Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:37
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Le immagini dell’ospitalità dei cittadini di Dortmund ai tifosi del Monaco

Immagine di copertina

Dopo le esplosioni vicino al bus della squadra di calcio del Borussia e il rinvio dell'incontro, i tifosi gialloneri hanno lanciato su Twitter l'hashtag #bedforawayfans

I tifosi del Borussia Dortmund sono conosciuti nel mondo calcistico per il famoso “muro giallo”, una vera e propria barriera umana dei colori della squadra (giallo e nero) che occupa completamente la curva sud del Westfalenstadion. Dall’11 aprile, giorno delle esplosioni che hanno coinvolto l’autobus della loro squadra, causando il rinvio di un giorno del quarto di finale d’andata di Champions League contro il Monaco, sono diventati anche simbolo di accoglienza e dei valori che lo sport dovrebbe veicolare.

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Nella serata dell’11 aprile, subito dopo la diffusione della notizia del rinvio dell’incontro, i tifosi gialloneri hanno lanciato su Twitter l’hashtag #bedforawayfans, invitando nelle loro case i seguaci francesi che necessitavano di un alloggio, offrendo loro posti letto.

L’account ufficiale del Borussia Dortmund ha subito rilanciato l’hashtag su Twitter:

Da quel momento sono partiti gli annunci dei tifosi del Borussia. “Cari tifosi del Monaco, abbiamo posto per cinque persone per stanotte, scrivetemi”, è l’annuncio di un tedesco su Twitter.

“Se qualcuno del Monaco cerca un posto per dormire mi scriva”, gli fa eco una ragazza.

E le risposte dei tifosi francesi non sono mancate. Un ragazzo si appella all’ospitalità tedesca per trovare un letto a nove adulti e un bambino.

Altri hanno accettato l’invito e hanno immortalato il momento:

Immagini seguite anche da quelle del risveglio dei giovani tifosi francesi:

Le due squadre, che disputeranno il 12 aprile, alle 18.45, il match di andata dei quarti di finale di Champions, hanno ringraziato ufficialmente i tifosi tedeschi per la loro accoglienza:

I tifosi del Monaco che si trovavano allo stadio, al momento della diffusione della notizia delle esplosioni che hanno colpito l’autobus con a bordo i giocatori del Borussia, hanno intonato cori a sostegno del Dortmund. 

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”