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Regno Unito, al via la sperimentazione della settimana lavorativa di 4 giorni: lo stipendio resterà invariato

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Settimana lavorativa di quattro giorni, orario ridotto all’80 per cento mantenendo salari e produttività invariati: non è un sogno, ma la sperimentazione di un nuovo modello lavorativo che il Regno Unito inizierà a partire dal 13 giugno per i prossimi sei mesi. Promossa dalla Ong 4 day week global e dal think thank Autonomy insieme alle Università di Oxford e Boston, sarà la più grande intrapresa fino ad ora da un Paese, perché coinvolgerà 3.300 lavoratori di oltre 70 aziende britanniche. Il progetto pilota si basa sul cosiddetto modello 100:80:100: continuando a percepire il 100 per cento dello stipendio previsto, i dipendenti delle aziende aderenti resteranno in servizio per l’80 per cento delle ore previste, impegnandosi a mantenere il 100 per cento della produttività.

“Mentre usciamo dalla pandemia, sempre più aziende riconoscono che la nuova frontiera della competizione è la qualità della vita. Il lavoro a orario ridotto e incentrato sui risultati è il modo giusto per riuscire a competere nel mondo moderno”, ha dichiarato al the Guardian Joe O’Connor, amministratore delegato di 4 Day week global. Una politica sociale definita “a triplo dividendo”, come ha spiegato Juliet Schor, docente di sociologia all’università di Boston e principale ricercatrice del progetto, perché “avvantaggia i dipendenti, le aziende e l’ambiente”. I team di ricerca monitoreranno costantemente i lavoratori e le lavoratrici, verificando l’impatto dei nuovi ritmi sulla loro salute fisica e mentale, sulla qualità della vita e soddisfazione al lavoro, ma anche l’impatto ambientale dell’orario di lavoro ridotto e distribuito su quattro giorni.

Sarà poi tenuta sotto controllo anche la loro performance lavorativa, per verificare se e quali variazioni potranno subire, rispetto alla tradizionale settimana lavorativa da cinque giorni. Anche l’Islanda aveva dato inizio a una sperimentazione simile nel 2015, e dopo il successo dell’iniziativa – che non ha avuto impatto sulla produttività ed ha ridotto la quantità di stress – l’86 per cento dei lavoratori ha scelto la settimana corta. Svezia e Spagna avvieranno progetti pilota dello stesso tipo nel corso del 2022.

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