Musk fonda il suo partito, Trump: “Ridicolo”
Bannon lo attacca: "Non è americano, va espulso". La replica del miliardario: "Ciccione ubriacone"
Volano gli stracci nella destra statunitense. Il leader della Casa Bianca Donald Trump definisce “ridicolo” il progetto del suo ex braccio destro Elon Musk, deciso a fondare un nuovo partito, l’America Party, con l’obiettivo di rompere l’ultrasecolare bipartitismo che regge il sistema politico a stelle e strisce.
“Penso che sia ridicolo fondare un terzo partito”, osserva il presidente parlando con i giornalisti prima di salire sull’Air Force One. “Abbiamo avuto un enorme successo con il Partito Repubblicano. I democratici hanno perso la bussola, ma il nostro è sempre stato un sistema bipartitico, e credo che fondare un terzo partito non faccia altro che aumentare la confusione”. Trump rincara poi la dose con un post sul social di sua proprietà, Truth: “Mi dispiace vedere Elon Musk andare completamente fuori dai binari, diventando essenzialmente un disastro nelle ultime cinque settimane”, scrive.
Durante la campagna elettorale per le presidenziali dello scorso anno, Musk è stato il principale finanziatore della candidatura di Trump con donazioni per oltre 280 milioni di dollari. Una volta eletto presidente, Trump ha nominato il miliardario a capo del Doge, il neo-costituito Dipartimento per l’Efficienza governativa, incarico a tempo che si è concluso a fine maggio. Il rapporto tra i due si è incrinato nelle ultime settimane in particolare in seguito alla Legge di Bilancio varata dal presidente, denominata “Big Beautiful Bill” e fortemente criticata da Musk, preoccupato per la prevista impennata del deficit pubblico Usa.
Lo scorso venerdì l’uomo più ricco del pianeta ha annunciato di voler fondare un nuovo partito: “L’America Party è nato per restituirvi la libertà”, ha proclamato dal social di sua proprietà X. Secondo Musk, gli Stati Uniti non sono una “democrazia”, ma un “sistema monopartitico” che rischia di “mandare in bancarotta” il Paese “con sprechi e corruzione”.
L’annuncio ha innescato anche uno sguaiato scambio di insulti tra il miliardario e Steve Bannon, ex consigliere di Trump. “No, fratello, non sei americano. Sei sudafricano”, gli ha ricordato Bannon durante il suo podcast The War Room. “Dovresti essere espulso perché quello che hai fatto è un crimine, tra i tanti”, ha aggiunto lo stratega, padre del movimento “Make America Great Again”. Già nei mesi scorsi Bannon aveva usato parole dure contro Musk dicendosi “fermamente convinto che sia un immigrato illegale e dovrebbe essere espulso immediatamente dal Paese”.
Musk, da parte sua, gli ha prontamente risposto su X: “Quel ciccione ubriacone di nome Bannon tornerà in prigione, e questa volta per molto tempo. Ha una vita di crimini da pagare”. Il riferimento è ai guai con la giustizia patiti dall’ex consigliere di Trump, che lo scorso ottobre è stato rilasciato dopo aver scontato in carcere una condanna a quattro mesi per aver sfidato un mandato di comparizione nell’ambito dell’inchiesta del Congresso sull’attacco al Campidoglio del 6 gennaio.
L’eclettico imprenditore a capo di Tesla, Space X e X ha dichiarato che l’America Party dovrà essere un partito fiscalmente conservatore e che limiti la spesa, ma ha fornito pochi dettagli su quale sarebbe il programma della forza politica, limitandosi a far sapere che il partito si presenterà alle elezioni di medio termine del prossimo anno sostenendo candidati per una manciata di seggi alla Camera e al Senato.
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