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Trump minaccia la popolazione di Gaza: “Un futuro meraviglioso vi attende, ma non se trattenete gli ostaggi. Se lo fate, siete MORTI!”

Immagine di copertina
Credit: ZUMAPRESS.com / AGF

La minaccia del presidente Usa sui social dopo i primi contatti diretti tra l'amministrazione americana e Hamas

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato direttamente la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, se Hamas non libererà al più presto tutti gli ostaggi israeliani ancora trattenuti nel territorio costiero e non riconsegnerà i resti degli uccisi. «Al popolo di Gaza: un futuro meraviglioso vi attende, ma non se trattenete gli ostaggi», ha scritto Trump nella notte sul suo profilo Truth. «Se lo fate, siete MORTI! Prendete una decisione INTELLIGENTE. LIBERATE GLI OSTAGGI ORA, O LA PAGHERETE CARA! DONALD J. TRUMP, PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA».

«”Shalom Hamas” significa Ciao e Addio – Potete scegliere», aveva esordito il presidente Usa, rivolgendosi ai leader di Hamas. «Liberate tutti gli ostaggi ora, non più avanti, e restituite immediatamente tutti i cadaveri delle persone che avete assassinato, o per voi è FINITA». «Solo le persone malate e deviate conservano i corpi, e voi siete malati e deviati! Sto inviando a Israele tutto ciò di cui ha bisogno per finire il lavoro, non un singolo membro di Hamas sarà al sicuro se non farete come dico io», aveva aggiunto Trump, prima di minacciare la popolazione della Striscia. «Ho appena incontrato gli ex ostaggi che avevate rapito e le cui vite avete distrutto. Questo è l’ultimo avvertimento! Per la leadership (di Hamas, ndr), ora è il momento di lasciare Gaza, finché avete ancora una possibilità».

Hamas ha condannato oggi le minacce di “morte” lanciate dal presidente statunitense al “popolo di Gaza”. “Queste minacce complicano le questioni relative all’accordo di cessate il fuoco e incoraggiano l’occupante (Israele, ndr) a non rispettarne i termini”, si legge in una nota diramata dal gruppo su Telegram. La tregua di 42 giorni nella Striscia, parte della prima fase dell’accordo per un cessate il fuoco a Gaza, è scaduta sabato 1 marzo dopo che le parti non sono riuscite a raggiungere un’intesa per prorogarla. In seguito, Israele ha ripristinato il blocco del territorio costiero, impedendo l’arrivo di aiuti umanitari a Gaza, ricevendo l’appoggio degli Usa.

Non è la prima volta che l’inquilino della Casa bianca si rivolge con toni minacciosi alla popolazione palestinese. Più volte, Trump ha evocato il suo cosiddetto piano “Riviera” per il dopoguerra nella Striscia, che prevede la consegna del territorio costiero agli Stati Uniti, l’espulsione della popolazione palestinese verso uno o più Paesi arabi della regione e la ricostruzione dell’area con un progetto di sviluppo immobiliare illustrato in un video realizzato con l’I.A. e pubblicato sempre dal presidente Usa sui social.

 

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Ma l’ultima minaccia di Trump segue di poche ore la conferma, da parte della portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, dei primi contatti diretti tra l’amministrazione statunitense e Hamas attraverso l’inviato speciale Usa per gli ostaggi, Adam Boehler, “coinvolto in queste trattative”. Incontri organizzati, secondo la Casa bianca, dopo una “consultazione” con il governo israeliano, un’affermazione poi confermata in una nota dall’ufficio del premier Benjamin Netanyahu.

Gli incontri tra Boehler e i rappresentanti di Hamas, secondo il portale statunitense Axios, hanno avuto luogo a Doha, in Qatar, nelle ultime settimane. Secondo il Wall Street Journal, già il mese scorso però si erano svolti colloqui simili nella capitale dell’emirato, che avevano portato alla liberazione del cittadino israeliano-americano Sagui Dekel Chen, avvenuta il 15 febbraio scorso. Un esponente del gruppo palestinese, citato dall’agenzia di stampa francese Afp, ha riferito di “due incontri diretti tra Hamas e funzionari americani avvenuti negli ultimi giorni a Doha”. Tali contatti sono stati definiti “promettenti” da un’altra fonte interna a Hamas citata dall’agenzia di stampa statunitense Associated Press.

Almeno 59 ostaggi risultano ancora trattenuti da Hamas a Gaza ma, secondo le forze armate israeliane (Idf), 35 di questi sarebbero già morti. L’intelligence israeliana però ritiene che 22 ostaggi siano ancora vivi mentre lo stato di altri due resta sconosciuto. Tra gli ostaggi rimasti in mano a Hamas figurano anche cinque cittadini statunitensi, tra cui solo il 21enne Edan Alexander sarebbe ancora vivo.

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