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Home » Esteri

Guerra in Ucraina, ultime notizie. Putin lancia offensiva nel Donbass. Mosca annuncia corridoio per forze ucraine a Mariupol

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GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 19 APRILE 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Prosegue senza sosta la guerra in Ucraina. Nel giorno di Pasquetta Mosca ha colpito 315 strutture militari e abbattuto tre aerei ucraini: due Mig-29 e un Su-25. Ma non solo: missili sono caduti anche su Leopoli causando i primi morti nella città ucraina. Le forze russe sono poi entrate nella città di Kreminna, nella regione di Lugansk, nell’est dell’Ucraina. E i colloqui di pace? Stanno andando avanti, a livello di esperti e chiusi ai media. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, aggiungendo che “l’andamento dei colloqui potrebbe andare meglio”. Intanto per la prima volta dall’inizio della guerra, il 24 febbraio, il numero delle persone entrate in Ucraina dalla Polonia è stato superiore a quello di coloro che sono usciti. Di seguito tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina di oggi, 19 aprile 2022, minuto per minuto.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 19 APRILE 2022

Ore 20.20 – Casa Bianca, nuove sanzioni a Mosca e aiuti a Kiev – Si stanno valutando nuove sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un punto stampa a bordo dell’aereo presidenziale, in seguito alla videoconferenza fra i leader occidentali. Psaki ha aggiunto che nel corso della videoconferenza i leader hanno anche discusso della necessità di sostenere Kiev dal punto di vista economico e con aiuti umanitari.

Ore 20.15 – Biden, Usa manderanno altra artiglieria a Kiev – Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha risposto semplicemente “Sì” quando i giornalisti che sono con lui al seguito a Portsmouth, in New Hampshire, gli hanno chiesto se gli Usa manderanno altra artiglieria in Ucraina. Lo hanno riferito su Twitter i giornalisti del pool della Casa Bianca.

Ore 20.10 – Usa: la Russia ha schierato altri 2 battaglioni del Donbass – Nelle ultime 24 ore la Russia ha aggiunto altri due battaglioni nel Donbass, portando il numero totale a 78. Lo ha detto un alto funzionario del Pentagono in un briefing con la stampa. Secondo la fonte, la Russia ha ancora circa il 75% di soldati e mezzi accumulati prima dell’invasione dell’Ucraina.

Ore 20.00 – Scholz: con alleati invieremo artiglieria lungo raggio – “Aiuteremo ad inviare all’Ucraina artiglieria di lungo raggio insieme ai nostri alleati”. Lo ha detto Olaf Scholz a Berlino, presentandosi ai giornalisti dopo la videoconferenza con gli altri leader occidentali, oltre a Ue e Nato. Rispondendo ad una domanda, il cancelliere tedesco ha spiegato che l’invio di armi pesanti “sempre in stretto accordo con tutti i partner” ha sempre seguito il principio dell’invio di materiale “che sia efficace ed subito utilizzabile” dalle forze ucraine.

Ore 19.50 – Cina invia delegazione in 8 paesi europei – La Cina invierà una delegazione in otto Paesi dell’Europa centrale e orientale nella prima missione diplomatica dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. A guidare la delegazione cinese sarà Huo Yuzhen, rappresentante speciale del ministero degli Esteri cinese per la Cooperazione tra Cina ed Europa centrale e orientale, riferisce su Twitter il direttore generale per gli Affari Europei del ministero degli Esteri cinese, Wang Lutong.

Ore 19.40 – Stoltenberg: continuiamo sostegno Kiev, Putin fermi guerra – “Siamo concordi nell’imporre ulteriori costi al Cremlino e nel continuare a sostenere l’Ucraina. Il presidente Putin deve porre fine alla guerra immediatamente”. Lo ha scritto su Twitter il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Buon incontro con il presidente Usa, Joe Biden, e i leader per affrontare l’ultima offensiva della Russia nella regione del Donbass, di cui avevamo dato avvertimento”, ha aggiunto.

Ore 19.30 – Von der Leyen, inaspriremo ulteriormente le sanzioni – “Inaspriremo ulteriormente le nostre sanzioni contro la Russia e intensificheremo l’assistenza finanziaria e di sicurezza all’Ucraina. Grazie al presidente Usa, Joe Biden, per aver convocato questa importante call”. Lo ha dichiarato via Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “I leader mondiali sono fermamente uniti a sostegno dell’Ucraina”, ha aggiunto.

Ore 19.20 – Azov: “Acciaieria Mariupol semidistrutta” – “L’impianto di Azovstal è stato bombardato ed è quasi completamente distrutto”. Lo ha detto il vice comandante del battaglione Azov, Svyatoslav Palamar, citato da Nexta tv, media bielorusso di opposizione. “Sull’impianto sono state sganciate un gran numero di bombe molto potenti”, ha aggiunto, affermando che “molte persone sono sotto le macerie”.

Ore 19.10 – Michel, con gli Usa ulteriore risposta coordinata – “Ulteriore risposta coordinata all’aggressione della Russia contro l’Ucraina” con “il presidente degli Stati Uniti e partner che la pensano allo stesso modo”. Lo annuncia in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Necessità discussa di ulteriori aiuti umanitari, finanziari e militari. L’Ue svilupperà il Fondo di solidarietà per l’Ucraina per il sostegno immediato e la ricostruzione di un’Ucraina democratica”, ha aggiunto.

Ore 19.00 – Scholz: Putin responsabile dei crimini di guerra in Ucraina – Il presidente russo Vladimir Putin “porta la responsabilità dei crimini di guerra” commessi in Ucraina. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Ore 18.55 – G7, P. Chigi: “Cessate il fuoco quanto prima” – Giungere quanto prima ad un cessate il fuoco e adottare nuove sanzioni contro la Russia. Sono alcuni dei punti discussi durante la videoconferenza tra i leader del G7 sulla crisi ucraina, a cui hanno preso parte anche Mario Draghi, Joe Biden, Olaf Scholz, Emmanuel Macron e Boris Johnson. “È stata condivisa la forte preoccupazione per il prolungarsi delle ostilità in corso e l’esigenza di giungere quanto prima ad un cessate il fuoco per porre fine alle sofferenze della popolazione”, ha detto in una nota la presidenza del Consiglio. “Ampio consenso è stato espresso sulla necessità di rafforzare la pressione sul Cremlino, anche con l’adozione di ulteriori sanzioni, e di accrescere l’isolamento internazionale di Mosca”, ha aggiunto, sostenendo che “è stato ribadito l’impegno comune a diversificare le fonti energetiche riducendo in tal modo la dipendenza dagli approvigionamenti russi”. Inoltre, i leader hanno confermato “l’importanza di uno stretto coordinamento in merito al sostegno all’Ucraina in tutte le sue dimensioni, con particolare riguardo al contributo al bilancio del Paese”.

Ore 18.50 – Scholz, confermo che Nato non entrerà nel conflitto – “Abbiamo parlato della situazione con gli altri leader, abbiamo chiaro quali siano i principi: il sostegno pieno dell’Ucraina”. Lo ha detto Olaf Scholz presentandosi alla stampa dopo la videoconferenza con gli altri capi di Stato e di governo alleati. “Al tempo stesso rimane il nostro impegno a non estendere il conflitto, ed è per questo che la Nato non entrerà nella guerra”, ha continuato il cancelliere. Si tratta di una linea, afferma Scholz, “strettamente concordata con gli alleati”. A detta del cancelliere, “Putin ha sbagliato i suoi calcoli, e la nostra determinazione non deve essere messa in dubbio da nessuno”.

Ore 18.45 – Scholz: “Alleati concordi, Russia non deve vincere” – “Con i nostri alleati siamo concordi, la Russia non deve vincere questa guerra”: lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, al termine della videoconferenza con il presidente Usa, Joe Biden, e gli alleati occidentali sull’Ucraina. “Le misure che abbiamo messi in atto colpiscono duramente la Russia. Invece della forte crescita che era stata prevista, il paese vedrà calare il Pil di oltre l’8%. Per la Russia è un disastro”, ha detto Scholz in seguito alla videoconferenza con gli altri leader del G7 sulla crisi ucraina. A detta del cancelliere tedesco, “altre misure sono in arrivo, stiamo preparando altri passi insieme agli alleati”. E non si tratta di decisioni che “prendiamo da soli, ma insieme agli altri alleati, tra cui Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Italia”.

Ore 18.40 – Mosca: 120 civili usciti dall’acciaieria Azovstal – Mosca sostiene che 120 civili nascosti nell’acciaieria Azovstal di Mariupol sotto assedio siano usciti dopo l’ultimatum lanciato dall’esercito russo. Lo riferisce Interfax che cita come fonte il primo canale della tv di Stato russa.

Ore 18.35 – Canada estende le sanzioni ai russi: c’è anche Nabiullina – Il Canada ha sanzionato la presidente della banca centrale russa Elvira Nabiullina e altri 13 “stretti collaboratori del regime russo” in un nuovo pacchetto relativo alla guerra in Ucraina. È la prima volta che la Nabiullina appare in una lista di sanzioni di un paese occidentale dall’invasione russa dell’Ucraina, anche se la stessa banca centrale è stata colpita dalle sanzioni. Anche le figlie di Putin, Katerina Tikhonova e Maria Vorontsova, appaiono nella lista ampliata delle sanzioni canadesi, così come il magnate dell’energia Igor Makarov.

Ore 18.30 – Gas, telefonata Draghi-Sassou-N’Guesso: ampio potenziale partenariato – lI presidente del Consiglio, Mario Draghi  ha tenuto stamattina un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica del Congo, De’nis Sassou N’Guesso, in vista dell’imminente missione a Brazzaville dei Ministri Di Maio e Cingolani. Secondo una nota di Palazzo Chigi, i due leader hanno condiviso l’ampio potenziale del partenariato bilaterale, in particolare nel settore energetico e si sono ripromessi di incontrarsi presto di persona.

Ore 18.20 – Biden ad alleati, continuare con il sostegno all’Ucraina – Il presidente americano e gli alleati hanno discusso del “continuo sostegno all’Ucraina e degli sforzi per fare pagare alla Russia per le sue azioni”. Lo riferisce la Casa Bianca precisando che la videochiamata è durata poco più di un’ora. Biden ha anche affrontato il tema di nuove sanzioni contro Mosca, che potrebbero essere annunciate nei prossimi giorni in coordinamento con i partner. Il presidente americano ha anche insistito sulla necessità che tutti gli alleati continuino a fornire armi a Kiev per affrontare l’offensiva dei russi nell’est.

Ore 18.10 – Usa: Russia ha perso 25% arsenale militare assegnato – Gli Stati Uniti ritengono che la Russia abbia perso circa il 25% dell’arsenale militare assegnato in origine all’invasione dell’Ucraina. Lo ha riferito una fonte dell’amministrazione Usa, parlando alla stampa statunitense. Dunque, gli Usa ritengono che Mosca abbia ancora circa il 75% di armi da utilizzare al combattimento in Ucraina, armi tra cui aerei, elicotteri, missili balistici e da crociera.

Ore 18.00 – Guterres chiede 4 gg. tregua per Pasqua ortodossa – Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha denunciato l’offensiva russa nell’Est dell’Ucraina e ha chiesto alle parti di fermare i combattimenti per una “pausa umanitaria” di quattro giorni in occasione della Pasqua ortodossa. “Chiedo una pausa umanitaria di 4 giorni per la Settimana Santa”, da giovedì a domenica, “per permettere l’apertura di una serie di corridoi umanitari” in Ucraina.

Ore 17.00 – Usa: all’Onu voto per limitare il potere di veto – Oggi l’Assemblea generale delle Nazioni Unite discuterà una risoluzione, proposta dal Liechtenstein e sostenuta da circa 50 paesi tra i quali gli Stati Uniti, per limitare il potere di veto dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas- Greenfield. Si tratta di una proposta vecchia ma tornata in auge con la guerra in Ucraina dopo che la Russia ha usato il suo potere di veto per bloccare alcune risoluzioni.

Ore 16.55 – Ucraina, ministero Difesa: offensiva nelle regioni di Kharkiv, Luhansk e Donetsk – L’esercito russo sta conducendo l’offensiva nelle regioni di Kharkiv, Luhansk e Donetsk. Lo ha comunicato Oleksandr Motusyanyk, portavoce del ministero della Difesa, secondo cui lo scopo principale del nemico è di prendere il controllo delle regioni di Donetsk e Luhansk e mantenere il corridoio terrestre di collegamento con la Crimea.

Ore 16.50 – Deputato Kiev: “Bomba su ospedale Azovstal,300 tra macerie” – “I russi hanno lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all’Azovstal”, a Mariupol. “Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini”. Lo ha scritto su Twitter il parlamentare ucraino Sergiy Taruta. La notizia è stata rilanciata anche dall’agenzia di stampa ucraina Unian ma per il momento non trova altre conferme. Nell’ospedale, secondo Taruta, erano rifugiati i civili “perché non ci sono altri posti dove nascondersi in una città distrutta”.

Ore 16.45 – Onu: almeno 2.104 civili morti da inizio guerra – È di almeno 2.104 morti e 2.862 feriti il bilancio aggiornato delle vittime civili in Ucraina dal 24 febbraio scorso. Secondo le vittime documentate dall’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, fra i 2.104 civili morti, ci sono anche 71 bambini, 39 ragazze, 60 ragazzi e 333 donne.

Ore 16.40 – Donbass, forze russe catturano prima città in nuova offensiva – Le forze russe hanno preso la città di Kreminna nella regione di Luhansk in Ucraina orientale, dopo che le truppe ucraine si sono ritirate dalla città. “I nostri difensori si sono dovuti ritirare. Si sono trincerati in nuove posizioni e continuano a combattere l’esercito russo”, ha dichiarato il capo dell’amministrazione regionale Serhiy Gaidai. Si tratta della prima città presa dalle forze russe nella nuova offensiva lanciata  in Ucraina orientale, dopo il ripiegamento delle forze schierate a Kiev e in altre parti del paese.

Ore 16.35 – Mosca, espulsi 4 dipendenti ambasciata austriaca – La Russia ha dichiarato persona non grata quattro dipendenti dell’ambasciata austriaca. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo in una nota.

Ore 16.30 – Medvedev, “Prepararsi ad azioni aggressive Nato” – I tentativi di allargare la Nato ai confini della Federazione russa non sono più “una figura retorica” ed è dunque necessario che Mosca si prepari ad eventuali azioni aggressive. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, l’ex presidente russo Dmitri Medvedev, secondo l’agenzia Ria Novosti.

Ore 16.20 – Sanchez a Kiev “nei prossimi giorni” – Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez si recherà a Kiev “nei prossimi giorni”. “È un modo per mostrare il nostro impegno nei confronti del popolo e del governo ucraini”, ha dichiarato una portavoce del governo.

Ore 16.10 – Ucraina: “Oltre mille i civili uccisi nella regione di Kiev” – Sono “più di mille i civili uccisi nella regione di Kiev in seguito all’aggressione russa”, inclusi i 420 corpi trovati a Bucha. Lo ha dichiarato il capo della polizia della regione di Kiev, Andriy Nebitov, incontrando con i giornalisti, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent. Secondo Nebitov, i corpi continuano ad essere scoperti da chi cerca di far rientro nelle abitazioni e vengono trovati nelle case, o fra i resti di esse, negli scantinati o nei pozzi. In un solo giorno, le forze dell’ordine hanno condotto un’ispezione e portato i corpi di 48 persone negli obitori della regione di Kiev.

Ore 16.00 – Mosca annuncia 3 corridoi umanitari per evacuare acciaieria Mariupol – Il governo russo ha annunciato oggi l’apertura di tre corridoi umanitari per evacuare l’acciaeria Azovstal di Mariupol, dove sono asserragliati i miliziani del battaglione Azov insieme a un migliaio di civili. In una nota, il ministero della Difesa di Mosca ha spiegato che la decisione è stata adottata “davanti alla situazione catastrofica” nell’acciaieria e “seguendo principi puramente umanitari”. Il ministero ha spiegato che ognuno dei convogli sarà formato da 30 autobus e veicoli e dieci ambulanze e ha chiesto al governo di Kiev di “dimostrare prudenza e di dare le istruzioni opportune ai miliziani perché mettano fine alla resistenza”.

Ore 15.50 – Ucraina, scambio di prigionieri con Mosca: in 76 tornano a Kiev – Le autorità ucraine e la Russia hanno completato il quinto scambio di prigionieri dall’inizio della guerra. Lo ha dichiarato la vice prima ministra Irina Vereshchuk, secondo cui 76 ucraini che sono tornati in patria. Tra questi vi sono 60 soldati (10 sono ufficiali delle forze armate di Kiev) e 16 civili che sarebbero stati presi in ostaggio da Mosca. Non è chiaro al momento quanti russi siano stati liberati in cambio.

Ore 15.40 – Sanzioni banca centrale, Russia valuta azione legale – La Russia sta valutando di agire legalmente per recuperare i 300 miliardi di dollari di riserve estere colpite bloccati dalle sanzioni imposte dai governi occidentali in risposta all’invasione dell’Ucraina. Lo ha dichiarato la presidente della banca centrale russa Elvira Nabiullina, sottolineando che le sanzioni contro l’istituto sono “senza precedenti”.

Ore 15.30 – Fico, fermamente convinto del loro diritto a difesa –“Sono fermamente convinto del diritto alla difesa del popolo ucraino”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, dopo il colloquio con il sindaco della città di Melitopol, Ivan Fedorov, rapito l’11 marzo scorso, e liberato sei giorni dopo in cambio di nove prigionieri russi.

Ore 15.25 – Fico, dobbiamo in tutti modi raggiungere la pace – “Dobbiamo in tutti i modi cercare di raggiungere la pace”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, dopo aver incontrato il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov.
Un incontro “toccante, intenso”, ha spiegato la terza carica dello Stato, dopo il colloquio con il sindaco della città Ucraina, rapito l’11 marzo scorso, e liberato sei giorni dopo in cambio di nove prigionieri russi. La città di Melitopol “è devastata, porta dentro il dolore immenso” delle violenze sui suoi cittadini, ha detto ancora Fico dopo aver parlato della situazione con Fedorov, spiegando di avergli donato, con un gesto simbolico, una medaglia con il logo della Camera. La “situazione è complicata, difficile, ma non dobbiamo mai perdere la speranza di raggiungere la pace”, ha ancora sottolineato il presidente.

Ore 15.20 – Mosca: rispetto Convenzione Ginevra per prigionieri guerra – “La parte russa garantisce il rispetto della Convenzione di Ginevra relativa al trattamento dei prigionieri di guerra”. Lo ha detto il capo del Centro di gestione della difesa nazionale russa, Mikhail Mizintsev, secondo quanto riporta Interfax. “La leadership della Federazione Russa garantisce che le vite di tutti coloro che deporranno le armi saranno risparmiate e garantisce la loro totale sicurezza e la fornitura di cure mediche professionali”, ha aggiunto Mizintsev, affermando che le garanzie varranno anche per quanti usciranno da Mariupol attraverso corridoi umanitari.

Ore 15.15 – Macron: tornerò a Kiev ma per fare la differenza – “Tornerò a Kiev per fare qualcosa di utile, cercando di fare la differenza”. Lo ha detto il presidente francese uscente, Emmanuel Macron, in una intervista a France 5. “Non andrò per dare un semplice sostegno simbolico”, ha sottolineato Macron, in questi giorni molto impegnato nella campagna elettorale per il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi, che si terrà domenica prossima. “La Francia deve dare qualcosa in più”, ha concluso Macron.

Ore 15.10 – Kharkiv: “Almeno 3 morti e 16 feriti in un bombardamento” – Il capo dell’amministrazione regionale, Oleg Sinegubov, ha dichiarato che almeno 3 persone sono state uccise nei bombardamenti contro Kharkiv e 16 sono rimaste ferite. Secondo Sinegubov, gli attacchi hanno colpito aree residenziali della città nordorientale ucraina.

Ore 15.05 – Kharkiv, sindaco: “Bombardamenti senza sosta, civili nel mirino” – Da domenica a Kharkiv “bombardamenti senza sosta di quartieri civili”. Lo ha denunciato alla Cnn il sindaco della città nordorientale ucraina, Igor Terekhov, precisando che prima gli attacchi si concentravano alla periferia di Kharkiv. “Negli ultimi giorni”, invece, i bombardamenti russi “sono arrivati in centro e hanno preso di mira civili pacifici”, ha detto Terekhov. Il sindaco ha parlato di “molti feriti e, purtroppo, alcuni morti”. “Nell’ultimo giorno e mezzo abbiamo avuto 15 persone uccise e più di 50 ferite”, ha detto. “Quindici morti in un solo attacco”.

Ore 15.00 – Mariupol, Mosca: evacuare civili in Azovstal tramite corridoi umanitari – Il ministero della Difesa russo ha chiesto che siano fatti uscire attraverso corridoi umanitari i civili eventualmente nell’acciaieria Azovstal, in cui sono asserragliati gli uomini del reggimento Azov, gruppo ultranazionalista parte della guardia nazionale ucraina.

Ore 14.55 – Kiev: liberati 919 villaggi – Le truppe ucraine hanno liberato 919 villaggi occupati dai russi. Lo ha annunciato il vice capo di gabinetto Kyrylo Tymoshenko. Nelle regioni di Sumy, Chernihiv, Kiev, Kharkiv, Zhytomyr e Zaporizhia su 11mila tra città e villaggi, circa 3mila erano state occupate.

Ore 14.50 – Zelensky propone di estendere legge marziale fino al 24 giugno – Il presidente dell’Ucraina Volodimir Zelensky ha presentato al parlamento un disegno di legge che prevede l’estensione della legge marziale fino al 24 giugno prossimo. L’attuale periodo di legge marziale scadeva il 25 aprile. Lo riferisce Kyiv Independent.

Ore 14.45 – Turchia, continua mediazione per cessate il fuoco – La Turchia continua a mediare tra Mosca e Kiev per arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu durante una conferenza stampa congiunta con l’omologo ungherese Peter Szijjarto ad Ankara, trasmessa dalla Tv di Stato Trt, in cui ha affermato che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlerà prossimamente con l’omologo russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodimir Zelensky. “Crediamo che non esista soluzione militare a questo conflitto”, ha affermato Cavusoglu facendo sapere, ma senza rivelare date, che ospiterà nuovamente in Turchia i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina Sergei Lavrov e Dmitro Kuleba. “Dobbiamo arrivare al cessate il fuoco e costruire una road map per il futuro affinché, quando ci sarà la tregua, le truppe russe si possano ritirare nel minore tempo possibile”, ha detto Cavusoglu, che ha condannato l’azione militare russa. Il capo della diplomazia turca ha detto che Ankara sta continuando negli sforzi di mediazione anche se “la situazione a Mariupol ha influito negativamente su questo processo”.

Ore 14.40 – Ucraina, parlamento loda Maneskin anti-Putin a Coachella – Il parlamento di Kiev ha lodato l’esibizione anti-Putin dei Maneskin al festival di Coachella, in California. “I vincitori dell’Eurovision, la rock band italiana Maneskin, hanno espresso il loro sostegno all’Ucraina e hanno cantato la loro nuova canzone ‘Gasoline’. L’esibizione è stata accompagnata dalle immagini dell’attacco russo all’Ucraina e delle persone colpite dalla guerra”, ha riferito la Verkhovna Rada in un post su Telegram, sottolineando che “il cantante della band, Damiano, ha urlato dal palco, ‘Ucraina libera, f..k Putin'”.

Ore 14.35 – Mosca espelle 37 diplomatici europei per ritorsione – La Russia ha espulso 37 diplomatici europei, tra cui 15 olandesi e alcuni belgi, in risposta a provvedimenti analoghi presi contro diplomatici russi. Lo riferisce la Tass che cita il ministero degli Esteri russo.

Ore 14.30 – Viminale, 96.989 i profughi finora accolti in Italia – Sono 96.989 i profughi ucraini finora arrivati in Italia: 50.154 donne, 11.579 uomini e 35.256 minori. A renderlo noto è il ministero dell’Interno, precisando che rispetto a ieri l’incremento è di 477 ingressi nel territorio nazionale. Le destinazioni principali sono ancora Milano, Roma, Napoli e Bologna.

Ore 14.25 – Kiev, intelligence: “Russi vogliono bombardare acciaieria Azovstal” – “Gli occupanti vogliono radere al suolo lo stabilimento Azovstal a Mariupol, dove i nostri combattenti si stanno difendendo”. Lo ha dichiarato sui suoi canali social il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu), diffondendo l’intercettazione di una conversazione telefonica di un militare russo, che parla della decisione della leadership militare di Mosca di sganciare bombe da tre tonnellate su Mariupol assediata. “Gli occupanti non si lasciano scoraggiare nemmeno dal fatto che i civili si siano rifugiati nell’impianto”, ha aggiunto il Sbu.

Ore 14.20 – Mosca: aperto corridoio per evacuare l’acciaieria Azovstal – L’Esercito russo ha aperto un corridoio umanitario a Mariupol a partire dalle 2 del pomeriggio per consentire alle forze ucraine di lasciare l’acciaieria Azovstal. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo, che ha annunciato un cessate il fuoco temporaneo, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Interfax.

Ore 14.15 – Mosca annuncia corridoio per forze ucraine a Mariupol – La Russia ha reso noto di aver aperto un corridoio umanitario per le forze ucraine che si arrendono a Mariupol. Lo ha annunciato il colonnello generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro nazionale per il controllo difesa della Federazione russa. “Data la situazione catastrofica che si è sviluppata presso lo stabilimento metallurgico Azovstal nella città di Mariupol, e guidati anche da principi puramente umani, dalle 14:00 ora di Mosca le forze armate russe hanno aperto un corridoio umanitario per il ritiro dei militari ucraini e dei militanti delle formazioni nazionaliste che deporranno volontariamente le armi”, ha dichiarato Mizintsev, secondo quanto riportato dall’agenzia ufficiale russa Ria Novosti. Oggi il ministero della Difesa russo ha invitato i combattenti ucraini e stranieri che si trovano nella acciaieria a Mariupol ad arrendersi e lasciare il sito disarmati tra le 14 e le 16 (tra le 13 e le 15 ora italiana).

Ore 14.10 – Regno Unito: nuova fase guerra potrebbe durare mesi – L’intelligence britannica ha informato il governo Johnson dell’inizio di una nuova fase in Ucraina segnata da una guerra “di logoramento che potrebbe durare diversi mesi”. Lo ha detto un portavoce di Downing Street, correggendo il tiro rispetto a previsioni precedenti secondo cui Mosca, in caso di mancato sfondamento iniziale, avrebbe corso il rischio di ritrovarsi rapidamente senza risorse sufficienti a proseguire il conflitto. Il portavoce ha aggiunto che l’Ucraina resta “in pericolo” sostenendo che “Putin, arrabbiato per le sconfitte, è determinato a conquistare una qualche vittoria a prescindere dai costi umani”.

Ore 14.05 – Zelensky a Rutte: “Ucraini fanno di tutto per fermare aggressore in Donbass” – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il premier olandese Mark Rutte. Su Twitter, Zelensky ha dichiarato di aver informato Rutte ”sul peggioramento della situazione nel Donbass” dove, ha detto, ”gli ucraini stanno facendo di tutto per fermare l’aggressore”. Zelensky ha quindi espresso ”gratitudine per il sostegno all’Ucraina” espresso dall’Olanda e promesso che ”quando la pace verrò ripristinata costruiremo relazioni bilaterali migliori all’interno della Ue”.

Ore 14.00 – Guterres non ha cercato di contattare Putin da inizio guerra – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres non ha cercato alcun contatto con il presidente russo Vladimir Putin dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina lo scorso 24 febbraio. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Il segretario generale dell’Onu non ha cercato di contattare il presidente della Russia. Né tramite la Missione permanente russa presso l’Onu, né direttamente con il ministero degli Esteri”, ha scritto Zakharova nel suo canale Telegram.

Ore 13.55 – La multinazionale tedesca Henkel lascia la Russia – La multinazionale tedesca Henkel lascia la Russia come risposta alla guerra in Ucraina. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa tedesca Dpa, la produzione nel paese verrà interrotta,. L’azienda chimica con sede a Duesseldorf è nota per i prodotti per la casa e per la cura del corpo. Il team russo dell’azienda, 2.500 dipendenti, continuerà a lavorare ed essere pagato fino al completamento dell’uscita dal paese. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, a fine febbraio, Henkel aveva comunicato di interrompere soltanto investimenti e pubblicità nel mercato russo, ma non la produzione in Russia. A inizio aprile, però, c’erano state critiche all’azienda da parte degli azionisti per possibili danni reputazionali derivanti da questa scelta.

Ore 13.50 – Kadyrov, conquisteremo acciaieria Mariupol oggi stesso – Il capo della Repubblica Cecena, Ramzan Kadyrov, ha assicurato che le forze russe conquisteranno oggi l’acciaieria Azovstal a Mariupol, in cui sono trincerati gli uomini del reggimento ultranazionalista Azov: “Oggi, con l’aiuto dell’Onnipotente, prenderemo completamente il controllo dell’Azovstal”, ha detto in un messaggio audio su Telegram.

Ore 13.45 – Cremlino: “Nessuna risposta” a scambio con Medvedchuk – Non c’è ancora alcuna risposta del Cremlino all’appello di Viktor Medvedchuk, l’oligarca filorusso a capo del principale partito di opposizione ucraino, che ha chiesto di essere scambiato con prigionieri di guerra e residenti di Mariupol dopo essere stato arrestato la settimana scorsa dalle autorità di Kiev. Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza russo Dmitri Peskov. L’appello di Medvedchuk “è stato visto e per il momento non vi è alcuna reazione (dal Cremlino,ndr)”, ha detto Peskov, rispondendo ai giornalisti.

Ore 13.40 – Shoigu: USA hanno fatto di tutto per prolungare guerra – Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha accusato gli Stati Uniti e i paesi alleati di “fare di tutto per prolungare” l’operazione militare condotta da Mosca in Ucraina fornendo armi a Kiev. “Stiamo gradualmente attuando il nostro piano per liberare le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk”, ha detto Shoigu in un incontro con i comandanti militari russi trasmesso in televisione, facendo riferimento alle due repubblica autoproclamate dell’Ucraina orientale, che Mosca ha riconosciuto come indipendenti prima di lanciare l’invasione il 24 febbraio scorso. “Stiamo adottando misure per ripristinare una vita pacifica”, ha aggiunto, secondo quanto riportato da Afp.

Ore 13.30 – Di Maio incontra sindaco Melitopol: “Fermare le atrocità” – “Stamattina alla Farnesina ho accolto il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov, accompagnato da una delegazione parlamentare ucraina. Ancora una volta ci troviamo davanti a racconti dai quali emerge un quadro tragico. Continuiamo a dare il massimo per fermare le atrocità in Ucraina”. Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Twitter. Fedorov fu rapito in marzo dai russi per poi essere rilasciato sei giorni dopo nell’ambito di uno scambio di prigionieri.

Ore 13.20 – Ucraina: “A Bucha trovati più di 420 cadaveri di civili” – Oltre 420 cadaveri di civili sono stati trovati a Bucha, nella regione di Kiev. Lo riferisce il capo della polizia della regione Andriy Nebytov. “La gente torna a casa e trova tombe temporanee nei cortili, negli scantinati, nei pozzi “, ha raccontato Nebytov. “Oltre 200 persone risultano scomparse, secondo quello che riferisce la gente che è tornata dopo che i russi hanno lasciato la zona. Oltre 300 corpi, non sono ancora stati identificati”, ha aggiunto.

Ore 13.10 – Oms, finora uccisi 73 operatori sanitari – Le forze russe hanno lanciato 147 attacchi contro strutture sanitarie dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina provocando 73 morti. Lo ha denunciato su Twitter il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “L’Organizzazione mondiale della sanità condanna l’aumento di raid sull’assistenza sanitaria. Devono fermarsi. La guerra non sarà una soluzione. Ancora una volta, chiedo alla Russia di porvi fine”, ha affermato Ghebreyesus.

Ore 13.00 – Gazprom: non prenota capacità gasdotto Yamal-Europe maggio – Il gigante del gas russo Gazprom non ha prenotato la capacità di transito del gas per le esportazioni attraverso il gasdotto Yamal-Europa per maggio, come si evince dai risultati dell’asta. Circa 24,6 milioni di metri cubi al giorno di capacità di transito per il gas russo sono stati prenotati attraverso Velke Kapusany al confine tra Slovacchia e Ucraina per il prossimo mese, riporta Reuters.

Ore 12.50 – Ue, ricevuta prima parte questionario;attesa seconda – “Le autorità ucraine hanno consegnato le risposte della prima parte del questionario e ora siamo in attesa della seconda. Appena l’avremo, lavoreremo diligentemente per fornire la nostra opinione. Lo faremo nel modo più veloce possibile”. Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, in merito alla richiesta di Kiev di adesione all’Unione europea.

Ore 12.40 – Media, fronte attacco russo a Donbass lungo 480 km – L’esercito russo sta attaccando l’Ucraina orientale lungo un fronte di 480 chilometri, come parte della sua grande offensiva nella “nuova fase della guerra”. Lo riferisce la Bbc, spiegando che le forze russe, secondo una nota dello stato maggiore di Kiev, hanno cercato di sfondare le difese ucraine lungo quasi l’intera linea del fronte.

Ore 12.30 – Kiev, Mosca non forte abbastanza; nuova offensiva fallirà – La nuova offensiva russa nell’Ucraina orientale fallirà perché le forze di Mosca non hanno la forza per sfondare le difese ucraine. Lo ha assicurato un consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych. “La battaglia per il Donbass non andrà a favore della Russia”, ha affermato.

Ore 12.20 – Lavrov, ora obiettivo liberazione Luhansk e Donetsk – Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha annunciato l’inizio della seconda fase della campagna militare russa in Ucraina, incentrata sulla “completa liberazione” delle regioni filo-russe di Donetsk e Luhansk. “L’operazione nell’Ucraina orientale è finalizzata, come già annunciato, alla completa liberazione delle repubbliche di Donetsk e Luhansk. Questa operazione continuerà, sta iniziando la fase successiva di questa operazione speciale”, ha spiegato.    “E, mi sembra, questo sarà un momento importante in questa operazione speciale”, ha aggiunto Lavrov.

Ore 12.10 – Mosca a combattenti acciaieria: arrendetevi – Il ministero della Difesa russo ha esortato i combattenti ucraini e stranieri che si trovano nella acciaieria a Mariupol ad arrendersi e lasciare il sito disarmati tra le 14 e le 16 (le 13 e le 15 ora italiana). Chiunque deporrà le armi, ha fatto sapere Mosca, verrà risparmiato. Nella fabbrica sono trincerati uomini del reggimento Azov, combattenti stranieri e quel che resta della 36esima brigata di fanteria della Marina. Secondo le autorità ucraine locali, nei sotterranei si sono rifugiati anche un migliaio di civili, tra donne, vecchi e bambini.

Ore 12.00 – Lavrov, iniziata seconda fase operazione in Ucraina  –“La Russia ha iniziato la seconda fase dell’operazione speciale in Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca Sergej Lavrov citato da Interfax.

Ore 11.20 – Lavrov, escluso uso di armi nucleari – La Russia in questa fase dell'”operazione speciale” in Ucraina sta valutando solo la possibilità di utilizzare armi convenzionali. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in una intervista a India Today. Utilizzeremo “Solo armi convenzionali”, ha detto Lavrov quando gli è stato chiesto se la Federazione Russa avrebbe userà armi nucleari in Ucraina.

Ore 10.20 – Mosca, decine di raid aerei sul Donbass – Le forze russe hanno effettuato decine di attacchi aerei sul Donbass durante la notte. Lo ha riferito il ministero della Difesa, dopo che funzionari ucraini hanno annunciato che Mosca la lanciato una grande offensiva nell’Est dell’Ucraina. “Missili ad alta precisione” hanno colpito 13 posizioni ucraine in alcune parti del Donbass, inclusa la città chiave di Slovyansk, e altri attacchi aerei “hanno colpito 60 risorse militari dell’Ucraina”, comprese le citta’ vicine al fronte orientale, si legge in una nota.

Ore 10.00 – Zazo, ‘riapertura ambasciata italiana è momento di speranza’ – “La riapertura della nostra Ambasciata a Kiev rappresenta per noi un momento emozionante e di speranza ad oltre cinquanta giorni di distanza dall’inizio del conflitto”. Lo ha detto l’ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo in merito alla riapertura della sede diplomatica di Roma a Kiev. ”Come evidenziato dal ministro degli Esteri Di Maio, la riapertura della nostra sede è un gesto simbolico, ma che queste Autorità apprezzano molto”, ha aggiunto.

Ore 09.35 – Francia: “Necessario embargo a petrolio russo” – L’embargo sul petrolio russo “è più necessario che mai”. Il presidente francese Emmanuel “Macron lo vuole” e “ci stiamo lavorando”. Lo ha detto il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire in una intervista alla radio Europe 1. “Spero che nelle prossime settimane riusciremo a convincere i partner europei a interrompere l’importazione del petrolio russo”, ha dichiarato.

Ore 09.10 – Cina, rafforziamo coordinamento strategico con la Russia – La Cina “continua a rafforzare il coordinamento strategico con la Russia”. Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Pechino.

Ore 07.20 – Mosca ha lanciato la sua offensiva sull’Est dell’Ucraina – “Le truppe russe hanno iniziato la battaglia per il Donbass”, ha detto ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “E’ un inferno”, ha dichiarato il governatore della regione di Lugansk, Sergei Gaidai. Sul fronte diplomatico, la Casa Bianca ha fatto sapere che oggi pomeriggio il presidente americano Joe Biden terrà una videochiamata sulla crisi ucraina con i suoi alleati e partner.

Ore 07.00 – Bombardato villaggio regione russa Belgorod, danni – Il villaggio di Golovchino, nella regione russa di confine di Belgorod, è stato bombardato dall’Ucraina. Lo ha reso noto il governatore Vyacheslav Gladkov, citato dall’agenzia di stampa russa Tass. Sul suo canale Telegram, Gladkov parla di danni materiali ma di nessuna notizia di vittime.

Ore 06.00 – Sindaco Mykolaiv: “Diverse esplosioni udite in città” – Diverse esplosioni sono state sentite a Mykolaiv, a est di Odessa. Lo ha scritto su Facebook il sindaco della città, Oleksandr Sienkevych, secondo quanto riporta Ukrinform. “Stiamo facendo chiarezza sulla situazione. Domattina fornirò gli aggiornamenti”, ha aggiunto.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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