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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Zelensky: “Non cederemo il Donbass”. La denuncia: “A Mariupol allarme per 150 bambini spariti”. Bombardate Leopoli e Dnipro. I russi occupano Kreminna

Immagine di copertina
Credit: REUTERS/Marko Djurica

GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 18 APRILE 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – A quasi due mesi dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, le ostilità tra i due Paesi non accennano minimamente a diminuire. Mosca, che è tornata a bombardare a tappeto le città ucraina, inclusa Kiev, sta concentrando i suoi sforzi a Mariupol, dove l’esercito ucraino è ormai assediato. Nonostante l’ultimatum lanciato dai russi, i militari ucraini non si arrendono, mentre il presidente Zelensky, il quale ha detto di aspettarsi la visita di Biden a Kiev, ha dichiarato che l’Ucraina non cederà mai il Donbass ai russi. Nel frattempo, mentre Papa Francesco ha invocato nuovamente la pace in occasione della Messa di Pasqua, il premier austriaco Karl Nehammer ha svelato l’intenzione di Vladimir Putin di prendere parte all’inchiesta internazionale sui crimini di guerra commessi dall’esercito russo. Di seguito tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina di oggi, 18 aprile 2022, minuto per minuto.

S&D
GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 18 APRILE 2022

Ore 17,20 – A Kiev rimossi 16 mila ordigni esplosivi – Nella regione di Kiev sono stati rimossi quasi 16mila ordigni esplosivi (esattamente 15.993) dopo l’occupazione russa, tra cui 661 nelle ultime ventiquattro ore. Nella periferia della capitale, verso le città distrutte del nord, sono stati costruiti una serie di ponti temporanei per facilitare i collegamenti.

Ore 17,00 – Onorificenza da Putin alla brigata accusata dei massacri di Bucha – Il presidente russo Vladimir Putin ha insignito di una onorificenza la brigata dell’esercito che è stata accusata dei massacri commessi nella città di Bucha.

Ore 16,34 – Ucraini riprendono controllo distretti intorno a Izium – Le forze armate ucraine hanno liberato numerosi insediamenti intorno alla città di Izium, nella regione di Kharkiv. Lo ha reso noto Oleksandr Motuzianyk, portavoce del ministero della Difesa ucraino, durante un briefing, come riporta Ukrinform. Motuzianyk ha osservato che la città di Izium e la sua periferia in direzione Slobozhanskyi sono le aree con la più grande concentrazione di unità russe. “Cercheranno di avviare un’offensiva a est, in particolare da lì”, ha aggiunto. Secondo lo stato maggiore ucraino, nell’area di Izium, i russi hanno accumulato fino a 22 gruppi tattici di battaglione.

Ore 16,13 – Il battaglione Azov: “Continuiamo a difendere Mariupol e contrattacchiamo” – “Continua la difesa di Mariupol. Nonostante le forze schiaccianti del nemico, i combattenti del reggimento Azov contrattaccano”. Lo scrive su Telegram il battaglione Azov impegnato nella difesa di Mariupol.

Ore 15,26 – Dall’inizio della guerra morti 169 bambini – L’Unhcr ha reso noto che sono 2.072 i civili rimasti uccisi nella guerra in Ucraina, di cui 169 erano bambini. I feriti accertati assommano a 2.818 di cui 270 minori. La causa principale è attribuibile a bombardamenti sia di tipo missilistico sia aereo.

Ore 15,00 – Commentatore politico russo: Moskva affondato da missile fornito dalla Nato – Sergei Markov, commentatore politico russo già consigliere del presidente Vladimir Putin, ha detto alla Bbc che l’incrociatore Moskva è stato affondato perchè colpito da un missile Nato arrivato in Ucraina a gennaio scorso. Nel corso di una intervista, Markov ha detto che la perdita del Moskva, malgrado sia uno smacco per la Marina russa, è comprensibile perchè la Russia sta combattendo non solo contro l’Ucraina, ma contro una “coalizione” di grandi stati, fra cui gli Usa. La versione del Ministero della Difesa russo parla di un incidente sviluppatosi a bordo del Moskva, laddove sia Kiev sia le intelligence occidentali affermano che l’affondamento è stato conseguenza dell’attacco di un missile anti-nave.

Ore 14,47 – Comandante ucraino fa appello a papa Francesco – Il maggiore Sergiy Volyna, comandante della 36-ma brigata dei Marines ucraini, assediati a Mariupol, ha scritto una lettera al papa Francesco chiedendo di intervenire “per salvare la popolazione civile allo stremo nella città”. “Sua Santità, Papa Francesco! Mi rivolgo a Lei  per chiedere aiuto: è giunto il momento in cui solo le preghiere non bastano più. Aiuti a salvarli. Porti la verità nel mondo, aiuti ad evacuare le persone e salvi le loro vite dalle mani di Satana, che vuole bruciare tutti gli esseri viventi”.

Ore 13,45 – Putin: “Economia si stabilizza, rublo in recupero” – La situazione economica in Russia “si sta stabilizzando”, così come l’inflazione, con il rublo che torna ai livelli di prima dell’inizio della guerra in Ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass. Il capo del Cremlino ha affermato anche che le sanzioni hanno colpito l’economia occidentale. E ha raccomandato di “accelerare” il passaggio dal dollaro “al rublo e ad altre monete nazionali” nelle transazioni internazionali della Russia.

Ore 13,20 – Bombe sull’area di Kharkiv: nove morti in 24 ore – Nove persone sono state uccise e altre 25 sono rimaste ferite nella regione di Kharkiv nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il consiglio regionale, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Nelle zone residenziali della città, che sono state bombardate pesantemente, si contano sei vittime e 24 feriti. Altre due persone sono rimaste uccise e una ferita a Derhachi, mentre una persona è morta vicino a Zolochiv.

Ore 12,35 – Il Cremlino: “I negoziati potrebbero andare meglio” – Stanno andando avanti, a livello di esperti e chiusi ai media, i colloqui di pace tra i negoziatori ucraini e quelli russi. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, aggiungendo che “l’andamento dei colloqui potrebbe andare meglio”. Al termine dei colloqui, che si concentrano sulla situazione in Ucraina e sul gas naturale, non verranno rilasciate dichiarazioni, ha aggiunto Peskov.

Ore 12,25 – Sindaco di Bucha: “Ucciso un abitante su cinque” – “Noi a Bucha stimiamo che sia stato ucciso un abitante su cinque di coloro che sono rimasti in città durante l’occupazione dell’esercito russo. Personalmente, come migliaia di miei concittadini, provo odio per coloro che hanno torturato e ucciso i pacifici abitanti di questo posto”. Lo ha detto il sindaco di Bucha, Anatoliy Fedoruk, alla televisione ucraina.

Ore 12,24 – Due prigionieri britannici su tv russa chiedono scambio con Medvedchuk – Due cittadini britannici che combattevano con le truppe ucraine e fatti prigionieri dai russi sono apparsi alla televisione di Mosca e hanno lanciato un appello al premier Boris Johnson chiedendo di essere liberati in uno scambio con Viktor Medvedchuk, l’oligarca e deputato dell’opposizione ucraina arrestato nei giorni scorsi dall’intelligence di Kiev. Lo riferisce la Tass. (Qui chi sono)

Ore 11,20 – Ucraina: da Polonia più ingressi che uscite, è la prima volta – Per la prima volta dall’inizio della guerra, il 24 febbraio, il numero delle persone entrate in Ucraina dalla Polonia è stato superiore a quello di coloro che sono usciti. Lo rivelano i dati della Guardia di frontiera polacca: nella giornata di ieri, 17 aprile, 22 mila persone sono entrate in Ucraina e 19.200 hanno viaggiato nella direzione opposta.

Ore 10,55 – Mosca pubblica primo elenco caduti ucraini, sono 23.367 – Mosca ha pubblicato, per la prima volta, l’elenco dei caduti del fronte ucraino nei combattimenti. “Il ministero della Difesa russo dispone di dati affidabili sulle vere perdite dell’esercito ucraino, della Guardia nazionale e dei mercenari stranieri”, si legge nel comunicato diffuso sul canale Telegram del dicastero, “oggi le perdite documentate della parte ucraina ammontano a 23.367 persone”. Il ministero della Difesa russo sostiene che dai documenti in suo possesso “risultano anche un gran numero di militari disertori, feriti e dispersi”. Sulle perdite subite dalla Guardia nazionale ucraina, Mosca ha pubblicato l’elenco con i dati personali dei caduti, “ottenuti da documenti ucraini reali”, che rivelano anche informazioni su “perdite significative tra le forze speciali dell’Azov”, il battaglione incorporato appunto nella Guardia nazionale. “Il regime criminale di Kiev non ammette le sue perdite”, denuncia il dicastero russo, “con questa pubblicazione dimostriamo ancora una volta che stiamo mostrando la verità”.

Ore 10,35 – Mosca: colpiti 315 obiettivi militari ucraini nella notte – Mosca afferma di avere colpito 315 strutture militari durante i bombardamenti effettuati la scorsa notte in Ucraina e di avere abbattuto tre aerei ucraini: due Mig-29 e un Su-25. Tra gli obiettivi bombardati, ha precisato il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, vi sono 18 centri di comando, 22 batterie di artiglieria, un sistema missilistico e 275 punti di concentramento di truppe. Bombardamenti effettuati con missili Iskander hanno inoltre “eliminato quattro depositi di armi”.

Ore 10,25 – Kiev: 20.600 soldati russi uccisi – Lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina ha annunciato su Facebook che dall’inizio dell’invasione 20.600 soldati russi sono stati uccisi nei combattimenti. L’esercito ucraino – afferma lo Stato Maggiore –  ha distrutto 790 carri armati dell’esercito di Mosca, 2.041 veicoli blindati per il trasporto del personale, 381 sistemi di artiglieria, 130 sistemi di razzi a lancio multiplo, 67 sistemi di difesa aerea, 167 aerei, 147 elicotteri, 1.487 veicoli, otto navi cisterna, 76 petroliere, 155 droni, 27 unità di attrezzature speciali e quattro sistemi di missili balistici.

Ore 10,26 – Il governatore della regione di Luhansk: a Kreminna fuoco sui civili in fuga – I soldati russi hanno aperto il fuoco su un’auto di civili che cercavano di fuggire da Kreminna, nella regione di Luhansk nell’Ucraina orientale. Lo rende noto Serhii Haidai, il governatore della regione di Luhansk, spiegando che il bilancio dell’attacco è di quattro morti e un ferito.

Ore 10,19 – Le forze russe sono entrate a Kreminna – Le forze russe sono entrate nella città di Kreminna, nella regione di Lugansk, nell’est dell’Ucraina: lo ha reso noto su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, secondo quanto riporta Unian. “I russi sono entrati a Kreminna. Sono iniziati i combattimenti in strada. L’evacuazione è impossibile”, ha scritto Gaidai aggiungendo che i bombardamenti della città sono diventati più frequenti la notte scorsa e che è stato colpito anche il complesso sportivo Olimp della città.

Ore 09,48 – Appello del sindaco di Zaporizhzhia: hanno rapito mio figlio 16enne – Il figlio di 16 anni del sindaco di Zaporizhzhia, Oleh Buriak è stato rapito dai soldati russi al checkpoint di Vasylivka mentre tentava di evacuare da Melitopol. Lo rende noto lo stesso Buriak, aggiungendo di non sapere dove si trovi il figlio. ”Mio figlio è stato rapito. Faccio appello alla comunità europea, all’umanità intera: aiutatemi. Fatelo sapere al mondo intero”, ha detto il sindaco.

Ore 09,46 – L’intelligence britannica: la resistenza di Mariupol ha bloccato i russi – La resistenza delle forze ucraine a Mariupol ha “messo duramente alla prova” le forze russe ed ha deviato verso la città uomini e attrezzature, rallentando l’avanzata di Mosca in altre aree del Paese. Lo riporta l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. Allo stesso tempo, prosegue il rapporto, le operazioni russe per conquistare la città comportano “costi notevoli” per i suoi residenti, con grandi aree di infrastrutture distrutte e un numero notevole di vittime.

Ore 09,31 – Nuovi bombardamenti: distrutta anche ferrovia di Dinipro – La ferrovia di Dnipro è stata distrutta a causa degli attacchi di stamattina nel distretto di Pavlograd. Lo ha reso noto Valentyn Resnichenko, governatore della regione di Dnipro, dicendo che due persone sono rimaste ferite in seguito all’attacco nel distretto Synelnykiv.

Ore 09.22 – Sei morti in attacco russo a Leopoli – Sei civili sono rimasti uccisi e altri 8 feriti, tra cui un bambino, negli attacchi missilistici delle forze russe su Leopoli, nell’Ovest dell’Ucraina. Lo ha riferito il governatore regionale, Maksym Kozytsky, come riporta Ukraina 24.

Ore 08,25 – Bombardata la regione di Leopoli – Quattro missili hanno colpito questa mattina la regione di Leopoli, vicino al confine dell’Ucraina con la Polonia. Lo ha scritto il governatore Makysm Kozytskyi su Telegram, ripreso dai media internazionali, invitando i civili a restare nei rifugi. Gli inviati della Bbc hanno riferito di avere visto almeno cinque esplosioni nella parte occidentale della città, “un denso fumo nero e grigio si sta alzando”. L’allarme antiaereo ha suonato per 45 minuti prima dell’esplosione, molte persone erano per strada.

Ore 08,20 – Cinquemila bambini deportati in Russia – Circa 5.000 bambini sono stati “deportati” dalla regione di Mariupol in Russia dall’inizio dell’invasione russa: lo ha detto il presidente ucraino Vlodoyr Zelensky nel corso dell’intervista alla Cnn trasmessa ieri. “Circa 5.000 bambini sono stati deportati da questa regione nella parte della Russia perché non gli hanno permesso di andare nella parte dell’Ucraina”, ha detto Zelensky nell’intervista.

Ore 07,50 – In rete immagini del Moskva – In queste ore stanno circolando in rete alcune foto di una nave ammiraglia che potrebbe essere Moskva, la nave della flotta russa affondata dopo un attacco dell’Ucraina. OSINTtechnical, un account che condivide immagini di intelligence, ha scritto: “Non posso verificarne l’autenticità, ma questo è un incrociatore di classe Slava, e non penso che ce ne sia stato uno distrutto in questo modo prima” del Moskva.

Ore 02,00 – Zelensky: “Armi in ritardo sono un permesso ai russi di ucciderci” – Il presidente Volodymyr Zelensky è tornato a chiedere all’Occidente più armi, descrivendo “ogni ritardo” nelle forniture come un “permesso alla Russia di uccidere gli ucraini”. “Stiamo facendo di tutto per garantire la difesa – afferma Zelensky nel suo ultimo video-messaggio -. Siamo in costante contatto con i partner. Siamo grati a coloro che aiutano davvero con tutto ciò che possono. Ma coloro che hanno le armi e le munizioni di cui abbiamo bisogno e ritardano nella loro fornitura devono sapere che il destino di questa battaglia dipende anche da loro. Il destino delle persone che possono essere salvate”. “Il 53mo giorno di guerra – continua il presidente ucraino – è finito e da 53 giorni aspettiamo risposte su alcuni punti delle nostre richieste di armi. E alcune risposte sono formulate in modo che la consegna possa iniziare solo a maggio. Parlo direttamente in questi casi: ogni ritardo nelle armi, ogni ritardo politico è un permesso per la Russia di togliere la vita agli ucraini. Così la interpreta la Russia. Nella realtà non dovrebbe essere così”. Un appello che arriva all’indomani della minaccia russa all’Italia: “Conseguenze imprevedibili per chi arma Kiev”.

Ore 00,45 – Il governatore di Kharkiv: “Contrattacco ucraino: riconquistati alcuni paesi” – Le forze armate ucraine hanno riconquistato alcuni paesi nella regione di Kharkiv. Lo ha comunicato su Telegram il governatore della regione, Oleg Sinegubov: si tratta dei paesi di Bazaliivka e Lebyazhe e di una parte di Kutuzivka. Inoltre, ha scritto, sono avanzati nel paese di Mala Rohan. Secondo l’analisi di Phillips O’Brien, docente di studi strategici a St Andrews in Scozia e citato da Le Monde, questo potrebbe significare un contrattacco verso le linee di approvvigionamento dell’esercito russo, e potrebbe creare problemi alla logistica russa proveniente dalla regione di Belgorod.

Ore 00,43 – Ong: “150 bambini portati via da Mariupol con la forza” – Un gruppo per i diritti umani della Crimea ha denunciato che i russi avrebbero portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale, la maggior parte strappata ai genitori. “L’esercito russo ha portato via con la forza circa 150 bambini da Mariupol e li ha trasferiti nella direzione di Donetsk occupata e del Taganrog russo”, ha affermato Olha Skrypnyk, capo del gruppo per i diritti umani della Crimea, riferisce Ukrinform. Secondo Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, la maggior parte dei bambini, che non sono orfani, è stata portata via senza i genitori.Esiste poi un allarme sanitario per i bambini rimasti nella città sotto assedio: “Stanno morendo di fame”.

Ore 00,31 – Intelligence ucraina: “Improbabile l’uso di armi nucleari” – Kirill Budanov, capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, ritiene improbabile l’uso di armi nucleari da parte della Russia. Lo ha detto parlando al Telethon, ripreso dai media ucraini. “Calmatevi tutti, è solo una minaccia. Anche se Putin perdesse la testa e cercasse di farlo, anche tecnicamente non è così facile da fare. Sì, potrebbe provare a farlo, ma è improbabile che lo farà. Questo è un elemento di contrattazione, un elemento di ricatto verso il mondo intero, e tutti lo hanno capito”. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la Russia utilizzerebbe armi nucleari solo in caso di attacco al territorio russo ma la Nato continua a ritenerla una minaccia reale.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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