Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:35
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il mullah gay che celebra unioni omosessuali in Iran costretto a fuggire

Immagine di copertina

In un'intervista alla BBC Taha racconta le atrocità che ancora oggi il regime iraniano riserva agli omosessuali. Attualmente vive in esilio a Istanbul

Si fa chiamare solo con il suo nome di battesimo mentre rilascia un’intervista alla Bbc. Lui è Taha e attualmente è costretto a vivere in esilio a Istanbul, in Turchia. Scappato dall’Iran, Taha è un mullah (un religioso) gay accusato di aver celebrato di nascosto, nel suo paese d’origine, matrimoni fra persone dello stesso sesso. 

L’uomo ha sfidato la sharia – la legge islamica – celebrando unioni omosessuali e per questo è stato messo sotto inchiesta dalle autorità iraniane, che lo hanno più volte minacciato di morte. Minacce che sono arrivate in seguito dalla stessa cerchia di religiosi che, come lui, frequentavano le moschee e i luoghi sacri. 

“Gli altri mullah mi hanno minacciato dicendo che mi avrebbero denunciato a causa delle mie frequentazioni, che potevano mettere in serio pericolo la mia stessa vita”. 

Nel suo racconto, Taha ha sottolineato a più riprese le atrocità che ancora oggi il regime iraniano riserva ai sospettati di omosessualità, sottoposti a punizioni corporali e nel peggiore dei casi alla pena di morte. 

(Qui sotto Taha indossa il turbante bianco segno distintivo dei mullah)

L’uomo ha tentato in ogni modo di mantenere segreto il suo orientamento sessuale, alla luce di come l’omosessualità viene considerata in Iran. Ma dopo essersi esposto per aver celebrato in maniera illegale delle unioni fra persone dello stesso sesso, allora il timore di non poter vivere al sicuro lo ha tormentato. Fino alla decisione di fuggire in Turchia, un paese dove essere omosessuali non è un reato (dal 1858) ma che al contempo vieta i matrimoni tra persone del medesimo sesso. 

“Gli ultimi mesi sono stati molto difficili, per gli innumerevoli interrogatori a cui venivo sottoposto dalle autorità iraniane”, come ha ricordato lo stesso Taha. 

L’unica alternativa valida era quella di lasciare il paese e trovare un luogo più sicuro. Per ora la sua permanenza a Istanbul è temporanea, poiché il su sogno è poter arrivare in Canada, come lui stesso ha sottolineato. 

In Iran, i mullah esercitano un enorme potere non solo per il loro ruolo di confessori su questioni spirituali ma spesso anche politiche. Sono pertanto figure temute.

Sullo sfondo dell’intervista a Taha, altri due rifugiati iraniani omosessuali intervengono nella discussione, pur mantenendo l’anonimato e precisando come, tradizionalmente “i mullah sono persone che vogliono infliggerci delle punizioni. Pregano alle nostre cerimonie di esecuzione. Ma ora sappiamo che qualcuno prega per le nostre unioni e non per le nostre morti”. 

“Tuttavia è molto difficile fidarsi, perché siamo cresciuti in un clima di paura e bugie di cui loro erano e sono i principali responsabili”. 

(Qui sotto la video-intervista di Taha alla Bbc)

 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”