Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La ragazza internata in una clinica psichiatrica per impedirle di abortire

Immagine di copertina

Una minorenne irlandese che necessitava di un’interruzione di gravidanza è stata inivita in una clinica di Dublino, convita di ricevere la procedura per l’aborto, è stata invece rinchiusa in un istituto di salute mentale

La Cnn ha portato alla luce una vicenda accaduta nel 2016 in Irlanda. Una ragazza, che necessitava di un’interruzione di gravidanza, era convinta di essere stata mandata in una clinica di Dublino, per poter abortire. La minorenne – di cui non si conoscono l’età e l’identità – è stata invece internata, a sua insaputa, in un istituto di salute mentale.

Secondo quanto riportato anche dalla Child Care Law Reporting Project, un’organizzazione che si occupa dei casi dei minori in Irlanda, alla ragazza non è stata applicata la procedura per i casi di aborto, ma è stata rinchiusa, contro la sua volontà, nella struttura psichiatrica per diversi giorni.

Lo psichiatra che ha valutato lo stato di salute della ragazza ha stabilito che fosse depressa e affetta da istinti suicida. E ha così stabilito che fosse giusto rinchiuderla nella clinica.

Il medico in questione ha invocato il Mental Health Act, la legge che permette di internare le persone in centri di salute mentale senza il loro permesso.

Le leggi sull’aborto in Irlanda sono estremamente restrittive. Gli aborti sono illegali a meno che la gravidanza non metta in pericolo di vita la madre. L’ottavo emendamento della costituzione irlandese compara i diritti del feto a quelli della madre. “Una donna può considerare l’aborto solo quando la sua vita è in un pericolo immediato, ma non in caso di stupro, incesto o malattia mentale della madre”, cita la costituzione.

Un paradosso per un paese che si sta progressivamente liberando dallo storico radicamento nella chiesa cattolica e che il 23 maggio 2015 ha approvato i matrimoni omosessuali. Ma sull’interruzione volontaria della gravidanza il paese è rimasto fermo al 1937, quando fu approvata la Carta costituzionale.

Alla ragazza rinchiusa nel centro di salute mentale è stato poi assegnato un altro medico che ha stabilito che non c’erano motivi validi per trattenere la ragazza nell’istituto. La minore è stata così liberata.

Ad aprile 2017 il governo irlandese ha preso visione delle votazioni nelle assemblee cittadine che hanno votato a favore della modifica delle leggi sull’aborto nel paese. Il primo ministro Leo Varadkar ha promesso di tenere un referendum sui diritti sull’aborto nel 2018, ma non è stata ancora fissata una data.

 

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”