Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:25
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

I test nucleari nascosti che hanno causato più casi di contaminazione di Chernobyl

Immagine di copertina

Le autorità sovietiche hanno coperto per anni gli effetti della nube radioattiva di Semipalatinsk, in Kazakistan, sulla popolazione

Nell’immaginario collettivo il disastro nucleare ha un nome ed è Chernobyl, la centrale dell’Ucraina settentrionale che nel 1986 liberò una nube radioattiva in grado di raggiungere diversi paesi europei, Italia compresa. 

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

C’è però un’area dell’ex Unione Sovietica in cui si è registrato un numero quattro volte maggiore di casi di malattia acuta legata all’esposizione al materiale radioattivo e di cui nessuno ha saputo nulla per anni per volontà delle autorità.

Quest’ultime hanno coperto gli effetti sulla salute della popolazione di una serie di test nucleari sovietici nel sito Semipalatinsk della città di Ust-Kamenogorsk in Kazakistan. Un rapporto dell’Istituto di biofisica di Mosca sulle reali conseguenze è stato ritrovato da alcuni scienziati e pubblicato dalla rivista New Scientist

Il fatto risale al 1956, quando si rese necessario il ricovero di 600 persone in ospedale. Negli anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta in quella zona industriale, nel poligono di Semipalatinsk, sono stati condotti più test nucleari rispetto a qualsiasi altra area del mondo. 

Nel rapporto ci sono i risultati di tre sopralluoghi compiuti nella zona dai ricercatori di Mosca, che hanno rivelato una contaminazione diffusa e persistente del suolo e del cibo nelle città del Kazakhstan orientale.

Nella metà del settembre del 1956 la concentrazione radioattiva era cento volte superiore al tasso consentito. 

A seguito delle spedizioni di alcuni ricercatori fu creata una clinica che ha curato circa 100mila persone esposte ai test. Tra queste molti furono bambini. Il luogo di cura fu chiamato “Dispensario anti-brucellosi”.

“L’obiettivo era non attirare attenzione sulla sua reale attività ed è stato classificato come top secret fino al 1991”, ha detto Kazbek Apsalikov, direttore dell’istituto in cui è stato ritrovato il rapporto.

Molti dei documenti del dispensario sono poi stati trasferiti o distrutti. I test di Semipalatinsk cessarono nel 1963. Sebbene alcune delle aree circostanti sono ora sicure, “alcune zone non torneranno mai al loro stato naturale”, aggiunge Apsalikov.

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno