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Medio Oriente, la diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Raid di Israele su Beirut: almeno 4 morti e 7 feriti. Il presidente libanese Aoun: “Violata la tregua”. Panifici chiusi nella Striscia di Gaza: mancano farina e gasolio. Sale a 209 il numero dei giornalisti uccisi

Immagine di copertina
Bambino palestinese a Khan Yunis, città nella Striscia di Gaza devastata dai raid israeliani. Credit: AGF

Non si fermano i raid israeliani sulla Striscia di Gaza, dove i morti hanno superato le 50mila vittime dal 7 ottobre 2023, data di inizio della guerra. Tel Aviv ha ripreso anche gli attacchi aerei contro Hezbollah in Libano e non smette di bombardare depositi di armi e obiettivi ostili in Siria, mentre gli Stati Uniti continuano a colpire gli Houthi in Yemen. Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 1 aprile 2025, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza e con Hezbollah in Libano, con gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente. [Seguici anche su Instagram]

DIRETTA

Ore 12.00 – Sale a 209 il numero dei giornalisti uccisi nella Striscia – Dopo l’uccisione di Mohammed Saleh al-Bardawil, conduttore radiofonico per Sawt Al-Aqsa Radio, il bilancio dei giornalisti uccisi nell’offensiva di Israele contro la Striscia di Gaza ha raggiunto quota 209. Lo rifesce l’ufficio stampa del governo della Striscia, controllato da Hamas. In una dichiarazione pubblicata su Telegram, l’ufficio condanna “con la massima fermezza gli attacchi, le uccisioni e gli assassinii di giornalisti palestinesi” da parte delle forze israeliane. “Invitiamo la Federazione Internazionale dei Giornalisti, la Federazione dei Giornalisti Arabi e tutti gli organismi giornalistici di tutti i Paesi del mondo a condannare questi crimini sistematici contro i giornalisti palestinesi e i professionisti dei media nella Striscia di Gaza”, si legge nel messaggio, in cui si punta il dito anche contro che ritiene Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia, “complici del crimine di genocidio” perpetrato dallo Stato ebraico.

Ore 11.20 – Panifici chiusi nella Striscia di Gaza: mancano farina e gasolio – Secondo Abdel Nasser al-Ajrami, presidente della Bakery Owners Association, oggi tutti i panifici della Striscia di Gaza sono chiusi a causa della carenza di farina e gasolio. Al-Ajrami riferisce che il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, che sostiene 18 panetterie nella Striscia, ha informato oggi l’associazione che la farina era esaurita nei suoi magazzini. “I panifici non saranno più operativi finché l’occupazione non aprirà i valichi e non consentirà l’ingresso delle forniture necessarie. Chiediamo al mondo di fare pressione sull’occupazione affinché apra i valichi per impedire che la carestia peggiori nella Striscia”, dice al-Ajrami.

Ore 10.30 – Israele ordina evacuazioni nella Striscia in vista di nuovi raid – Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano, ha emesso un nuovo ordine di sfollamento forzato nella Striscia di Gaza per i residenti delle città di Beit Hanoon, Beit Lahiya e dei quartieri di Sheikh Zayed, al-Manshiya e Tal al-Zaatar a Gaza City. Ha affermato che questo è un “avvertimento finale” per fuggire nei rifugi di Gaza City prima che l’esercito israeliano inizi un raid nelle aree.

– Ore 09.40 –  Oms in lutto per l’uccisione di 8 operatori della Mezzaluna Rossa palestinese: Attacco contro il diritto internazionale” – Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Ghebreyesus, ha affermato che l’Oms è in lutto per la morte di otto operatori sanitari della Mezzaluna Rossa palestinese, uccisi mentre erano in servizio. In un post su X, Tedrod parla di attacco “deplorevole” e sottolinea che l’organizzazione è anche “gravemente preoccupata per il benessere” di Assad Al-Nassasra, un altro operatore dell’ambulanza ancora disperso. “Secondo il diritto internazionale umanitario, gli operatori sanitari devono essere protetti in ogni momento”, sottolinea il direttore generale. “Piangiamo la morte di questi colleghi e sollecitiamo la fine immediata degli attacchi contro gli operatori sanitari e umanitari. Riprendete il cessate il fuoco”.

– Ore 09.00 – Raid di Israele su Beirut: almeno 4 morti e 7 feriti. Il presidente libanese Aoun: “Violata la tregua” – Nella notte tra lunedì e martedì Israele ha bombardato il quartiere Dahiyeh di Beirut, nella periferia Sud della capitale del Libano, considerato una roccaforte di Hezbollah: quattro persone sono morte e sette sono rimaste ferite. L’esercito dello Stato ebraico ha affermato di aver colpito un edificio perché al suo interno c’era un membro di Hezbollah che collaborava con Hamas per condurre attacchi contro Israele. Si tratta del secondo bombardamento condotto dalle forze israeliane contro Beirut nel giro di quattro giorni: lo scorso 28 marzo era stato colpito un altro edificio residenziale perché considerato un impianto di produzione di droni di Hezbollah; il raid non aveva provocato nessuna vittima perché lo Stato ebraico aveva emesso un ordine di evacuazione prima di sferrare l’attacco. Secondo il presidente libanese Joseph Aoun, quella di stanotte rappresenta una “chiara violazione degli accordi di cessazione delle ostilità” siglati lo scorso novembre. “La persistenza di Israele nella sua aggressione richiede da parte nostra uno sforzo maggiore nel rivolgerci agli amici del Libano in tutto il mondo e nel mobilitarli a sostegno del nostro diritto alla piena sovranità sulla nostra terra”, aggiunge Aoun.

Ore 08.00 – Yemen, nuovi attacchi Usa contro gli Houthi – L’emittente tv Al Masirah, affiliata agli Houthi, segnala due nuovi attacchi statunitensi contro lo Yemen sul monte Nabi Shuaib, nel distretto di Bani Matar, nella provincia di Sanaa. In precedenza, il canale aveva riferito che gli Stati Uniti avevano lanciato quindici raid nella provincia settentrionale di Saada, tra cui la città di Saada e i distretti di Majz e Sahar. Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha pubblicato sui social media due video che mostrano il decollo di aerei da combattimento e il lancio di missili da una portaerei. Il post era accompagnato dalla breve dichiarazione: “Le forze del Centcom continuano gli attacchi alle posizioni degli Houthi…”.

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