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Home » Esteri

Il parlamento europeo vota a favore di un embargo sulle armi contro l’Arabia Saudita

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La risoluzione non è legalmente vincolante per i paesi membri dell'Ue, ma imbarazza Riad che aveva tentato di convincere i parlamentari a non votarla

Il parlamento europeo ha adottato una risoluzione che invita a implementare un embargo sulle armi verso l’Arabia Saudita, giovedì 25 febbraio 2016. 

Il parlamento ha invitato l’Alto rappresentante Federica Mogherini a “lanciare un’iniziativa volta a imporre un embargo Ue sulle armi contro l’Arabia Saudita, viste le gravi accuse di violazione della normativa umanitaria internazionale da parte dell’Arabia Saudita in Yemen”.

La risoluzione è stata approvata con 359 voti a favore e 212 contrari. Essa era stata porposta dal parlamentare scozzese Alyn Smith.

“Noi e le Ong vogliamo che ci sia più scrutinio [sui destinatari delle armi]. La situazione umanitaria [in Yemen] sta peggiorando, non migliorando. Si tratta di un messaggio significativo da un punto di vista politico per Riad. L’Arabia Saudita deve mostrare molta più considerazione per le vite dei civili in Yemen”, ha dichiarato Smith.

L’Arabia Saudita ha incrementato le importazioni d’armi del 275 per cento tra il 2011 e il 2015, secondo un rapporto pubblicato questa settimana dall’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (Sipri).

Il voto del parlamento europeo non è vincolante dal punto di vista legale, e non può impedire agli stati membri dell’Unione Europea di vendere armi all’Arabia Saudita. Tuttavia, si tratta di una mossa che causerà un certo imbarazzo a Riad.

In effetti, l’ambasciatore saudita presso l’Ue, Abdulrahman al-Ahmed, aveva circolato una lettera rivolta ai membri del parlamento europeo invitandoli a non votare la risoluzione.

Il quotidiano britannico The Guardian ha riferito che la lettera incolpa l’Iran di aver costretto l’Arabia Saudita a intervenire nel conflitto in Yemen, e che l’operazione militare saudita è di stampo umanitario.

L’ambasciatore ha scritto: “L’Arabia saudita ha risposto alla richiesta da parte dell’Occidente di assumere un ruolo maggiore nella lotta al terrorismo e all’instabilità in Medio oriente e se non fossimo intervenuti le conseguenze sarebbero state ben peggiori di quanto l’Occidente non immagini”.

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