Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:55
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Alcuni foreign fighter dell’Isis sono stati evacuati da Raqqa, in Siria

Immagine di copertina
Credit: Afp

L'avanzata delle forze della coalizione curdo araba ha portato i jihadisti e le loro famiglie a essere evacuati dalla città, che sta ormai per cadere anche grazie all'aiuto statunitense

Di fronte all’offensiva delle Forze democratiche siriane, una coalizione tra arabi e curdi, e alla caduta quasi definitiva di Raqqa, la capitale del sedicente Stato Islamico in Siria, diversi miliziani dell’Isis, insieme alle proprie famiglie, hanno cominciato a evacuare la città. Tra loro ci sono anche alcuni foreign fighter.

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Il 90 per cento della città di Raqqa è ora sotto il controllo delle Forze democratiche della Siria, l’alleanza curdo-araba sostenuta dagli Stati Uniti, che negli ultimi mesi ha lanciato la battaglia finale per liberare la città.

Le Forze democratiche della Siria hanno negoziato la resa dei combattenti siriani dell’Isis, compresi i miliziani stranieri. L’obiettivo dell’accordo era quello di ridurre le vittime tra i civili durante il ritiro delle milizie del sedicente Stato Islamico.

L’accordo ha permesso ad almeno 275 miliziani del sedicente Stato islamico di lasciare la città, in cui sono presenti ancora tra i 200 e i 300 foreign fighters. Omar Alloush, membro del consiglio civico di Raqqa ha confermato però che anche alcuni miliziani stranieri sono stati lasciati andare.

Secondo quanto riferito dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, alcuni foreign fighters sono stati evacuati insieme alle proprie famiglie, a bordo di alcuni autobus arrivati nella notte dalle campagne a nord della città.

“Quasi tutti i civili presenti a Raqqa sono invece già stati evacuati negli scorsi giorni attraverso passaggi sicuri previsti dall’accordo”, ha detto all’agenzia di stampa Reuters, Talal Selo, un portavoce delle Forze democratiche siriane.

Secondo fonti della coalizione guidata dagli Stati Uniti, la scorsa settimana almeno 3.500 civili hanno lasciato le aree di Raqqa ancora controllate dall’Isis.

Intanto sulla città continuano i raid aerei da parte dell’aeronautica statunitense, permettendo alle forze democratiche siriane a terra di avanzare più velocemente.

“Abbiamo condotto su Raqqa alcuni bombardamenti nelle ultime 24 ore”, ha confermato a Reuters, il colonnello statunitense Ryan Dillon.

Secondo un portavoce della coalizione curdo-araba infatti, alcune zone della città vedono ancora la presenza di miliziani dell’Isis disposti a combattere. I miliziani che hanno evacuato la città si stanno dirigendo verso Deir-Ezzor e altri territori ancora sotto controllo del sedicente Stato Islamico.

Credit: Afp
Credit: Afp
Credit: Afp
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”