Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:32
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Un leader del movimento studentesco è stato ucciso durante le proteste in Venezuela

Immagine di copertina

Sale a 33 il bilancio delle vittime dall'inizio delle proteste contro il presidente Nicolas Maduro. Assemblee studentesche si sono svolte in tutto il paese

Uno studente venezuelano è morto durante le proteste contro il presidente Nicolas Maduro. Con la morte di Juan Lopez, avvenuta il 4 maggio nello stato di Anzoategui, nell’est del Venezuela, porta a 33 il numero delle vittime delle proteste antigovernative iniziate a fine marzo.

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Il ragazzo era un dirigente giovanile ed è stato ucciso da un gruppo di civili armati mentre partecipava ad un’assemblea nel campus della sua università, secondo quanto riferito da un deputato dell’opposizione, José Brito. 

Brito ha detto al quotidiano El Nacional che Lopez, 28enne, era il presidente della Federazione studentesca dell’Instituto Tecnologico di Anzoategui, nella località di El Tigre. 

Nello stesso episodio almeno altre due persone sono rimaste ferite. 

Durante la giornata del 4 maggio numerosi scontri tra la Guardia nazionale e i manifestanti si sono registrati in una serie di proteste studentesche avvenute in tutto il paese. Le proteste hanno riguardato soprattutto le sedi dell’Università Centrale e l’Università Cattolica di Caracas.

Le manifestazioni studentesche sono partite da assemblee che si sono svolte nei diversi campus, dove i giovani hanno espresso il loro rifiuto a quello che viene definito “il golpe continuo” del governo di Nicolas Maduro, per poi decidere di scendere in piazza per esprimere il loro dissenso e la loro protesta.

Un gruppo di studenti dell’Università Cattolica ha marciato fino alla sede della Conferenza Episcopale a Caracas, per consegnare ai vescovi un messaggio per Papa Francesco, “perché deve sapere che ci stanno picchiando e ci stanno uccidendo”, come ha raccontato un manifestante al quotidiano El Nacional.

Decine di manifestanti sono stati soccorsi da paramedici e volontari a margine delle proteste, la maggior parte colpiti da granate lacrimogene sparate ad altezza d’uomo e da pallettoni di gomma.

Nella giornata del 3 maggio, durante gli scontri, sono morti un poliziotto e un ragazzo di 17 anni.

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”