Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:23
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Israele condanna a 15 mesi di carcere una parlamentare palestinese

Immagine di copertina

Khalida Jarrar è stata dichiarata colpevole di far parte di un’organizzazione illegale e di incitare i palestinesi a rapire i soldati israeliani

Un tribunale militare israeliano ha condannato a 15 mesi di prigione la parlamentare palestinese Khalida Jarrar, accusata di far parte di un’organizzazione illegale e di aver incitato i palestinesi a rapire soldati israeliani per far rilasciare i prigionieri detenuti da Israele.

Diversi leader palestinesi in Cisgiordania hanno denunciato la condanna, dichiarando che Jarrar è stata perseguita per ragioni politiche, poiché non costituirebbe alcuna minaccia per la sicurezza pubblica. Le prove contro di lei, inoltre, sarebbero inconsistenti.

La condanna di Khalida Jarrar segna la fine di un caso che ha attirato molta attenzione, poiché la parlamentare è una figura popolare in Cisgiordania ed è nota per i suoi discorsi contro Israele.

Jarrah, di 52 anni, era stata arrestata nell’aprile 2015 con l’accusa di aver violato il divieto di viaggio imposto da Israele, che le proibiva di visitare Ramallah, la città in Cisgiordania dove vive la sua famiglia.

I tribunali militari israeliani che processano i palestinesi accusati di infrazioni contro la sicurezza di Israele sono diversi da quelli giudicano gli israeliani. Secondo alcuni esperti, i palestinesi processati da questi tribunali sono raramente giudicati non colpevoli e per questo molti di loro accettano spesso le pene più brevi proposte nei patteggiamenti, poiché hanno paura di non poter provare la propria innocenza.

La leader politica palestinese Hanan Ashrawi ha affermato che la condanna non ha “alcuna base legale” e viola l’immunità parlamentare di Jarrar. Attraverso ua dichiarazione diffusa dal Comitato esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina, Ashrawi ha richiesto che Jarrar venga immediatamente liberata.

Ashrawi ha anche aggiunto che le azioni del tribunale militare israeliano sono “un attacco ai politici palestinesi” e che “è arrivato il momento che finisca la disumanizzazione e la schiavitù del popolo palestinese”.

Khalida Jarrar appartiene al Fronte popolare per la liberazione della Palestina ed è un’attivista femminista. Jarrar è tra le persone che stavano portando avanti la richiesta di condanna di Israele per crimini di guerra da parte della Corte penale internazionale.

Nelle violenze degli ultimi tre mesi sono morti 19 israeliani in attacchi condotti da palestinesi e almeno 109 palestinesi sono stati uccisi da parte degli israeliani.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”