Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:04
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il muro costruito da Trump in Scozia

Immagine di copertina

Lo ha fatto ai confini del suo campo da golf e ha presentato il conto ai residenti delle case confinanti

Quando Donald Trump ha proposto di realizzare un grande muro al confine tra gli Stati Uniti e il Messico per fermare l’immigrazione clandestina e facendolo pagare al governo messicano le reazioni sono state molteplici. Qualcuno gli ha dato del razzista, qualcuno l’ha apprezzato, e numerosi osservatori non lo hanno preso sul serio vista la grandezza del progetto.

In realtà Donald Trump un muro l’ha già costruito, ma non si tratta di questo. A Balmedie, in Scozia, dove Trump possiede un esclusivo campo da golf: qui il presidente eletto degli Stati Uniti ha voluto realizzare questa barriera ai confini del campo con le abitazioni, bloccando ai residenti la vista sul mare.

Secondo quanto riportato dal New York Times, David e Moira Milne, che abitano proprio accanto al campo da golf di Trump, hanno avuto minacce di azioni legali da parte del magnate statunitense. Secondo quanto hanno dichiarato, i legali del miliardario avrebbero fatto presente ai residenti che una parte del loro garage si trovava nella proprietà di Trump.

Un giorno, tornando a casa, i Milne hanno trovato alcuni uomini costruire un recinto intorno al loro giardino. Dopo questo, il conto per questi lavori, 3.500 dollari, è stato recapitato direttamente a loro, che lo hanno immediatamente gettato nella spazzatura.

Un altra coppia di residenti della zona, riporta sempre il New York Times, avrebbe rifiutato di vendere la loro casa a Donald Trump il quale avrebbe realizzato un muro alto oltre 4 metri ai confini delle loro proprietà. Un altro vicino scozzese del neo presidente, invece, è stato pubblicamente accusato dallo stesso Trump di vivere come un maiale, dopo che questo aveva rifiutato di vendergli la proprietà. L’uomo, in risposta, ha deciso di porre sulla propria abitazione una bandiera con scritto “Hillary for president”.

Mentre gli Stati Uniti si interrogano su come sarà come presidente Donald Trump, la piccola comunità scozzese di Balmedie, dove Trump è attivo da anni, un’idea se l’è fatta. Martin Ford, un ufficiale del governo locale, ha dichiarato al New York Times che ciò che Trump farà in America sarà, in larga scala, quello che ha già fatto a Balmedie.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”