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Lukashenko “ricoverato d’urgenza a Mosca dopo l’incontro con Putin”

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Lukashenko “ricoverato d’urgenza a Mosca dopo l’incontro con Putin”

Il presidente della Bielorussia Lukashenko è stato ricoverato d’urgenza in una clinica di Mosca dopo l’incontro con il collega russo Putin. A darne notizia sul proprio profilo Twitter è Valery Tsepkalo, ex ambasciatore negli Stati Uniti e marito di Veronika Tsepkalo, candidata contro Lukashenko nel 2020. “Attualmente, rimane sotto cure mediche al Moscow’s Central Clinical Hospital. I principali specialisti sono stati mobilitati per affrontare le sue condizioni critiche”, scrive Tsepkalo.

“Sono state condotte procedure di purificazione del sangue” e le condizioni di Lukashenko sono state ritenute talmente gravi da sconsigliare il trasferimento. “Gli sforzi orchestrati per salvare il dittatore bielorusso mirano a dissipare le speculazioni sul presunto coinvolgimento del Cremlino nel suo avvelenamento”, spiega Tsekpalo aggiungendo che indipendentemente dal fatto che si riprenda o meno, “i medici mettono in guardia sulla possibilità di ricadute”.

Per questo, afferma l’oppositore bielorusso, “in qualità di rappresentanti del Forum democratico della Repubblica di Bielorussia, esortiamo vivamente i leader occidentali a convocare nei prossimi giorni una sessione strategica per discutere dell’iniziativa “Elezioni” e di altre misure da intraprendere per garantire il periodo di transizione” perché “lo svolgimento delle elezioni in un momento così critico non solo aiuterà a ripristinare la legge e l’ordine nella futura Bielorussia, ma getterà anche le basi per stabilizzare la situazione ai confini dell’Unione Europea e del mondo”.

La malattia

“Ho avuto un adenovirus, non morirò, state tranquilli”. Così qualche giorno fa si era espresso Lukashenko mentre presenziava ad una riunione del governo. Fedele alleato del presidente russo Vladimir Putin, il presidente bielorusso, 68 anni, aveva affermato di essere stato malato di adenovirus, un comune virus che porta raffreddore e influenza. A riportarlo era stata l’Ukranska Pravda, riprendendo l’agenzia statale bielorussa Belta.

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