Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il parlamento turco verso l’approvazione della riforma costituzionale

Immagine di copertina

La nuova costituzione conferirà maggiori poteri al presidente, incluso quello di nomare e licenziare i ministri

Il parlamento turco ha dato la sua approvazione preliminare alla nuova costituzione che conferisce al presidente Recep Tayyip Erdogan maggiori poteri, domenica 15 gennaio 2017. 

Se il parlamento confermerà il testo alla seconda votazione, prevista per questa stessa settimana, la riforma costituzionale sarà sottoposta a referendum.

Il dibattito in aula è stato acceso e la settimana scorsa ci sono stati scontri violenti tra i deputati: i membri del partito di Erdogan Akp si sono azzuffati con quelli della formazione d’opposizione Partito popolare repubblicano.

Il Partito democratico del popolo, filo curdo, ha invece boicottato il voto.

I critici ritengono che Erdogan intenda rafforzare la propria presa sul potere e temono una deriva autoritaria, ma il presidente sostiene che la riforma non fa altro che avvicinare il sistema turco a quello francese o statunitense.

La nuova costituzione consentirà al presidente della repubblica di nominare e licenziare i ministri e abolirà la figura di primo ministro. Ci sarà, tuttavia, almeno un vice-presidente.

In Turchia vige lo stato di emergenza sin dal tentativo di golpe di luglio 2016. È stato infatti esteso dopo una serie di gravi attacchi terroristici, sia di matrice curda che islamista, nel paese.

Erdogan è alla guida della Turchia dal 2002. È stato primo ministro per 11 anni prima di diventare il primo presidente eletto direttamente dai cittadini nel 2014. La figura del presidente doveva avere un ruolo meramente cerimoniale.

**Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**

Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”