Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:53
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

I soldati israeliani contro la guerra a Gaza

Immagine di copertina

Circa 40 militari hanno firmato una lettera in cui rifiutano di partecipare ad azioni militari contro i palestinesi

Lo scorso venerdì 43 soldati dell’esercito israeliano hanno inviato una lettera aperta al primo ministro Netanyahu in cui dichiarano che non prenderanno mai più parte ad azioni belliche all’interno dei territori occupati della Palestina.

I firmatari della lettera sono tutti membri dell’unità 8200, un reparto dell’intelligence israeliana che si occupa della sorveglianza e della decifrazione di codici, attivo in altri Paesi tanto quanto in Palestina. I soldati hanno deciso di scrivere la lettera a causa dei ripetuti comportamenti immorali dell’esercito nei confronti dei civili palestinesi.

“Noi, veterani dell’unità 8200, soldati riservisti passati e presenti, dichiariamo di rifiutarci di prendere parte ad azioni contro i palestinesi, e di continuare a essere strumenti attraverso i quali rafforzare il controllo militare esercitato sui Territori Occupati”.

Secondo i firmatari della lettera, buona parte dei compiti a loro affidati non ha nulla a che vedere con la sicurezza di Israele. L’obiettivo, secondo loro, sarebbe quello di infiltrare e controllare sempre più ogni aspetto della vita dei palestinesi.

A tal proposito riferiscono che “la popolazione palestinese è completamente esposta alla sorveglianza e lo spionaggio da parte dell’intelligence israeliana. Le informazioni acquisite vengono poi usate per mettere in atto persecuzioni politiche, oltre che per creare divisioni all’interno della società palestinese, reclutando collaboratori sul campo e spingendoli ad agire contro la propria gente”.

La lettera è stata accompagnata da una serie di testimonianze, eventi vissuti in prima persona dai firmatari e poi condivisi con il giornale Yedioth Ahronoth.

L’esercito israeliano nel frattempo ha negato ogni accusa, rilasciando un comunicato dove afferma di “non aver raccolto segnalazioni di violazioni come denunciato dalla lettera”.

Una dura presa di posizione è stata espressa anche da 200 soldati israeliani e ufficiali che fanno tutt’ora parte dell’unità 8200, i quali hanno risposto a loro volta con una lettera aperta, dichiarando che i loro commilitoni dovrebbero vergognarsi.

“Rifiutarsi di servire il Paese su basi politiche è impensabile nelle forze armate israeliane. Nell’unità 8200 lo è ancor di più”, hanno affermato.

In Israele tutti i cittadini sono obbligati per legge a prestare servizio militare, tre anni per gli uomini e due per le donne. L’obiezione di coscienza è illegale, pena il carcere. Ciononostante, esiste in Israele una minoranza rumorosa di obiettori di coscienza: i refusnik (leggi l’articolo).

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”