

Negli anni ci si è domandati chi fosse e cosa facesse quell’uomo nella vita. Molti ipotizzarono fosse un dipendente del ristorante all’interno dell’ala nord di una delle Torri, il Windows on the World. Ma il vero potere di “Falling Man” non è più racchiuso nel suo volto o nella sua identità, ma in ciò che è diventato nella memoria collettiva: un soldato sconosciuto in una guerra altrettanto sconosciuta e incerta, destinato a rimanere sospeso per sempre nella storia. 

11 settembre 2001, l’attacco alle Torri Gemelle: un riassunto

Alle 8:46 di mattina dell’11 settembre del 2001, un forte boato sconvolse Manhattan, l’isola che rappresenta la zona centrale della città americana di New York. Gli sguardi dei passanti si concentrarono presto sulla torre nord del World Trade Center – le cosiddette torri gemelle – nella quale si stava sviluppando un incendio.

Dopo gli iniziali interrogativi su cosa fosse avvenuto, alle 9:03 minuti un aereo si schiantò sulla torre sud del World Trade Center. Se in quel quarto d’ora c’erano stati dei dubbi, divenne a quel punto evidente che si trattava di un attacco terroristico.

“Presidente, l’America è sotto attacco,” sussurrò Andrew Card, membro dello staff del Presidente degli Stati Uniti George W. Bush, mentre quest’ultimo era impegnato in un incontro in una scuola.

Tutti gli Stati Uniti entrarono in stato d’allerta. Aerei militari si alzarono in volo a difendere gli spazi aerei di New York e Washington.

I due velivoli schiantatisi sulle Torri Gemelle non erano stati gli unici ad essere stati dirottati.

Alle 9:27, infatti, un terzo aereo si schiantò contro il pianterreno del Pentagono, l’edificio che ospita il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, a Washington D.C.. Anche un quarto volo fu dirottato e finì per schiantarsi al suolo in Pennsylvania, dopo quella che parve essere una rivolta dei passeggeri, informati di quanto stava avvenendo quel giorno.

Gli attacchi causarono la morte di quasi 3mila persone e il crollo di entrambe le torri del World Trade Center: si trattò quindi del più grande attentato terroristico mai avvenuto prima d’ora.

In poco tempo i media e le autorità individuarono in Osama Bin Laden e in al-Qaeda, l’organizzazione terroristica da lui guidata, i responsabili dell’attentato.

In seguito a questo fatto, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, lanciò la guerra al terrorismo per sconfiggere la minaccia che aveva colpito l’11 settembre l’America, con l’obbiettivo di fermare Osama Bin Laden e la costituzione di nuove organizzazioni di stampo terroristico.

Fu così che nell’ottobre del 2001 gli Stati Uniti diedero inizio alla guerra in Afghanistan, Paese controllato dal gruppo estremista islamico dei taliban e che proteggeva Osama Bin Laden. Entro la fine del 2001, il governo talebano venne rovesciato, ma i guerriglieri, fedeli ai loro ideali, continuarono, e continuano tuttora, una forte attività bellica per cui la guerra in Afghanistan ancora oggi non può essere considerata conclusa.

Osama Bin Laden si rifugiò in Pakistan, presso le zone tribali del nord del Paese, e fu proprio lì che nel 2011 venne ucciso da un’azione dei Navy Seals, un corpo scelto dell’esercito statunitense. (“Gli hanno fatto il lavaggio del cervello”: la madre di bin Laden parla per la prima volta 17 anni dopo l’11 settembre).

Ti potrebbe interessare
Esteri / L'esercito israeliano spara ancora Idf contro la base Unifil, due feriti: uno è grave. L'Idf: "Ucciso il comandante della Jihad islamica palestinese". Salta voto del governo sulla risposta all'Iran
Esteri / L’uragano Milton si abbatte sulla Florida: tornado multipli, case distrutte e vittime. La diretta
Esteri / Fuoco israeliano contro tre postazioni dell’Unifil: feriti due caschi blu indonesiani. Cnn: “Il governo Netanyahu voterà oggi sulla risposta all'Iran”
Ti potrebbe interessare
Esteri / L'esercito israeliano spara ancora Idf contro la base Unifil, due feriti: uno è grave. L'Idf: "Ucciso il comandante della Jihad islamica palestinese". Salta voto del governo sulla risposta all'Iran
Esteri / L’uragano Milton si abbatte sulla Florida: tornado multipli, case distrutte e vittime. La diretta
Esteri / Fuoco israeliano contro tre postazioni dell’Unifil: feriti due caschi blu indonesiani. Cnn: “Il governo Netanyahu voterà oggi sulla risposta all'Iran”
Esteri / Pilota della Turkish Airlines muore in volo: atterraggio di emergenza a New York
Esteri / Colloquio tra Biden e Netanyahu sulla risposta all’Iran: presenti anche Kamala Harris e Blinken. Il premier israeliano ha deciso: "Nel mirino strutture militari di Teheran". Convocato il gabinetto di sicurezza per il via libera. Soldati israeliani rifiutano di combattere a Gaza: “Troppi rischi per gli ostaggi”. Libano: altri 40 morti e 160 feriti
Esteri / Troupe del Tg3 aggredita in Libano, l'autista muore d'infarto
Esteri / L’Idf annuncia l'inizio dell'operazione terrestre limitata nella parte Ovest del Libano meridionale: “Ucciso a Beirut comandante di Hezbollah”
Esteri / Hamas lancia razzi verso Israele durante cerimonia per il 7 ottobre. Due forti boati a Tel Aviv, sono M90 lanciati dalla Striscia. Israele annuncia morte di un ostaggio: “Il corpo è a Gaza”
Esteri / Bsw, il partito anti-élites che sconvolge la politica tedesca: “Gli elettori ci votano perché parliamo dei loro problemi”
Esteri / Guida geopolitica per capire Caoslandia: Aldo Giannuli spiega a TPI i rischi di “un mondo acentrico senza un ordine globale”