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Home » Esteri

Il premier uzbeko è diventato presidente ad interim dopo la morte di Karimov

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Il presidente Islam Karimov, che ha governato la nazione più popolata dell'Asia centrale per 27 anni, era morto all'improvviso la scorsa settimana all'età di 78 anni

Il primo ministro uzbeko, Shavkat Mirziyoyev, è stato nominato dal parlamento presidente ad interim, dopo la morte di Islam Karimov

Il presidente Islam Karimov, che ha governato la nazione più popolata dell’Asia centrale per 27 anni, è morto all’improvviso la scorsa settimana all’età di 78 anni.

Il capo dello stato era stato ricoverato sabato 27 agosto per un ictus, e secondo quanto dichiarato dal governo le sue condizioni sarebbero peggiorate nei giorni successivi. L’annuncio ufficiale della sua morte era stato dato dal governo lo scorso 2 settembre, ma già in precedenza numerose altre fonti lo avevano dato per certo. 

Secondo la costituzione uzbeka, le elezioni presidenziali dovranno ora tenersi entro tre mesi e il premier Mirziyoyev è dato come probabile prossimo presidente del paese.

Secondo gli analisti non ci saranno cambiamenti drastici nel paese se l’attuale premier verrà eletto presidente del paese, a forte maggioranza musulmana. 

Il parlamento, con la nomina del 59enne Mirziyoyev, ha di fatto scavalcato il presidente del senato, Nigmatilla Yuldashev, che secondo la costituzione avrebbe dovuto guidare il paese come presidente ad interim durante il periodo di transizione dopo la morte di Karimov. 

In realtà è stato lo stesso Yuldashev, una figura poco nota, a rifiutare il ruolo dicendo che gli mancava l’esperienza. La nomina di Mirziyoyev, dovrebbe essere annunciata ufficialmente in un programma televisivo questa sera.

Nei suoi anni alla guida dell’Uzbekistan, Karimov aveva voluto fornire un’immagine del suo paese che fosse una sorta di baluardo dell’Islam militante, ma si è anche attirato le critiche dei paesi occidentali per aver soppresso il dissenso politico. Gruppi a tutela dei diritti umani sostengono che ci siano centinaia di prigionieri politici e religiosi nelle carceri locali e che la tortura sia pratica diffusa.

Il presidente russo Putin nei giorni di lutto si è recato in visita a Tashkent, capitale del paese, dichiarando pubblicamente di augurarsi che il premier uzbeko avrebbe continuato il lavoro di Karimov, di fatto suggerendogli di mantenere l’alleanza con Mosca. 

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