Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:25
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La pubblicità per aiutare i senzatetto

Immagine di copertina

Uno studio di design slovacco cerca di sfruttare i cartelloni pubblicitari ai lati delle strade per creare case in miniatura

Da cartelloni pubblicitari a rifugio per i senzatetto: il Gregory Project, iniziativa promossa da uno studio di design slovacco, cerca di sfruttare le ingombranti impalcature ai lati delle strade per creare case in miniatura.

L’idea è quella di espandere i pannelli pubblicitari in una struttura tridimensionale, da arredare con un letto, un bagno e un salottino. Senza alcun costo, i senzatetto potrebbero usarlo come riparo per la notte.

“Non sarebbe una casa con tutti i comfort e le dimensioni sarebbero necessariamente ridotte, ma potrebbe essere una soluzione d’emergenza per chi non ha alcun posto dove dormire” – spiega Matej Nedorolík di Design Develop, lo studio che ha sviluppato il progetto.  “Durante l’inverno i senzatetto si rifugiano nelle stazioni perché non c’è altro posto al coperto dove possono stare, ma anche là soffrono il freddo e dormono in condizioni davvero terribili”.

La fase di progettazione di The Gregory Project è terminata, mancano tuttavia ancora gli sponsor per dare il via ai lavori. Il preventivo per ogni installazione è di circa 4000 euro, con spese di manutenzione minime, e il costo sarebbe azzerato dall’affitto pagato dai brand che affitterebbero lo spazio pubblicitario. L’iniziativa avrebbe anche una ricaduta positiva per l’immagine delle imprese coinvolte, che mostrerebbero un forte impegno sociale, e Matej spera dunque di trovare al più presto sponsor disposti a partecipare.

“Qui in Slovacchia i giornali locali non si sono interessati al nostro progetto – racconta Matej, commentando lo scetticismo con cui inizialmente è stata accolta l’idea. “Ora però moltissime riviste internazionali, fra cui The Guardian, ne hanno parlato. Sembra che l’idea stia riscuotendo grande successo e nei prossimi mesi la presenteremo anche in alcuni concorsi internazionali di design”.

The Gregory Project è un’iniziativa open-source e senza scopo di lucro. Il progetto è stato pensato per essere realizzato nella città di Banská Bystrica, sede dello studio architettonico, ma il team di Design Develop ha invitato altri architetti e artisti a riproporla nei loro paesi o prenderla come fonte di ispirazione.

“In Slovacchia quella dei senzatetto è una questione importante – dice Matej. Nonostante manchino statistiche certe, si stima che ci siano circa 10mila senzatetto nel nostro Paese, secondo le ultime stime della Ong Depaul International; ma è un problema che riguarda le città di tutto il mondo. La creazione di una stanza a partire dal cartellone pubblicitario è solo una possibile idea e potrebbe essere declinata in mille altri modi”.

The Gregory Project ha un forte impatto simbolico oltre che pratico, ponendosi in netta contrapposizione con la politica delle panchine con divisori o con le punte, adottata in molti paesi per dissuadere i senzatetto dal dormire all’aperto.

L’ultimo caso eclatante è quello di un appartamento londinese, nel quartiere di Southwark, dove il mese scorso erano state installate delle punte metalliche sul pavimento, per impedire ai senza dimora di coricarsi per terra.

Anche la catena di supermercati Tesco aveva adottato la stessa strategia. Entrambi i casi avevano scatenato un’ondata di proteste e le punte erano poi state rimosse.

In un’intervista rilasciata al The Guardian, Jacqui McCluskey dell’Ong Homeless Link afferma che l’idea di utilizzare punte metalliche per scoraggiare i senzatetto è “scioccante e non aiuta a risolvere la questione del numero crescente di persone che sono costrette a dormire nelle nostre strade”.

Come sottolinea Matej, iniziative come The Gregory Project – al di là della loro funzionalità pratica – sono invece importanti per il messaggio di solidarietà e responsabilità sociale che cercano di trasmettere.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”