Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Novak Djokovic nuovamente in stato di detenzione al Park Hotel. Stanotte decisione definitiva sull’esplusione

Immagine di copertina

Novak Djokovic è stato avvistato mentre veniva portato al The Park Hotel, il centro di detenzione di Carlton (Melbourne) dove era detenuto dopo la prima cancellazione del suo visto. Il tennista è dunque di nuovo in stato di detenzione, lo rendono noto i suoi avvocati.

Secondo il governo, infatti, la presenza in Australia del numero uno del tennis mondiale, non vaccinato contro il Covid, “potrebbe incoraggiare il sentimento contro i vaccini”. Le autorità australiane hanno presentato per questo una memoria davanti alla giustizia, chiedendo l’espulsione del serbo dal Paese.

Il caso in mano alla Corte Federale, l’udienza decisiva in programma stasera alle 23.30 italiane. Riuscirà il campione serbo a partecipare agli Australian Open, al via il 17 gennaio? Nel frattempo circa 200 manifestanti anti-vaccino si sono radunati fuori dalla Rod Laver Arena cantando “free Novak”, “free Novak Djokovic”, “lascialo giocare” e slogan contro i mandati dei vaccini e i passaporti sanitari. Il gruppo di protesta è apparso settimanalmente per le strade di Melbourne durante la pandemia.

“L’Australian Open è molto più importante di qualunque giocatore”, ha commentato la leggenda del tennis Rafa Nadal. “L’Australian Open sarà un grande Australian Open con o senza di lui. È chiaro che Novak Djokovic è uno dei migliori giocatori della storia, senza dubbio. Ma non c’è nessun giocatore nella storia che sia più importante di un evento, perché i giocatori rimangono e poi se ne vanno, e altri giocatori stanno arrivando. Nessuno: Roger, Novak o me stesso, Bjorn Borg, che era fantastico ai suoi tempi. Il tennis continua. L’Australian Open è molto più importante di qualsiasi giocatore. Se giocherà il torneo va bene. Se non giocherà l’Australian Open, sarà un grande Australian Open con o senza di lui. Questo è il mio punto di vista”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”