Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:46
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Costretto a lavorare davanti al ritratto della Regina ogni giorno: ottiene 11mila euro di risarcimento in Irlanda del Nord

Immagine di copertina

Un funzionario pubblico in Irlanda del Nord ha ottenuto un risarcimento di 10mila sterline perché costretto a lavorare ogni giorno accanto al ritratto della Regina Elisabetta.

Lee Hegarty, ex funzionario del dipartimento britannico per gli affari dell’Irlanda del Nord, ha presentato un reclamo al segretario di Stato perché, secondo lui, essere costretto a lavorare davanti al ritratto della Regina Elisabetta e del Duca di Edimburgo era una violazione dei suoi diritti umani.

Dopo la richiesta, i ritratti sono stati sostituiti con immagini dei regali che stringevano la mano ai cittadini dell’Irlanda del Nord durante un incontro ufficiale, e l’allora segretaria di Stato, Theresa Villiers, ha concesso al funzionario un risarcimento di 10mila sterline, pari a 11mila euro circa, giustificando la concessione con il fatto che il Signor Hegarty avesse subito una situazione di stress e che i suoi sentimenti erano stati feriti dalla presenza dell’immagine della Regina d’Inghilterra.

La scoperta dell’accordo tra Hegarty e il dipartimento britannico per l’Irlanda ha suscitato le proteste di alcuni membri del Parlamento irlandese.

In particolare, un deputato della contea di Ulster, Lord Magginis, nel corso di una riunione della Camera ha dichiarato che l’episodio mostrava come l’ufficio per l’Irlanda del Nord avesse perso il senso della realtà, anche perché quella cifra poteva essere utilizzata per aiutare cittadini in seria difficoltà.

Nel frattempo, Lee Hegarty è stato promosso al ruolo di segretario e contabile della Commissione Parades, un corpo governativo che regola le dispute sulle parate e le marce che hanno luogo in Irlanda del Nord.

Secondo Lord Magginis, questo ruolo è stato concesso all’ex funzionario per il suo atteggiamento bigotto nei confronti della Royal Family.

Una fonte vicina a Theresa Villiers ha confessato che l’allora segretaria di Stato per l’Irlanda del Nord non era riuscita a negare la concessione del risarcimento per questioni legali e formali legati alla disputa tra l’uomo e il dipartimento, ma si rendeva conto dell’assurdità della richiesta.

La regina Elisabetta a 93 anni pianta un albero e rifiuta aiuto: “Posso ancora farlo da sola”
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”