Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:28
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

I momenti più bizzarri della campagna sul referendum britannico

Immagine di copertina

Alla vigilia dei risultati del voto abbiamo raccolto i momenti più originali (e a volte trash) della campagna referendaria sull'uscita o meno dall'Ue

Giovedì 23 giugno 40 milioni di elettori del Regno Unito e dei paesi dei territori d’Oltremare sono chiamati alle urne per decidere se rimanere o uscire dall’Unione Europea. La campagna referendaria era iniziata ufficialmente il 15 aprile, ma nelle ultime dieci settimane i britannici si sono sbizzarriti a esprimere la loro opinione contraria o a sostegno con il tipico humor inglese. 

Qui abbiamo raccolto i momenti più originali (e in alcuni casi tendenti al trash) della campagna referendaria. 

1) I francesi hanno lanciato l’Operazione Croissant contro la Brexit. 

Mercoledì 22 giugno, un gruppo di 15 volontari francesi a Londra ha distribuito delle lettere e delle cartoline con messaggi scritti a mano dai cittadini francesi, con la speranza di convincere gli elettori britannici a non lasciare l’Unione Europea. Fuori da una delle più trafficate stazioni ferroviarie londinesi, King’s Cross, i pendolari francesi in viaggio da Parigi a Londra hanno tentato di distribuire anche dei cornetti, ma la loro azione è stata frenata da un gruppo di poliziotti. 

Gli agenti hanno vietato agli attivisti di fornire cibo agli elettori – secondo le norme vigenti – perché questo potrebbe danneggiare i risultati del referendum.

(Qui sotto alcune delle 500 cartoline distribuite dai pendolari francesi agli elettori britannici a Londra alla vigilia del voto)

2) C’è stata una finta battaglia navale sul Tamigi

Il 15 giugno, Nigel Farage, capo del “Partito Indipendentista del Regno Unito” (Ukip), formazione anti-europeista e nazionalista inglese e il cantante Bob Geldof, si sono affrontati a bordo di alcune imbarcazioni sulle acque del Tamigi, scambiandosi insulti a distanza sul referendum in una sorta di battaglia nautica. 

Farage a bordo di un peschereccio con il supporto di altre 35 imbarcazioni della flottiglia anti-Ue ha voluto lanciare un messaggio al parlamento inglese, sollecitando a riprendere il controllo delle acque britanniche. Ma la sua “Armada Brexit” si è dovuta idealmente scontrare con quella pro-Remain guidata da Bob Geldof. 

La rockstar ha lanciato alcune accuse al leader Ukip sottolineando come non fosse amico di nessun pescatore. Come replica, Farage ha accusato Geldof di schernire i pescatori impoveriti. 

(Qui sotto Geldof si rivolge con un gesto volgare nei confronti di Farage)

3) I video trash “pro-leave” e “pro-remain” sono circolati ovunque nelle ultime settimane:

Il partito di Farage, Ukip, ha risposto con un video in cui ci sono delle galline che discutono sulle ragioni della fuoriuscita.


4) I gatti e la Brexit:

Alla vigilia del voto che deciderà il destino europeo della Gran Bretagna, i sostenitori del Remain (rimanere) hanno dato vita a una campagna social su Twitter. Con l’hashtag #CatsAgainstBrexit (gatti contro la Brexit) centinaia di inglesi hanno postato foto di felini corredate da didascalie con i motivi per votare sì all’Unione europea. Un modo originale e ironico per sostenere la causa del Remain.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali