Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:23
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La Casa Bianca ha presentato la lista delle società russe da sanzionare

Immagine di copertina

La richiesta era stata inoltrata dai membri del parlamento statunitense con una legge firmata da Trump la scorsa estate. Tra le società ci sono United Aircraft Corporation, Kalashnikov Concern e Rosoboronexport

Dopo le pressioni esercitate da repubblicani e democratici, la Casa Bianca ha presentato al Congresso una lista delle società russe da sanzionare.

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

La richiesta di nuove sanzioni era stata avanzata dagli stessi membri del parlamento statunitense con una legge, approvata da una maggioranza schiacciante, firmata con riserva da Donald Trump lo scorso agosto.

I funzionari dell’amministrazione intendono così introdurre provvedimenti contro coloro che, negli Stati Uniti o altrove, hanno portato avanti affari “significativi“ con le società russe. Una sorta di avvertimento per invitarli a interrompere i rapporti.

La lista rappresenta un tentativo per addolcire i più critici, tra i quali il repubblicano John McCain e il democratico Benjamin L. Cardin, che avevano accusato la Casa Bianca di non aver fatto abbastanza per punire la Russia per le sue azioni nell’Europa dell’est, in Siria e per le sospette interferenze nel corso della campagna elettorale per le presidenziali del 2016.

Alcuni membri del congresso, infatti, avevano espresso preoccupazione per il ritardo nella compilazione della lista, che sarebbe dovuta arrivare in aula già il 1 ottobre.

“La legge è passata. Adesso bisognerebbe eseguire quanto stabilito”, ha detto il senatore repubblicano della Florida, Marco Rubio. “I funzionari della Casa Bianca hanno detto che stanno ancora identificando le compagnie da sanzionare. Credo che la cosa migliore da fare sia sanzionare quelle già note e continuare ad aggiornare la lista con regolarità”.

Sempre secondo alcuni funzionari di Washington, come riportato dal New York Times, la lista non sarebbe di per sé un’imposizione di sanzioni, bensì una valutazione su organizzazioni o persone “che fanno parte od operano per conto dei settori di intelligence o difesa del governo della Federazione Russa”.

Per la legge i soggetti “coinvolti in maniera significativa in transazioni” con queste società rischiano di essere sottoposti a sanzioni dal 29 gennaio prossimo.

La lista include aziende come la United Aircraft Corporation, la Kalashnikov Concern e la Rosoboronexport.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”