Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:40
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il primo giorno di scuola a Gaza

Immagine di copertina

Più di 250 scuole danneggiate e circa 64mila rifugiati vivono ancora all'interno delle aule di venti istituti

Almeno 500mila bambini sono tornati a scuola nella Striscia di Gaza ieri, domenica 14 settembre.

Molti di loro, prima di iniziare le lezioni, riceveranno attenzioni speciali e consulenza psicologica.

Questa iniziativa vuole aiutare i bambini a fare fronte ai traumi che la guerra ha inflitto loro.

La scuola è iniziata con diverse settimane di ritardo in seguito ai danni subiti da più di 250 scuole. Inoltre, circa 90 centri d’istruzione delle Nazioni Unite fungono ancora da rifugi per le decine di migliaia di sfollati.

“La priorità ora è fare in modo che gli studenti possano tornare al normale programma scolastico, che include anche un periodo di sostegno psicologico”, ha detto Pierre Krähenbühl, il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi (Unrwa), che gestisce più di 200 scuole nella Striscia.

L’Onu ha anche detto che l’Unrwa ha messo a disposizione 200 consiglieri per oltre 240mila studenti nella Striscia. Secondo l’agenzia dell’Onu, 64mila rifugiati sono ancora ospitati all’interno di 20 scuole di Gaza.

Il viceministro dell’istruzione della Striscia di Gaza, Zeyad Thabet, ha anche detto che 26 edifici scolastici sono stati distrutti e che 232 scuole sono state danneggiate dal conflitto.

Secondo Hamas, più di 2,100 persone sono state uccise, la maggioranza delle quali civili e circa un quarto (500) sarebbero bambini.

Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto lo scorso giovedì in cui accusa Israele di aver commesso crimini di guerra per aver attaccato tre scuole gestite dall’Unrwa, uccidendo 45 palestinesi fra cui 17 bambini.

Il governo israeliano si è rifiutato di commentare. I bambini in Israele sono tornati a scuola regolarmente, pur avendo anche loro passato le vacanze estive sotto la minaccia dei razzi di Hamas, e per questo anche loro avranno bisogno di un supporto psicologico speciale.

UN VIDEO DI AL JAZEERA

FOTO DEL PRIMO GIORNO DI SCUOLA A GAZA

VIDEO: LE MACERIE DI GAZA, VISTA DA UN DRONE


Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”