Russia, morto il ministro dei Trasporti rimosso oggi da Putin: “Si è suicidato”
L’ex ministro dei Trasporti russo, Roman Starovoit (52 anni), licenziato oggi dal presidente, Vladimir Putin, si è suicidato poche ore dopo. A riportare la notizia sono i media russi.
Il Cremlino non ha fornito dettagli o motivazioni per il licenziamento di Starovoit, che era stato governatore della regione russa di Kursk, prima di essere riconfermato ministro dei Trasporti nel maggio 2024. Si ritiene però che la decisione sia stata presa a seguito del caos nello spazio aereo civile russo causato nel fine settimana dai droni ucraini.
Il suicidio di Starovoit è stato riportato prima dai canali Telegram Shot e 112 e da Ren TV e poi confermato dall’agenzia di stampa statale Ria Novosti, secondo cui l’ex ministro si è sparato nella sua casa di Odintsovo, vicino a Mosca. L’agenzia Tass invece ha riportato che il cadavere di Starovoit è stato rinvenuto nella sua auto.
Il licenziamento di Starovoit era arrivato nelle scorse ore dopo che almeno 485 voli erano stati cancellati nei principali aeroporti russi tra sabato e domenica a causa degli attacchi ucraini. Inoltre, fino a questa mattina, circa 1900 voli sono stati ritardati, a causa di quelle che le agenzie russe hanno definito “restrizioni dello spazio aereo imposte agli aeroporti della Russia centrale”.