Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:10
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Elezioni in Brasile, Lula si ritira: Haddad è il nuovo candidato del Partito dei lavoratori

Immagine di copertina

L'ex presidente attualmente in carcere ha dovuto fare un passo indietro dopo che la Corte suprema lo ha definito ineleggibile sulla base della legge "Ficha limpa"

L’ex presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha rinunciato alla sua candidatura alle prossime elezioni che si terranno nel paese ad ottobre 2018, secondo quanto annunciato dal Partito dei lavoratori.

Il suo posto sarà preso da Fernando Haddad, ex sindaco di San Paolo.

La più alta corte elettorale del Brasile aveva stabilito due settimane prima che Lula non può candidarsi alle prossime elezioni sulla base della legge della “Ficha limpa”, la fedina penale pulita, per la quale è ineleggibile chi è stato condannato in seconda istanza per delitti di corruzione o contro l’amministrazione pubblica.

Lula, attualmente in prigione, ha scritto una lettera ai suoi sostenitori che da mesi manifestano davanti al carcere in cui è detenuto per dar loro la notizia della sua rinuncia a correre nelle prossime elezioni.

Inoltre, l’ex presidente ha nominato Fernando Haddad come nuovo candidato del Partito dei lavoratori.

Fino al 10 settembre, la strategia del Partito era stata quella di mantenere il nome di Lula al centro della campagna elettorale il più a lungo possibile.

L’ex presidente è stato però costretto a rinunciare alla sua candidatura pur essendo primo nei sondaggi: quasi il 40 per cento degli elettori infatti hanno dichiarato che avrebbero votato per lui.

Gli avvocati di Lula avevano chiesto alla Corte suprema di prolungare il termine ultimo per la registrazione dei candidati alla presidenza a martedì 17 settembre per avere più tempo e delineare una strategia che permettesse a Lula di candidarsi.

La Corte suprema tuttavia ha respinto la richiesta e il Partito è stato costretto a cambiare strategia.

La campagna elettorale in Brasile si sta svolgendo in  un clima teso: il 7 settembre Jair Bolsonaro, il candidato di estrema destra in testa ai sondaggi per le presidenziali, è stato accoltellato mentre partecipava a una manifestazione elettorale a Juiz de Fora, nello stato di Minas Gerais.

Era portato in braccio dai suoi sostenitori per la strada quando è stato colpito da una coltellata sferratagli da un uomo che si era avvicinato a lui fra il pubblico presente. È stato operato d’urgenza e ora le sue condizioni sono stabili.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie: | DIRETTA
Esteri / Yanis Varoufakis fa causa allo Stato tedesco
Esteri / Esclusivo – Ecco come la Russia interferisce sulla campagna elettorale per le europee
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie: | DIRETTA
Esteri / Yanis Varoufakis fa causa allo Stato tedesco
Esteri / Esclusivo – Ecco come la Russia interferisce sulla campagna elettorale per le europee
Esteri / Fonti israeliane: "Il leader di Hamas Sinwar non si nasconde a Rafah"
Esteri / Guerra Israele-Hamas: "Truppe e tank israeliani circondano Rafah Est”
Esteri / La mucca cinese di Xi Jinping attira consensi in Europa
Esteri / Biden: “Se Netanyahu attacca Rafah fermerò le forniture di armi americane”. La replica di Netanyahu: “Avanti anche da soli contro Hamas”. 80mila persone in fuga da Rafah
Esteri / AstraZeneca ritira il suo vaccino anti-Covid dopo le ammissioni sugli effetti collaterali
Esteri / Gli Usa fermano la fornitura di bombe a Israele, Hagari: “Presentato un piano per un anno di guerra a Gaza”. L'annuncio di Hamas: “Colloqui finiti, Israele è tornato indietro”
Esteri / È iniziata l’invasione israeliana di Rafah: "Preso il controllo del valico. Uccisi 20 miliziani e individuati nuovi tunnel". Netanyahu: “La proposta di Hamas voleva solo impedire l’operazione a Rafah”