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Home » Esteri

Il mistero dell’avvelenamento di Abramovich: l’ipotesi del cioccolato e lo scetticismo degli Usa

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Guerra in Ucraina: il mistero dell’avvelenamento di Abramovich

È mistero sull’avvelenamento di Roman Abramovich, l’oligarca russo che figura tra i mediatori che stanno lavorando per la fine della guerra in Ucraina (qui gli ultimi aggiornamenti).

Secondo quanto riferito nella giornata di lunedì 28 marzo dal Wall Street Journal, infatti, il magnate russo e altri negoziatori ucraini avrebbero accusato sintomi da avvelenamento, ovvero irritazione agli occhi e pelle squamata su viso e mani, dopo il round di negoziati dello scorso 3 marzo.

Se una portavoce di Abramovich ha confermato i sintomi dell’avvelenamento alla Bbc, i mediatori ucraini, invece, hanno assolutamente smentito l’ipotesi parlando addirittura di “speculazione”.

Secondo gli esperti, l’avvelenamento potrebbe essere avvenuto tramite cioccolata e acqua, ovvero gli unici alimenti consumati la sera in cui si sono svolti i negoziati, anche se diverse fonti Usa non credono all’ipotesi dell’avvelenamento.

Un funzionario statunitense, citato dalla Reuters, infatti, ha dichiarato che secondo l’Intelligence Usa i sintomi accusati da Abramovich sono da attribuire a fattori ambientali e non a un avvelenamento.

Secondo l’esperto di Intelligence britannico Frank Gardner, però, gli Stati Uniti potrebbero sminuire il presunto avvelenamento per non essere costretti a rispondere all’utilizzo di agenti chimici da parte della Russia.

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