Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:47
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Lanfang, la storia della città cinese dove è vietato il Natale

Immagine di copertina
I mercatini di Natale anche a Shanghai

La città dove è vietato il Natale. La storia di Lanfang sta facendo il giro del mondo. Perché qui, in quell’infinito hinterland di Pechino, non ci sono festoni e alberi di Natale in luoghi pubblici.

Via luminarie e cartelloni. Proibiti anche gli eventi all’aperto che hanno a che vedere con la festività natalizia.

L’amministrazione di Lanfang, città della Cina a circa un’ora di treno da Pechino che, ha deciso di vietare i festeggiamenti legati al Natale, festa che non appartiene alla tradizione cinese, ma che viene celebrata in molte città, soprattutto i grandi centri, come Pechino o Shanghai.

La direttiva emessa dal locale Ufficio per la Gestione Urbana vieta anche i costumi da Babbo Natale. Lo stesso ufficio invierà dal 23 al 25 dicembre prossimi funzionari a ispezionare i negozi per controllare se sia rispettata la proibizione di promozioni a carattere natalizio.

Ai cittadini viene chiesto di segnalare eventuali manifestazioni in piazze o parchi per “diffondere la religione”.

La decisione della municipalità non sarebbe un attacco diretto a Babbo Natale in quanto tale, o alla religione (non specificata dalla nota, ma evidentemente cristiana) almeno a quanto riportano fonti a conoscenza delle decisioni prese.

Secondo uno degli impiegati dell’Ufficio per la Gestione Urbana di Lanfang, sentito dal tabloid di Pechino Global Times, la direttiva ha punta al premio assegnato ogni tre anni alle “città civilizzate” della Cina, in base a punteggi annuali: il riconoscimento, ha spiegato il funzionario, rappresenta “l’onore più alto” a cui una città cinese può aspirare sotto ogni aspetto della propria vita pubblica, economica e sociale.

Con il divieto al Natale, Lanfang spera di ridurre anche le attività illegali che, a detta del funzionario municipale, aumentano in questo periodo dell’anno, e di mantenere un ambiente “pulito”.

Non tutti però credono alla versione ufficiale, soprattutto dopo gli ultimi attacchi a religiosi e fedeli: nei giorni scorsi, la polizia ha preso di mira un gruppo di cristiani, a Chengdu, nel sud-ovest del Paese, arrestando cento di loro, tra cui il pastore protestante della congregazione, Wang Yi, noto, oltreché per il suo ruolo come religioso, anche per quello di attivista per i diritti in Cina.

Sabato scorso l’arrivo della polizia ha interrotto una lezione dedicata alla lettura della Bibbia per bambini, a Canton, nel sud-est del Paese.

Particolarmente sferzante, nel giudizio sulla direttiva, è stato Patrick Moon, ricercatore di Amnesty International, citato dal South China Morning Post. Le autorità di Lanfang, forse, vogliono impressionare il governo centrale con la stretta natalizia, ma “dimostrano la loro ignoranza su quello che il Natale davvero significa per i cristiani”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti