Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 09:00
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Justin Trudeau intende assegnare la cittadinanza onoraria canadese a Malala Yousafzai

Immagine di copertina

L'attivista pakistana e premio Nobel per la Pace visiterà il Canada il 12 aprile prossimo. Per l'occasione riceverà questo riconoscimento

Malala Yousafzai, l’attivista pakistana per il diritto all’istruzione femminile e premio Nobel per la Pace, sarà cittadina onoraria del Canada. A deciderlo il primo ministro Justin Trudeau, che lo ha annunciato in un comunicato stampa il 3 aprile scorso. Il conferimento della cittadinanza alla giovane attivista pakistana avverrà in occasione della sua visita ufficiale nel paese prevista per il 12 aprile prossimo.

S&D

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Nel tweet che riprende alcuni passaggi del lungo comunicato stampa pubblicato sulla sua pagina Facebook, Trudeau sottolinea l’importante lavoro svolto da Malala Yousfazia nella lotta per l’affermazione del diritto all’istruzione per le bambine e le ragazze in tutto il mondo. “Il suo impegno ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo. La sua storia è simbolo di determinazione e dignità, e il Canada è orgoglioso di conferire questo riconoscimento a una persona del genere”. 

La 19enne pakistana, secondo quanto scritto sul comunicato stampa, diventerà la sesta cittadina onoraria canadese, seguendo le orme di Nelson Mandela, Aung San Suu Kyi, e il Dalai Lama. Nel 2012, Malala Yousafzai fu colpita alla testa da un proiettile sparato da un militante appartenente ai Taliban. Dopo il lungo periodo di recupero e riabilitazione, la giovane attivista ha creato una Fondazione che porta il suo nome, la quale ha il compito di finanziare e sostenere l’istruzione delle bambine in tutto il mondo.

Negli ultimi anni non sono mancate le parole di elogio di Malala verso il governo canadese e la sua politica di apertura verso i profughi che fuggono dalle guerre, sottolineando in varie occasioni come “il popolo canadese stesse mostrano al mondo la vera risposta alla crisi dei rifugiati”. Infine, Malala si è detta onorata di aver ricevuto l’invito a parlare in Parlamento. 

Dal novembre del 2015 fino a oggi, il Canada ha accettato più di 40mila profughi siriani, superando di gran lunga gli Stati Uniti che finora hanno contribuito a reinsediare poco più di 10mila persone in un lasso di tempo simile. 

Il 12 aprile, in occasione della visita ufficiale in Canada, Malala incontrerà il primo ministro Trudeau per parlare di “emancipazione femminile attraverso l’educazione e su come sia possibile contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile delle comunità e dei paesi”, si legge ancora nel comunicato stampa. Attraverso la sua organizzazione, la Fondazione che porta il suo nome, l’attivista pakistana  (insieme alla rete di volontari che l’aiutano nel suo lavoro) ha affrontato le lacune educative croniche che impediscono alle ragazze di poter frequentare la scuola laddove è vietato. 

(Qui sotto l’annuncio in un comunicato stampa da parte del premier canadese Justin Trudeau)

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini