Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:51
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Israele richiama due battaglioni di riservisti da inviare a Gaza. Cisgiordania, Idf: “Uccisa una donna palestinese che ha tentato di accoltellare alcuni soldati”. Scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. La Germania riprende la cooperazione con l’Unrwa | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, mercoledì 24 aprile

A più di 200 giorni dall’inizio della guerra, non si ferma la violenza nella Striscia di Gaza dove sono morti oltre 34.180 palestinesi dal 7 ottobre. Intanto a Khan Younis è sorta una tendopoli in previsione dell’attacco di Israele contro Rafah, dove si sono rifugiati 1,4 milioni di follati. In città sono state scoperte almeno quattro fosse comuni nell’area dell’ospedale Nasser, da cui sono stati recuperati oltre 200 corpi senza vita: Hamas accusa Israele di esecuzioni sommarie ma le Idf negano ogni addebito. Proseguono gli scontri anche in Libano con lo scambio di colpi tra Hezbollah e Tel Aviv, che ha ucciso due comandanti del gruppo armato sciita. Resta alta la tensione anche con l’Iran, il cui presidente Ebrahim Raissi minaccia: “Un attacco di Israele su suolo iraniano cambierebbe la situazione”. Di seguito le ultime notizie di oggi, mercoledì 24 aprile 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.

S&D
DIRETTA

Ore 18,00 – Idf: “Intercettato un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele” – Un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele è stato intercettato dal sistema di difesa missilistico israeliano Iron Dome. Lo hanno le reso noto le forze armate israeliane (Idf). Le sirene di allarme avevano suonato a Sderot e nelle città vicine. Non ci sono notizie di feriti nell’attacco.

Ore 17,30 – Hamas diffonde il video di un ostaggio – Hamas ha pubblicato un nuovo video di propaganda che mostra l’ostaggio 23enne Hersh Goldberg-Polin. Nel filmato di quasi tre minuti, secondo l’emittente al-Jazeera, il giovane, a cui manca una mano, chiede al governo israeliano di riportarlo a casa. Il video non è datato ma il 23enne con doppia cittadinanza israeliana e americana afferma di essere stato tenuto in ostaggio per “quasi 200 giorni”, il che indica che è stato girato di recente. Goldberg-Polin fu rapito dal rave Supernova vicino a Re’im, nel sud di Israele, la mattina del 7 ottobre scorso. TPI ha intervistato a novembre i genitori Rachel Goldberg e Jonathan Polin, che da allora chiedono al governo di Tel Aviv di riportare il figlio a casa.

Ore 17,15 – Usa: Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan – Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha firmato la nuova legge approvata dal Congresso che permetterà a Washington di inviare aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan e altri partner degli Usa nell’area dell’Indo-Pacifico. Il pacchetto prevede, tra l’altro, 61 miliardi di dollari di aiuti per l’Ucraina; 17 miliardi di dollari per Israele; 9 miliardi di dollari di aiuti umanitari per i civili nelle zone di conflitto in tutto il mondo e 8,12 miliardi di dollari per “contrastare la Cina comunista” nell’Indo-Pacifico.

Ore 17,00 – Israele, media: “Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore Idf in Egitto per discutere dell’offensiva a Rafah” – Il direttore dei servizi interni dello Shin Bet, Ronen Bar, e il capo di stato maggiore delle forze armate israeliane (Idf), Herzi Halevi, si sono recati oggi in visita in Egitto per incontrare il capo dell’intelligence egiziana, Abbas Kamel, e altri importanti funzionari locali per discutere dell’imminente offensiva di Israele su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza dove si sono rifugiati 1,4 milioni di sfollati palestinesi. È quanto riferisce il portale statunitense Axios, che cita in proposito tre alti funzionari israeliani, secondo cui i Bar e Halevi sarebbero partiti per l’Egitto questa mattina.

Ore 16,00 – Nepal: presidente chiede aiuto all’emiro del Qatar per liberare lo studente rapito il 7 ottobre – Il presidente del Nepal, Ram Chandra Poudel, ha chiesto l’aiuto dell’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, per la liberazione di Bipin Joshi, lo studente nepalese tenuto in ostaggio a Gaza dal 7 ottobre, durante la visita di due giorni dello sceicco nel Paese himalayano. Lo ha reso noto all’agenzia di stampa Associated Press il portavoce del presidente nepalese, Kiran Pokharel, secondo cui l’emiro ha detto che farà tutto il possibile per aiutare a liberare Joshi. Il giovane era tra i 17 studenti nepalesi che studiavano agricoltura nel kibbutz di Alumim, vicino alla Striscia di Gaza, quando è avvenuto l’attentato. Dieci ragazzi sono stati uccisi, sei sono rimasti feriti, mentre Joshi è stato portato nel territorio costiero. Non ci sono informazioni su dove si trovi, ma le autorità nepalesi ritengono che sia ancora vivo.

Ore 15,30 – Israele, media: “Esercito pronto all’offensiva su Rafah” – L’esercito israeliano ha condotto “tutti i preparativi necessari” per conquistare Rafah, nel sud della Striscia di Gaza dove si sono rifugiati 1,4 milioni di sfollati palestinesi. Lo ha reso noto oggi all’agenzia di stampa Reuters un alto funzionario della difesa israeliana, secondo cui le forze armate (Idf) sono pronte a lanciare l’operazione appena otterranno l’approvazione da parte del governo del premier Benjamin Netanyahu.

Ore 15,00 – Israele, ministro Gallant: “Metà dei comandanti di Hezbollah è stato ucciso” – Metà dei comandanti del gruppo armato sciita libanese Hezbollah sono sono stati uccisi e il resto si è nascosto. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant durante una visita nel nord del Paese. L’obiettivo primario, ha sottolineato Gallant, è il ritorno sicuro dei residenti della zona di confine con il Libano, che è stata evacuata all’inizio della guerra a Gaza.

Ore 14,30 – Anche l’Ue chiede un’indagine indipendente sulle fosse comuni a Gaza – Anche l’Unione europea chiede un’indagine indipendente sulle fosse comuni scoperte negli ospedali Nasser e al-Shifa nella Striscia di Gaza. “Questo è qualcosa che ci costringe a chiedere un’indagine indipendente su tutti i sospetti e tutte le circostanze, perché in effetti crea l’impressione che potrebbero essere state commesse violazioni dei diritti umani internazionali”, ha detto il portavoce per gli affari esteri della Commissione Ue, Peter Stano. Già le Nazioni Unite avevano  chiesto un’indagine trasparente sulle fosse comuni, da cui sono stati recuperati oltre 300 corpi.

Ore 14,00 – Continuano i raid di Israele nel sud del Libano – Le forze armate israeliane (Idf) hanno attaccato 25 obiettivi in ​​14 raid condotti oggi contro una serie di posizioni di Hezbollah nel sud del Libano. Lo ha reso noto l’emittente televisiva saudita Al-Hadath, secondo cui l’obiettivo delle Idf era distruggere i tunnel del gruppo armato sciita nel villaggio di Ramyeh e nella città di Ayta ash Shab.

Ore 13,30 – Siria, media: “Iran ha ridotto la sua presenza nel Paese” – L’Iran ha ridotto la propria presenza militare in Siria dopo una serie di attacchi attribuiti a Israele. L’indiscrezione arriva da una fonte vicina a Hezbollah, che l’ha riportata all’agenzia di stampa Afp. “L’Iran ha ritirato le sue forze dal sud della Siria”, comprese le province di Quneitra e Daraa, che confinano con le alture di Golan controllate da Israele, ha detto la fonte ad Afp, ma è ancora presente in altre parti del Paese.

Ore 13,00 – Giordania, il ministro degli Esteri: “La comunità internazionale impedisca l’offensiva a Rafah” – Il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi, ha lanciato oggi un appello per fermare l’annunciata offensiva di Israele su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove si sono rifugiati 1,4 milioni di sfollati palestinesi. “La comunità internazionale non è stata in grado di trattenere l’aggressione israeliana a Gaza”, ha detto Safadi durante una conferenza stampa congiunta ad Amman con il ministro irlandese degli Affari esteri e della difesa, Micheal Martin. “La sua aggressione dovrebbe essere fermata e il mondo dovrebbe impedire loro di attaccare Rafah.

Ore 12,30 – Gaza, il bilancio dei morti sale a 34.262 vittime – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre si è attestato a 34.262 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche oltre 77.229 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 79 persone e altre 86 sarebbero rimaste ferite. Secondo le autorità israeliane, le forze armate (Idf) avrebbero ucciso non meno 13mila membri di Hamas dall’inizio del conflitto, mentre sono 260 i soldati caduti nella Striscia. Per le Nazioni Unite invece, la maggior parte delle vittime della guerra sono donne (circa 10mila) e minori (oltre 14mila).

Ore 12,15 – Scambi di colpi tra Israele e Hezbollah al confine con il Libano – Le forze armate israeliane (Idf) e il gruppo armato sciita Hezbollah continuano a scambiarsi colpi di artiglieria, razzi e raid aerei al confine con il Libano. Nel nord di Israele un attacco missilistico condotto sul villaggio di Avivim, secondo il portale israeliano Arutz Sheva, ha danneggiato due case senza causare vittime civili. In seguito l’Idf ha annunciato una serie di raid contro obiettivi militari di Hezbollah nel sud del Paese arabo. Secondo il quotidiano an-Nahar, lo Stato ebraico ha effettuato più di una decina di attacchi aerei simultanei contro diverse località del Libano meridionale, tra cui Ayta ash Shab, Ramyah, Jabal Blat e Khallet Warda.

Ore 11,30 – Israele, il ministro Chikli: “Se potessi, voterei per Donald Trump” – Il ministro israeliano della Diaspora, Amichai Chikli, membro del partito Likud guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, ha fatto sapere oggi che, se potesse, voterebbe per Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti. In un’intervista all’emittente pubblica Kan Radio, Chikli ha affermato che sotto la guida di Joe Biden gli Usa stanno “danneggiando Israele e altri Paesi” e non stanno “proiettando la propria forza” in Medio Oriente. “Ha detto: ‘Non fatelo’ all’inizio della guerra, sia a Hezbollah che all’Iran e abbiamo visto il risultato”, ha sottolineato il ministro israeliano. “Se fossi un cittadino statunitense con diritto di voto voterei per Trump e per i repubblicani”. Secondo Chikli, “Biden è un amico di Israele”. “Ma è sottoposto a un’intensa pressione che lo sta colpendo”, ha concluso il ministro. “Sta creando un danno reale alle relazioni tra i nostri due Paesi”.

Ore 11,00 – Cisgiordania, Idf: “Uccisa una donna palestinese che ha tentato di accoltellare alcuni soldati” – Una donna palestinese è stata uccisa oggi vicino a Kiryat Arba, nei pressi di Hebron in Cisgiordania, dopo aver tentato di accoltellare alcuni soldati israeliani di stanza a un incrocio vicino all’insediamento. Lo hanno reso noto le forze armate israeliane (Idf), secondo cui “le truppe hanno aperto il fuoco contro la terrorista che impugnava un coltello e caricava verso le forze dell’ordine”. Nessun militare è rimasto ferito secondo le Idf ma, secondo il portale israeliano Arutz Sheva, una persona è stata ferita lievemente. Per al-Jazeera, la donna aveva 20 anni ed è stata identificata come Maymoneh Harahsheh.

Ore 10,30 – Iran: delegazione della Corea del Nord in visita a Teheran – Una delegazione ufficiale della Corea del Nord, guidata dal ministro delle Relazioni economiche con l’Estero Yun Jong Ho, si è recata in visita in Iran. Lo ha annunciato oggi l’agenzia di stampa ufficiale del regime Kcna. La missione, ha fatto sapere l’agenzia in un breve lancio che non fornisce ulteriori dettagli, ha lasciato Pyongyang lunedì 22 aprile.

Ore 10,15 – Libano: Hezbollah lancia almeno 15 razzi sul nord di Israele – Il gruppo armato sciita Hezbollah ha lanciato oggi almeno 15 razzi contro il nord di Israele per rispondere ai bombardamenti condotti nella notte dalle forze armate israeliane (Idf)  nel sud del Libano. Un razzo ha centrato una casa in un insediamento israeliano evacuato alla frontiera. Al lancio, rivendicato in una nota da Hezbollah, è seguito un fuoco di sbarramento dell’artiglieria israeliana sulle postazioni del gruppo oltreconfine.

Ore 10,00 – Israele, media: “Richiamati due battaglioni di riservisti da inviare a Gaza” – Le forze armate israeliane (Idf) hanno richiamato due battaglioni di riservisti perché si addestrino e si preparino alle operazioni di combattimento nella Striscia di Gaza, in vista di un’offensiva prevista nel territorio costiero palestinese. Lo riporta la versione online del quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, secondo cui i battaglioni opereranno sotto il comando della Divisione 99. Finora, riporta il quotidiano, la Brigata Carmeli della Formazione Hemetz e la Brigata Yiftah della Formazione Hasban sono state mobilitate e hanno operato sul confine settentrionale e sono state reclutate dopo una serie di corsi di addestramento, in cui si sono preparati per la loro missione a Gaza.

Ore 9,45 – Il presidente iraniano Ebrahim Raisi in visita in Sri Lanka – Il presidente iraniano Ebrahim Raisi è arrivato oggi in Sri Lanka per una breve visita di Stato volta a rafforzare i legami bilaterali, firmare cinque memorandum d’intesa e per presenziare all’avvio di una centrale idroelettrica costata ai due Paesi 514 milioni di dollari. Si tratta della prima visita ufficiale di un presidente iraniano sull’isola da quella di Mahmoud Ahmadinejad dell’aprile del 2008. Il progetto idroelettrico congiunto era partito nel 2010 ma i fondi iraniani si sono esauriti a causa delle sanzioni statunitensi. I lavori sono poi stati rallentati anche dalla  pandemia di COVID-19 e dalle proteste delle associazioni a tutela dell’ambiente e degli abitanti dei villaggi vicini. Secondo una nota pubblicata dall’ufficio del presidente dello Sri Lanka, Ranil Wickremesinghe, la centrale produrrà  290 GWh di corrente, irrigherà a 6.000 ettari di terreni agricoli e fornirà acqua potabile a migliaia di famiglie nei tre distretti circostanti. “La cerimonia, presieduta dai presidenti di Iran e Sri Lanka, simboleggerà la cooperazione tra le due nazioni in questo importante progetto infrastrutturale”, si legge nella dichiarazione.

Ore 9,00 – La Germania riprende la cooperazione con l’Unrwa – Il governo tedesco intende riprendere la cooperazione con l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) a Gaza. Lo hanno annunciato oggi in una nota congiunta i ministeri degli Esteri e dello Sviluppo. La decisione fa seguito a un’indagine condotta dall’ex ministra degli Esteri francese Catherine Colonna sulle accuse mossa da Israele circa il coinvolgimento di alcuni dipendenti dell’agenzia Onu negli attentati del 7 ottobre, secondo cui Tel Aviv non ha presentato prove sufficienti in merito. In proposito, il governo di Berlino ha esortato l’Unrwa ad attuare rapidamente le raccomandazioni contenute nel rapporto, compreso il rafforzamento dell’audit interno e il miglioramento del controllo esterno nella gestione dei progetti. “A sostegno di queste riforme, il governo tedesco continuerà presto la sua cooperazione con l’Unrwa a Gaza, come hanno già fatto, tra gli altri, Australia, Canada, Svezia e Giappone”, si legge nella nota. Altri Paesi che avevano sospeso i pagamenti all’agenzia Onu invece non hanno ancora ripreso la collaborazione con l’Unrwa, tra cui gli Stati Uniti e l’Italia.

Ore 8,30 – Libano, Idf: “Colpiti siti di Hezbollah nel sud” – L’aeronautica delle forze armate israeliane (Idf) ha bombardato nella notte diversi siti nel sud del Libano collegati al gruppo armato sciita libanese Hezbollah. Lo ha reso noto in un comunicato l’Idf. In particolare è stato colpito un lanciarazzi nella località di Tayr Harfa, nel sud del Libano, poco dopo il lancio di un missile contro la comunità settentrionale israeliana di Shomera. Inoltre, nella stessa area, l’aviazione ha colpito anche un altro edificio in cui, secondo i militari israeliani, erano riuniti alcuni membri di Hezbollah. Tra gli obiettivi colpiti dall’aeronautica, secondo l’Idf, figurano anche una serie di infrastrutture a Markaba, un edificio ad Ayta ash-Shab e un posto di osservazione a Marwahin. L’artiglieria invece ha bombardato alcune aree vicino a Chihine e Kfarchouba per “rimuovere una serie di minacce”.

Ore 7,30 – Gaza, think tank Usa: “Migliaia di combattenti palestinesi sono ancora operativi nel nord della Striscia” – Migliaia di combattenti palestinesi sono ancora operativi nel nord della Striscia di Gaza. È quanto emerge da un rapporto elaborato da due think tank statunitensi, l’Institute for the Study of War (ISW) e il Critical Threats Project (CTP), secondo cui la continua presenza di gruppi armati attivi a Beit Hanun, nell’estremo nord-est del territorio costiero, è coerente con le dichiarazioni di un funzionario israeliano che ha rivelato ai media Usa la presenza di “diverse migliaia” di combattenti nel nord di Gaza. Soltanto ieri, nel 200esimo giorno di combattimenti, alcune milizie palestinesi hanno effettuato almeno cinque “attacchi indiretti” contro Israele, lanciando razzi dalla Striscia.

Ore 7,00 – Usa, approvato pacchetto di aiuti per Ucraina, Israele e Taiwan: a Tel Aviv andranno 17 mld dlr – Nella notte il Senato degli Stati Uniti ha approvato con 79 voti favorevoli e 18 contrari quattro progetti di legge già passati nel fine settimana alla Camera di Rappresentanti, che permetteranno a Washington di inviare aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan e altri partner degli Usa nell’area dell’Indo-Pacifico. Il pacchetto prevede, tra l’altro, 61 miliardi di dollari di aiuti per l’Ucraina; 17 miliardi di dollari per Israele; 9 miliardi di dollari di aiuti umanitari per i civili nelle zone di conflitto in tutto il mondo e 8,12 miliardi di dollari per “contrastare la Cina comunista” nell’Indo-Pacifico.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Usa, l’ennesima gaffe di Joe Biden: gli alleati India e Giappone sono Paesi “xenofobi”
Esteri / Serbia: nominato vice premier l’ex capo dell’intelligence sanzionato dagli Usa
Esteri / Germania: la città di Berlino è pronta a “regalare” Villa Goebbels
Ti potrebbe interessare
Esteri / Usa, l’ennesima gaffe di Joe Biden: gli alleati India e Giappone sono Paesi “xenofobi”
Esteri / Serbia: nominato vice premier l’ex capo dell’intelligence sanzionato dagli Usa
Esteri / Germania: la città di Berlino è pronta a “regalare” Villa Goebbels
Esteri / Siria, raid Usa uccide un pastore. Il Pentagono ammette: “Scambiato per un leader di al-Qaeda”
Esteri / “Guerra genocida a Gaza”: la Colombia rompe i legami diplomatici con Israele
Esteri / Il governo israeliano conferma la morte di un ostaggio, Hamas prende tempo sul cessate il fuoco
Esteri / Hamas sulla proposta di tregua: “Valutazione negativa, ma andiamo avanti. Con operazione di terra a Rafah saltano i negoziati”
Esteri / Bambino di 4 anni trovato morto nella lavatrice: “Disturbava i genitori”
Esteri / Trump: “Il giudice mi toglie libertà di parola, trucca il voto”
Esteri / Morto Paul Auster: le cause della morte dello scrittore