Medio Oriente, la diretta live della tregua tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Gaza: Hamas ha consegnato a Israele la lista di altri 4 ostaggi da liberare. Cisgiordania, Onu: 34 morti da inizio anno. Idf continuano i rastrellamenti nel sud del Libano. Yemen: Houthi arrestano dipendenti Onu | DIRETTA

Diretta live della tregua nella guerra tra Israele e Hamas a Gaza oggi, venerdì 24 gennaio
Di seguito le ultime notizie di oggi, venerdì 24 gennaio 2025, sulla tregua tra Israele e Hamas a Gaza e con Hezbollah in Libano, sulla guerra con gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.
Ore 18,00 – Israele: decine di familiari degli ostaggi bloccano per protesta la principale autostrada di Tel Aviv – Decine di familiari degli ostaggi sequestrati e trattenuti da Hamas a Gaza e dei loro sostenitori hanno bloccato la principale autostrada di Tel Aviv, nel centro di Israele, nel corso di una protesta convocata per chiedere al primo ministro Benjamin Netanyahu di non cedere alle pressioni del ministro di estrema destra Bezalel Smotrich che chiede di riprendere la guerra prima della seconda fase dell’accordo di tregua, che prevede la liberazione di tutti i rapiti. “Tornare in guerra sarà una condanna a morte per coloro che sono ancora nella Striscia”, si legge in una nota diramata dal Forum delle famiglie. “Stiamo intensificando la nostra lotta e non lasceremo che gli estremisti che non hanno contatti con la gente comune e lavorano contro gli interessi di Israele seppelliscano gli ostaggi nei tunnel”. Secondo il quotidiano israeliano Israel Hayom, il corteo ha simbolicamente dato fuoco ad alcuni tavoli usati per bloccare la strada.
Ore 17,30 – Libano: Idf sgancia tre bombe su un villaggio a nord del fiume Litani – Un drone israeliano ha sganciato tre granate a frammentazione sul quartiere di el-Arid, vicino al villaggio di Yohmor, nel distretto di Nabatiyé, a nord del fiume Litani, in Libano meridionale. Lo rende noto l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, che ha pubblicato le foto delle granate rinvenute nella zona.
Ore 16,15 – Gaza, media israeliani: “Hamas ha consegnato a Tel Aviv i nomi dei 4 ostaggi da liberare” – Hamas ha consegnato a Israele la lista diì quattro ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza che saranno liberati domani nel quadro dell’accordo di cessate il fuoco entrato in vigore il 19 gennaio scorso. La notizia è stata confermata oggi al quotidiano israeliano Zman Yisrael da fonti dell’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha ricevuto l’elenco dai mediatori internazionali della tregua. Nella lista, secondo gli accordi, dovrebbero figurare quattro donne, sia militari che civili. In serata l’ufficio del premier israeliano diramerà una nota di commento in merito.
Ore 16,00 – Libano: Israele non completerà il ritiro delle truppe entro domenica – Israele non completerà il ritiro delle proprie truppe dal Libano entro domenica 26 gennaio come previsto dall’accordo di cessate il fuoco con Hezbollah firmato nel novembre scorso. L’annuncio è contenuto in una nota diramata dall’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui malgrado l’accordo “preveda che il ritiro graduale dell’esercito debba essere attuato entro un periodo di 60 giorni, la clausola (in questione) è stata formulata in modo tale che il processo possa protrarsi oltre i 60 giorni stabiliti”. “Il processo di ritiro delle forze israeliane dipende dallo spiegamento dell’esercito libanese nel Libano meridionale e dalla piena ed effettiva attuazione dell’accordo, che prevede il ritiro di Hezbollah a nord del (fiume) Litani”, prosegue il testo. “Dato che l’accordo di cessate il fuoco non è stato ancora pienamente attuato dallo Stato libanese, il processo di ritiro graduale continuerà, in pieno coordinamento con gli Stati Uniti”
Ore 15,30 – Siria: Arabia Saudita annuncia “trattative” con Europa e Usa per revocare le sanzioni a Damasco – L’Arabia Saudita è in trattative con gli Stati Uniti e i Paesi europei per revocare le sanzioni alla Siria. Lo ha annunciato oggi il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, durante la sua visita a Damasco. Il regno, ha detto il principe citato dall’agenzia di stampa ufficiale saudita Spa, è impegnato in un dialogo attivo con l’Europa e gli Stati Uniti per revocare le sanzioni economiche imposte alla Siria.
Ore 15,00 – Yemen: Onu sospende attività nelle zone controllate dagli Houthi – L’Onu ha sospeso tutte le attività nelle zone dello Yemen controllate dagli Houthi dopo l’arresto di un numero imprecisato di membri del personale delle Nazioni Unite nella capitale Sana’a. “I funzionari delle Nazioni Unite nello Yemen stanno collaborando attivamente con i rappresentanti di alto livello delle autorità de facto di Sana’a, chiedendo il rilascio immediato e incondizionato di tutto il personale e dei partner delle Nazioni Unite arrestati”, ha fatto sapere l’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha), secondo cui il provvedimento “rimarrà in vigore fino a nuovo avviso”. All’inizio di giugno dell’anno scorso, gli Houthi hanno arrestato una decina di operatori umanitari e membri del personale delle Nazioni Unite e ad agosto hanno chiuso l’Ufficio per i diritti umani nella capitale Sana’a. Gli Houthi non hanno commentato finora.
Ore 14,00 – Yemen: Houthi arrestano dipendenti delle Nazioni Unite – Il gruppo armato Houthi ha arrestato un numero imprecisato di membri del personale delle Nazioni Unite in Yemen nella capitale Sana’a. La denuncia arriva dall’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha), che non ha precisato il numero di persone arrestate. “Ieri (giovedì 23 gennaio 2025), le autorità de facto di Sanaa hanno arrestato altro personale delle Nazioni Unite che lavorava nelle aree sotto il loro controllo”, ha denunciato l’Unocha. Lo scorso giugno gli Houthi avevano arrestato 13 dipendenti dell’Onu.
Ore 13,30 – Israele: il coordinatore della crisi degli ostaggi incontra le famiglie dei rapiti ancora trattenuti da Hamas a Gaza – Il coordinatore del governo israeliano per la crisi degli ostaggi Gal Hirsch ha incontrato oggi alcune delle famiglie delle persone rapite e attualmente trattenute da Hamas nella Striscia di Gaza. Lo riferisce in una nota l’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui oggi Hirsch ha incontrato anche i parenti dei sequestrati che non saranno liberati nel quadro della prima fase dell’accordo di cessate il fuoco nel territorio costiero palestinese. Durante l’incontro, si legge nel comunicato, il coordinatore del governo israeliano per la crisi degli ostaggi Hirsch ha informato le famiglie sui dettagli e sui preparativi per i negoziati della seconda fase dell’accordo di tregua. I colloqui in corso, ha precisato Hirsch, mirano alla liberazione di tutti gli ostaggi, sia vivi che morti.
Ore 13,00 – Cisgiordania, ong: 22 palestinesi arrestati nelle ultime 24 ore – Almeno 22 palestinesi sono stati arrestati nelle ultime 24 ore dalle forze di sicurezza israeliane nei Territori occupati della Cisgiordania. Lo riporta la Palestinian Prisoners’ Society, che monitora i detenuti nelle carceri israeliane, secondo cui gli arresti sono avvenuti nei governatorati di Hebron, Tulkarem, Ramallah e Nablus e a Gerusalemme est. Tra i fermati figurano anche una donna e alcuni ex prigionieri già rilasciati da Israele.
Ore 11,00 – Libano: Idf continuano i rastrellamenti nel sud – Le forze armate di Israele (Idf) continuano a “effettuare rastrellamenti” nel Libano meridionale nonostante si avvicini la scadenza di domenica 26 gennaio, prevista dall’accordo di cessate il fuoco raggiunto con Hezbollah il 27 novembre scorso per il ritiro delle truppe dello Stato ebraico dal Paese dei Cedri. In una nota diramata online, a cui sono stati allegati anche diversi filmati, le Idf hanno dato conto di alcune operazioni condotte nel sud del Libano in cui sono stati individuati e distrutti diversi bunker sotterranei e sequestrato un deposito di armi ed esplosivi di Hezbollah, nascosto all’interno di una moschea. “La 769esima squadra di combattimento della 91esima Divisione dell’esercito continua i suoi rastrellamenti per ripulire l’area nel sud del Libano, pur nel rispetto degli accordi tra Israele e Libano”, si legge nella nota.
Ore 10,00 – Iran: le Guardie della rivoluzione conducono esercitazioni nel Golfo persico e nello stretto di Hormuz – Le Guardie della rivoluzione hanno condotto oggi una serie di esercitazioni militari nel Golfo persico e nello stretto di Hormuz. Lo riferisce l’agenzia di stampa iraniana Tasnim, considerata vicina ai Pasdaran, secondo cui le manovre eseguite nell’ambito dell’operazione “Eqtedar”, che in Farsi significa “Potenza”, hanno coinvolto le forze terrestri, missilistiche e marittime delle Guardie della rivoluzione. L’esercitazione, cominciata all’inizio dell’anno, coinvolgerà sia le forze armate che le guardie rivoluzionarie fino alla metà di marzo.
Ore 9,00 – Libano, media israeliani: “Tel Aviv non ha ancora dato il via libera al ritiro dell’Idf dal sud” – Il governo di Israele non ha preso alcuna decisione in merito al ritiro delle truppe dello Stato ebraico dal Libano meridionale entro la scadenza di domenica 26 gennaio, come previsto dall’accordo di cessate il fuoco raggiunto con Hezbollah il 27 novembre scorso. Lo riporta oggi l’edizione online del quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, secondo cui durante una lunga riunione tenutasi ieri sera il gabinetto di sicurezza del governo di Tel Aviv non ha raggiunto un accordo in merito al via libera al ritiro delle forze armate (Idf) o alla richiesta di una proroga di 30 giorni ai Paesi che monitorano l’attuazione della tregua.
Ore 8,00 – Cisgiordania, Onu: “34 morti da inizio anno negli scontri con Israele” – Almeno 34 persone sono rimaste uccise dall’inizio dell’anno dalle forze armate e di sicurezza israeliane nella Cisgiordania occupata. Lo riferisce l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha) in una nota di aggiornamento sulla situazione umanitaria nei Territori occupati, dove nell’ultima settimana Israele ha lanciato l’operazione militare “Muro di Ferro” nella città palestinese di Jenin, provocando almeno 12 morti e 50 feriti. Tra le vittime registrate dall’inizio dell’anno, secondo l’Unocha, figurano almeno sei minori. Soltanto nell’ultima settimana poi, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha), le violenze commesse dai coloni israeliani in Cisgiordania hanno causato almeno 17 feriti tra i residenti palestinesi, tra cui due minori.
Ore 7,00 – Israele: esercitazione dell’Idf al quartier generale di Kirya a Tel Aviv – Le forze armate di Israele (Idf) hanno annunciato questa mattina un’esercitazione prevista oggi al quartier generale di Kirya a Tel Aviv. In una nota diramata oggi le Idf hanno avvisato la popolazione che durante l’esercitazione si sentiranno dei boati e rumori di esplosioni mentre alcuni veicoli militari circoleranno nella zona.
Ore 6,00 – Gaza: Hamas consegnerà oggi a Israele la lista di 4 ostaggi da liberare – Hamas consegnerà oggi a Israele la lista di altri quattro ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza che saranno liberati domani nel quadro dell’accordo di cessate il fuoco entrato in vigore il 19 gennaio scorso. La notizia è stata confermata ieri sera al quotidiano qatariota al-Araby da parte dell’esponente di Hamas Zaher Jabarin, responsabile delle attività del gruppo in Cisgiordania ma residente a Istanbul. Nella lista, secondo gli accordi, dovrebbero figurare quattro donne, sia militari che civili.