Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:35
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il segretario di stato americano chiede una no-fly zone sulla Siria

Immagine di copertina

L'annuncio di Kerry arriva dopo il fallimento della tregua entrata in vigore sette giorni fa e a 24 ore di distanza dall'attacco contro un convoglio di aiuti umanitari

Il segretario di Stato americano, John Kerry, intervenendo mercoledì 21 settembre al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha invocato una no-fly zone sulla Siria, dopo il fallimento della tregua di sette giorni annunciata una settimana fa. 

Kerry ha chiesto che tutti gli aerei restino immediatamente a terra nelle “aree chiave” del paese. 

“Per ridare credibilità a questo processo dobbiamo immediatamente tenere tutti gli aerei a terra”, ha detto, sottolineando come “gli Stati Uniti credono ancora che ci sia una via per uscire dalla carneficina siriana”. 

“Senza un cessate il fuoco in Siria ci saranno più morti e più sofferenza, su scala ancora più grande. Chi pensa che il conflitto non possa peggiorare sbaglia di grosso”, ha aggiunto Kerry.   

L’annuncio del segretario di Stato americano avviene due giorni dopo la fine ingloriosa di un cessate il fuoco entrato in vigore al tramonto del 12 settembre e a 24 ore di distanza dall’attacco ai danni di un convoglio di aiuti umanitari colpito lunedì 19 settembre.

Un portavoce delle Nazioni Unite ha reso noto che 18 dei 31 camion del convoglio sono stati colpiti e che gli aiuti erano destinati a circa 78mila persone nell’area rurale di Aleppo.

Si sarebbe trattato, secondo gli attivisti, di un raid aereo, lanciato poche ore dopo che l’esercito siriano aveva dichiarato il fallimento della tregua sponsorizzata da Stati Uniti e Russia.

Washington ha accusato la Russia di essere dietro a questo attacco, ma Mosca ha negato ogni coinvolgimento. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”