Tre anni di guerra in Ucraina: i vertice dell’Ue vanno a Kiev e annunciano nuove sanzioni contro la Russia
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen promette una nuova tranche di aiuti da 3,5 miliardi a Zelensky
I vertici dell’Unione europea, insieme ai leader di Spagna, Finlandia, Lituania, Lettonia, Svezia, Norvegia, Islanda, Danimarca, Estonia e Canada, si sono recati oggi, 24 febbraio 2025, in visita ufficiale a Kiev per ribadire il proprio sostegno all’Ucraina a tre anni dall’inizio dell’invasione su vasta scala lanciata dalla Russia, un’occasione in cui l’Ue ha annunciato il suo sedicesimo pacchetto di sanzioni da imporre contro Mosca.
“Tre anni di eroismo assoluto da parte del nostro popolo”, ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Eterna memoria a tutti coloro che si sono schierati in difesa del nostro Stato e del nostro popolo, dando la vita affinché l’Ucraina potesse vivere. Eterna gratitudine agli eroi caduti: gratitudine dell’Ucraina, gratitudine di tutte le nazioni libere”.
“Tre anni fa la Russia ha iniziato la sua guerra di aggressione su vasta scala e illegale contro l’Ucraina. La guerra brutale della Russia prende deliberatamente di mira infrastrutture civili e critiche. Il popolo ucraino ha dimostrato coraggio nel difendere il proprio paese e i principi fondamentali del diritto internazionale. Rendiamo omaggio a tutti coloro che hanno sacrificato le proprie vite e hanno perso i propri cari per l’indipendenza e la libertà dell’Ucraina”, hanno dichiarato in una nota congiunta la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, entrambi giunti oggi a Kiev insieme alla presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, e all’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’Unione, Kaja Kallas, ribadendo che la responsabilità della guerra ricade su Mosca.
“La Russia e la sua leadership sono le uniche responsabili di questa guerra e delle atrocità commesse contro la popolazione ucraina. Continuiamo a chiedere che vengano accertate le responsabilità per tutti i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità commessi. Accogliamo con favore i recenti passi compiuti verso l’istituzione di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l’Ucraina”, hanno aggiunto l’ex ministra della Difesa tedesca e l’ex premier portoghese, che poi hanno ricordato come l’Ue abbia “fornito all’Ucraina assistenza economica, umanitaria, finanziaria e militare per un totale di 135 miliardi di euro, di cui 48,7 miliardi di euro di assistenza militare”.
“L’Unione europea continuerà a fornire all’Ucraina un supporto finanziario regolare e prevedibile, inclusa la ricostruzione del paese dopo la guerra”, hanno promesso i vertici dell’Ue. “L’Ucraina fa parte della nostra famiglia europea. Gli ucraini hanno espresso il loro desiderio di un futuro all’interno dell’Unione europea. Lo abbiamo riconosciuto concedendo all’Ucraina lo status di paese candidato e avviando i negoziati di adesione. L’Ucraina ha compiuto progressi significativi nelle riforme relative all’adesione nelle circostanze più difficili. Stiamo già integrando l’Ucraina nel mercato interno dell’Ue. Il futuro dell’Ucraina e dei suoi cittadini è all’interno dell’Unione europea”. Promesse a cui fa seguito l’annuncio di nuovi aiuti a Kiev e sanzioni a Mosca.
L’Ue promette nuovi aiuti all’Ucraina e impone altre sanzioni alla Russia
“L’Europa è qui per rafforzare l’Ucraina in questo momento critico. Posso annunciare che un nuovo pagamento di 3,5 miliardi di euro per l’Ucraina arriverà già a marzo”, ha detto a Kiev Ursula von der Leyen intervenendo all’International Summit organizzato nella capitale ucraina. “E, come ha appena detto il presidente Costa, ci sarà un Consiglio europeo speciale. Presenterò un piano completo su come aumentare la nostra produzione di armi e le nostre capacità di difesa in Europa. E anche l’Ucraina ne avrà beneficio. Nessuno vuole più pace del popolo ucraino. Ma una pace giusta e duratura si ottiene solo con la forza”.
“La guerra in Ucraina rimane la crisi più centrale e più importante per il futuro dell’Europa. Putin sta cercando più che mai di vincere questa guerra sul campo. Il suo obiettivo rimane la capitolazione dell’Ucraina. E poi sappiamo cosa potrebbe succedere dopo. Perché è già successo in passato. Non è in gioco solo il destino dell’Ucraina. È il destino dell’Europa”, ha aggiunto la presidente della Commissione Ue. “La nostra prima priorità resta quindi quella di dare forza alla resistenza dell’Ucraina. Finora, la nostra Unione e gli Stati membri hanno sostenuto l’Ucraina con 134 miliardi di euro. È una cifra superiore a quella di chiunque altro”.
Intanto, come annunciato la scorsa settimana, l’Ue ha imposto nuove restrizioni contro Mosca, approvando il sedicesimo pacchetto di sanzioni che prevede, tra l’altro, il bando all’importazione di alluminio primario russo, limiti all’esportazione di console per videogiochi in Russia e l’inserimento nella black list comunitaria di altri 48 individui e 35 organizzazioni e di 73 nuove navi della cosiddetta “flotta ombra” usata dal Cremlino per esportare petrolio e acquistare munizioni.
“Da tre anni ormai, la Russia bombarda senza sosta l’Ucraina, nel tentativo di rubare territori che non sono suoi. Questa nuova tornata di sanzioni non prende di mira solo la flotta ombra russa, ma anche coloro che sostengono l’operazione di petroliere non sicure, controller di videogiochi usati per pilotare droni, banche usate per aggirare le nostre sanzioni e organi di propaganda usati per spargere bugie. Non c’è dubbio su chi sia l’aggressore, chi dovrebbe pagare ed essere ritenuto responsabile per questa guerra”, ha commentato l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’Unione, Kaja Kallas. “Ogni pacchetto di sanzioni priva il Cremlino dei fondi per dichiarare guerra. Con i colloqui in corso per porre fine all’aggressione russa, dobbiamo mettere l’Ucraina nella posizione più forte possibile. Le sanzioni forniscono una leva”.