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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Nuovo ultimatum di Mosca ai difensori di Mariupol dentro l’acciaieria. Cina: “Invio di armi allontana la pace”. Cremlino: “Inviata a Kiev chiara proposta accordo”, Zelensky smentisce. La Russia lancia nuovo missile intercontinentale: “Farà riflettere chi ci minaccia”

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GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 20 APRILE 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Cinquantaseiesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina: la fase due del conflitto è iniziata con le truppe di Mosca che da ieri (qui la cronaca della giornata) hanno intensificato gli attacchi nell’est del Paese con l’obiettivo di conquistare il Donbass. Intanto, a Mariupol, ormai ridotta a un cumulo di macerie, continua l’assedio russo all’acciaieria di Azovstal, dove sono asserragliati i militari del battaglione Azov, ma anche centinaia di civili, mentre Biden, in videoconferenza con i leader dei Paesi alleati, ha sottolineato la necessità di inviare ulteriori armi a Kiev per dare modo all’Ucraina di affrontare l’offensiva russa nell’est del Paese. Il presidente Usa e gli alleati, inoltre, si sono detti d’accordo su nuove sanzioni nei confronti di Mosca al fine di isolare sempre di più la Russia. Di seguito tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina di oggi, 20 aprile 2022, minuto per minuto.

S&D
GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 20 APRILE 2022

Ore 20,00 – Zelensky: “Pronto al dialogo con Putin, loro non pronti alla pace” – “Sono pronto da tre anni per dialogare con la Federazione Russa e con il suo presidente. Voglio sottolinearlo ancora una volta: loro non sono pronti per una soluzione pacifica” al conflitto in Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky nel corso della conferenza stampa a Kiev al fianco del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel.

Ore 19,00 – Guterres (Onu) chiede di vedere Putin e Zelensky – Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiesto di essere ricevuto dal presidente russo Vladimir Putin e da quello ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 18,00 – Le richieste di Mosca: Crimea russa e indipendenza Donbass – “Il riconoscimento delle attuali realtà territoriali, comprese l’appartenenza della Crimea alla Russia e l’indipendenza delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk”: sono queste le richieste inoltrate da Mosca a Kiev attraverso la bozza di intesa che, come precisa la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, è stata inviata all’Ucraina lo scorso 15 aprile. Secondo Zakharova, citata da Interfax, i negoziatori ucraini “cercano di tirare per le lunghe il processo negoziale rifiutando di assumere un approccio costruttivo” e “a volte semplicemente rifiutando di rispondere prontamente alle proposte della parte russa”.

Ore 17,30 – Zelensky: “Da Mosca nessuna bozza di accordo” – “Io non ho visto nessuna bozza, non ci è stato passato nulla. Peskov dice che la palla a nostra ma a calcio si gioca in due. Credo stia giocando da solo e penso che serva più serietà”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso della conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Ore 17,00 – Russia testa nuovo missile balistico intercontinentale – La Russia ha fatto sapere di aver lanciato il suo nuovo missile balistico intercontinentale Sarmat, un’arma che, secondo il presidente russo Vladimir Putin, non ha analoghi. Putin, che è stato mostrato in tv mentre veniva informato dai militari che il missile era stato con successo da Plesetsk, nel nord-ovest del Paese per colpire alcuni obiettivi nella penisola di Kamchatka, ha dichiarato che il lancio “farà riflettere chi ci minaccia”. Leggi la notizia completa.

Ore 16,45 – Mosca: “Parata russa della vittoria a Mariupol il 9 maggio” – La Russia organizzerà a Mariupol una grande parata militare il 9 maggio, giorno in cui Mosca celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. Lo ha annunciato la vicesindaca nominata dai russi, Viktoria Kalachova, citata dalla Tass. “Avverrà senza alcun dubbio. La popolazione di Mariupol aspetta questo evento” ha dichiarato ai giornalisti.

Ore 16,00 – Mosca: “Negoziati continuano ma Kiev sia realista” – La Russia e l’Ucraina “continuano i negoziati” ma se si vuole siano costruttivi Kiev “deve cominciare a cercare accordi realistici”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, citato dalla Tass.

Ore 15.00 – Ue, rischio scoppio patologie tra sfollati – “L’affollamento e le difficili circostanze delle persone in fuga dalla guerra danno adito a preoccupazioni in merito allo scoppio di patologie prevedibili. E’ necessario vaccinare i bambini e gli adulti contro la tubercolosi, la poliomielite, il morbillo, il Covid-19”. Lo ha dichiarato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, in audizione in commissione Envi al Parlamento europeo. “Questa pertanto è una priorità. Mediante il meccanismo dell’Unione per la Protezione civile abbiamo donato centinaia di migliaia di vaccini ad Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Moldavia”, ha aggiunto.

Ore 13.30 – Putin: “Nel Donbass arriverà la pace grazie alla Russia” – Il presidente russo Vladimir Putin ha assicurato che nel Donbass arriverà la pace grazie alla Russia e che Mosca farà in modo che nella regione ucraina torni la normalità. Lo riferisce l’agenzia Tass, secondo cui Putin ha dichiarato che la tragedia del Donbass ha spinto la Russia a intervenire in quella che continua a definire “un’operazione speciale”.

Ore 12.30 – Cremlino, inviata a Kiev “chiara” proposta accordo – Una bozza di documento è stata presentata all’Ucraina come parte del processo negoziale e Mosca è in attesa della risposta di Kiev. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.     “A partire da questo momento, la nostra bozza di documento, che contiene parole cristalline, è stata presentata alla squadra ucraina. La palla è nel loro campo e stiamo aspettando la loro risposta”, ha detto Peskov alla stampa che chiedeva un commento sull’andamento dei negoziati di pace tra le delegazioni di Russia-Ucraina

Ore 12.00 – Deputata Kharkiv, Di Maio ha confermato invio armi – “Il ministro Luigi Di Maio ha confermato che ci saranno trasferimenti di armi” verso Kiev e “finora ci sono stati 85 aerei di armi mandati all’Ucraina” da tutti i Paesi che sostengono lo Stato sotto attacco. Lo ha dichiarato all’AGI Maria Mezentseva, deputata ucraina di Kharkiv e vice presidente della commissione parlamentare sull’Integrazione con l’Unione europea. All’indomani della trasferta in Italia, dove Mezentseva ha incontrato il ministro degli Esteri Di Maio, la deputata oggi ha partecipato a un’audizione al Parlamento europeo. Il sostegno all’Ucraina, ha aggiunto Mezentseva, “è senza precedenti” visto che “dopo soli quattro giorni dall’inizio della guerra abbiamo ricevuto 110 milioni di euro destinati al bilancio ucraino”deputata Kharkiv, Di Maio ha confermato invio armi.

Ore 11.10 – Kiev: “Mariupol come un ghetto, civili con nastri bianchi” – Gli occupanti russi stanno trasformando la città di Mariupol in un vero e proprio ghetto, costringendo i residenti a spostarsi per la città solo se indossano al braccio dei nastri bianchi. Lo denuncia il consigliere del sindaco della città ucraina Petro Andryushchenko su Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. “Gli occupanti sono passati da offerte ‘morbide’ di far indossare nastri bianchi ai civili, alle minacce dirette di aprire il fuoco su chiunque si trovi per strada senza tali segni”, ha scritto Andryushchenko. I russi stanno gradualmente trasformando la città in un vero ghetto per gli ucraini, usando i civili come esca, ha aggiunto.

Ore 10.40 – Mosca: “Non ci fidiamo più dei negoziatori ucraini” – La Russia “non si fida più” dei negoziatori ucraini. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in un’intervista al canale televisivo Rossiya-24, rilanciata dalla Tass. “Non c’è più fiducia in queste persone da molto tempo”, ha detto, commentando i colloqui di pace tra Russia e Ucraina. La portavoce ha poi ribadito l’accusa di “incoerenza” nella posizione negoziale di Kiev già avanzata anche dal Cremlino. “Da parte dell’ufficio di un uomo che si fa chiamare presidente dell’Ucraina ed è dotato di poteri adeguati, è stata avanzata la richiesta di condurre negoziati”, ha ricordato Zakharova.

Ore 09.20 – Michel in visita a Kiev – Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel è arrivato in treno a Kiev, “cuore dell’Europa libera e democratica”. Lo annuncia Michel via social.

Ore 08.40 – Truppe a Mariupol, ‘aiutateci, potrebbero essere nostre ultime ore’ – In un appello drammatico il comandante delle forze ucraine a Mariupol teme che “probabilmente” siano i loro “ultimi giorni, se non ore”, e chiede “aiuto” per il trasferimento in un Paese terzo. “Il nemico è dieci volte più numeroso di noi – afferma Serhiy Volyna, comandante della 36esima brigata di Marina ucraina in un messaggio video diffuso su Facebook – Facciamo appello a tutti i leader mondiali affinché ci aiutino”. Volyna parla di vantaggio russo dall’artiglieria alle forze di terra, passando per mezzi ed equipaggiamenti mentre gli ucraini difendono solo il sito di Azovstal.

Ore 07.20 – Cina: invio di armi allontana la pace – “Continuare a mandare armi più offensive” in Ucraina “non porterà pace, non farà che prolungare il conflitto e determinarne un’escalation e aggravare la catastrofe umanitaria” e “il congelamento arbitrario delle riserve valutarie di altri Paesi costituisce una violazione di sovranità ed equivale a usare come arma  ‘interdipendenza economica”. È quanto ha detto l’ambasciatore della Cina presso le Nazioni unite, Zhang Jun, parlando al Consiglio di sicurezza Onu.

Ore 07.00 – Nuovo ultimatum di Mosca ai difensori di Mariupol dentro l’acciaieria – Il complesso, che copre un’area di oltre 11 chilometri quadrati, è l’ultima fortezza difesa dai soldati ucraini superstiti e dal Battaglione Azov. Un incubo logistico per gli assedianti, che avrebbero però il vantaggio del fattore tempo: non è noto quanto a lungo possano resistere le truppe di Kiev, senza via di fuga. Il ministero della Difesa russo ha esortato tutti quelli che si trovano all’interno a lasciare il sito disarmati, poi ha aperto un corridoio umanitario e dichiarato un cessate il fuoco temporaneo.

Ore 06.00 – Difensori Mariupol, ‘nostre ultime ore, aiutateci’- Quelli che stiamo vivendo “potrebbero essere i nostri ultimi giorni, le nostre ultime ore” di vita: lo afferma in un messaggio su Facebook un ufficiale dei militari ucraini assediati a Mariupol, invitando la comunità internazionale a “estrarli” dall’acciaieria di Azovstal.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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