Medio Oriente, la diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Gaza: altri 130 morti negli ultimi 2 giorni. Media: “Netanyahu pronto ad accogliere la proposta di tregua Usa”. Hamas: “Stiamo valutando” | DIRETTA

A oltre 600 giorni dagli attentati terroristici condotti da Hamas e dalla Jihad islamica il 7 ottobre 2023 in Israele e dall’inizio della guerra a Gaza, le vittime registrate nella Striscia hanno ormai superato i 54mila morti. Malgrado questo però continua la nuova offensiva lanciata da Israele nel territorio costiero palestinese, dove l’Idf ha dichiarato zona vietata o emesso ordini di evacuazione per la maggior parte della Striscia. Proseguono però anche i colloqui per arrivare a una tregua con Hamas anche se peggiorano di giorno in giorno le condizioni della popolazione civile, con il prolungato blocco dell’afflusso degli aiuti umanitari. Di seguito le ultime notizie di oggi, giovedì 29 maggio 2025, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza. [Seguici anche su Instagram].
Ore 18:00 – Hamas ha ricevuto la proposta di tregua Usa: “La stiamo valutando in modo responsabile” – Hamas ha ricevuto la proposta di cessate il fuoco con Israele presentata dall’inviato presidenziale degli Stati in Medio Oriente Steve Witkoff e la sta valutando. La notizia è stata confermata dallo stesso gruppo terroristico palestinese in una nota diramata su Telegram, secondo cui Hamas sta studiando la questione “in modo responsabile, che serva gli interessi del (…) popolo (palestinese, ndr), gli fornisca sollievo e ottenga un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza”.
Ore 17:30 – Gaza, media statunitensi: “Netanyahu pronto ad accogliere la proposta di tregua presentata dall’inviato Usa Witkoff” – Il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu sarebbe pronto ad accogliere l’ultima proposta di cessate il fuoco temporaneo con Hamas nella Striscia di Gaza presentata dall’inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente Steve Witkoff. Lo rende noto il portale statunitense Axios, secondo cui il premier israeliano avrebbe fatto sapere “alle famiglie degli ostaggi che è pronto ad andare avanti” con la proposta. Secondo il portale statunitense però, Hamas non ne sarebbe soddisfatto, perché lascerebbe spazio a Israele per riprendere i combattimenti una volta conclusa la tregua temporanea.
Ore 16:00 – Siria: inviato Usa Barrack chiede a Damasco un “patto di non aggressione” con Israele – L’inviato speciale degli Stati Uniti, Thomas Barrack, ha chiesto a Damasco un “patto di non aggressione” con Israele. “Il problema tra Siria e Israele può essere risolto”, ha dichiarato all’emittente saudita Al-Arabiya il diplomatico statunitense, giunto oggi nella capitale siriana per inaugurare la residenza dell’ambasciatore degli Stati Uniti, la cui rappresentanza in città è chiusa da oltre un decennio. “Dobbiamo iniziare semplicemente con un accordo di non aggressione (…)”.
Ore 15:30 – Gaza: Idf ordinano l’evacuazione di un ospedale a Jabalia – Le forze armate di Israele (Idf) hanno ordinato l’evacuazione dell’ospedale Al Awda di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce il ministero della Salute del governo del territorio costiero controllato da Hamas, citato dall’emittente qatariota al-Jazeera, invitando la comunità internazionale “a proteggere il sistema sanitario di Gaza e a rispettare il diritto internazionale umanitario”.
Ore 15:00 – Libano: raid di Israele uccide un dipendente di un comune nel sud del Paese – Un dipendente del comune di Nabatiyeh el-Faouqa, nel sud del Libano, è rimasto ucciso in un attacco aereo condotto oggi pomeriggio dalle forze armate di Israele (Idf) nel Paese dei Cedri. La denuncia arriva dal sindaco Zein Ghandour, citato dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui la vittima, identificata come Mahmoud Atwi, è rimasta uccisa in un raid aereo che “ha preso di mira una struttura civile appartenente al comune, vale a dire il pozzo artesiano che rifornisce di acqua potabile diversi quartieri”. L’attacco, ha spiegato Ghandour, è avvenuto “mentre il dipendente comunale Mahmoud Hassan Atwi era sul posto durante il suo orario di lavoro per azionare il pozzo e pompare acqua nelle case e nelle aree residenziali, cosa che ne ha provocato la morte”. “Condanniamo ufficialmente, con la massima fermezza, questa palese aggressione contro i civili, le strutture civili e contro un’istituzione dello Stato libanese, impedendole di adempiere al suo dovere e di fornire servizi ai residenti”, ha concluso il sindaco, invitando “tutte le parti interessate, sia a livello locale che internazionale, a dare seguito a questa questione e a porre fine a queste ripetute e totalmente inaccettabili violazioni” da parte di Israele. L’Idf ha confermato il raid, affermando in una nota diramata online che la vittima “lavorava per ripristinare un sito utilizzato per gestire il sistema di difesa e di lancio di razzi di Hezbollah”.
Ore 14:30 – Gaza: 64 morti nei raid odierni di Israele – È salito ad almeno 64 morti il bilancio delle vittime degli attacchi aerei condotti a partire dall’alba di oggi dalle forze armate di Israele (Idf) nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il ministero della Salute del governo del territorio costiero controllato da Hamas in una nota citata dall’emittente qatariota al-Jazeera, secondo cui almeno 30 morti sono stati registrati nella parte settentrionale del territorio costiero. Questo bilancio delle vittime, unito alle 67 registrate ieri dal ministero della Salute di Gaza, porta a oltre 130 le persone uccise nella Striscia nelle ultime 24 ore.
Ore 14:00 – Gaza: 55 morti nei raid odierni di Israele – È salito ad almeno 55 morti il bilancio delle vittime degli attacchi aerei condotti a partire dall’alba di oggi dalle forze armate di Israele (Idf) nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il ministero della Salute del governo del territorio costiero controllato da Hamas in una nota citata dall’emittente qatariota al-Jazeera. Secondo quanto riferito dal portavoce della Protezione civile locale Mohammad Al-Mughayyir all’agenzia di stampa francese Afp, diverse persone risultano disperse e altre sono rimaste ferite negli stessi raid. L’attacco più devastante, secondo la Protezione civile locale, ha colpito il campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia, dove sono rimaste uccise almeno 23 persone. Tale bilancio delle vittime, unito alle 67 registrate ieri dal ministero della Salute di Gaza, porta a 117 le persone uccise nella Striscia nelle ultime 24 ore.
Ore 12:50 – Hamas: “L’ampliamento degli insediamenti israeliani in Cisgiordania è una grave violazione delle risoluzioni Onu” – L’ampliamento degli insediamenti israeliani in Cisgiordania, denuncia Hamas, rappresenta “una palese sfida alla volontà internazionale” e costituisce “una grave violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite”. Il gruppo terroristico palestinese ha così commentato l’approvazione da parte del governo di Israele di 22 nuovi insediamenti nella Cisgiordania occupata. “Invitiamo la comunità internazionale ad adottare misure concrete per contrastare le politiche di annessione e ampliamento degli insediamenti, che costituiscono un crimine di guerra”, ha affermato Hamas in una nota diramata su Telegram.
Ore 11:50 – Gaza: 54.249 morti dal 7 ottobre 2023, 67 solo nelle ultime 24 ore – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 si è attestato a 54.249 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 123.492 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 67 persone e altre 184 sarebbero rimaste ferite. Dal 18 marzo scorso, giorno della fine della tregua, almeno 3.986 persone sono state uccise e 11.451 sono rimaste ferite nella Striscia di Gaza.
Ore 11:00 – Israele: muore il figlio neonato di una donna incinta uccisa in un attentato terroristico in Cisgiordania – Il figlio neonato di Tzeela Gez, una donna israeliana incinta uccisa a colpi di arma da fuoco nel corso di un attentato terroristico condotto il 14 maggio scorso nel nord della Cisgiordania, è morto questa mattina in ospedale. Lo ha annunciato in una nota il Consiglio regionale della Samaria, autorità locale israeliana che governa una parte della Cisgiordania occupata. Gez, madre di tre figli, era stata colpita a morte mentre si stava recando in ospedale con il marito per partorire dall’insediamento illegale di Brukhin. Quindi la donna era stata trasportata d’urgenza al Beilinson Hospital di Petah Tikva, dove il figlio era nato nato grazie a un parto cesareo d’urgenza. Il bambino, a cui il padre Hananel aveva dato il nome di Ravid Haim secondo le ultime volontà della moglie, versava in gravi condizioni sin dalla nascita ed è morto questa mattina in ospedale, nonostante gli sforzi dell’équipe medica per salvarlo. Hamas ha elogiato l’omicidio definendolo “eroico” e ha chiesto che si compiano altri atti simili, ma non ne ha rivendicato la responsabilità. “Un bambino che avrebbe dovuto nascere ed entrare nel mondo con grande gioia e grandi aspettative ha esalato l’ultimo respiro questa mattina, dopo essere rimasto in bilico tra la vita e la morte fin dal giorno della sua nascita, esattamente due settimane fa”, ha commentato ai media locali Meital Ben Yosef, sindaco dell’insediamento di Brukhin. “Un terrorista miserabile e vile ha assassinato una madre e suo figlio insieme nel tentativo di cancellare e distruggere il popolo ebraico”, ha aggiunto, assicurando che la comunità di Brukhin “incrementerà le costruzioni e gli insediamenti ed espanderà i confini della vita e della santità” e “renderà chiaro a tutti i nostri nemici che siamo qui per eredità dei nostri antenati e che rimarremo qui per sempre!”.
Ore 10:00 – Gaza, il governo locale avverte: “Assistenza oncologica in condizioni catastrofiche” – L’assistenza sanitaria oncologica nella Striscia di Gaza versa in condizioni “catastrofiche”. La denuncia è contenuta in una nota di aggiornamento diramata oggi su Telegram dal ministero della Salute del governo di Gaza, controllato da Hamas, secondo cui nella Striscia “sono stati sospesi i servizi di chemioterapia endovenosa e di follow-up medico per i pazienti oncologici”, mentre “il 64 per cento dei farmaci antitumorali è esaurito”. “L’evacuazione dell’European Hospital e del Centro oncologico di Gaza ha aggravato la situazione”, si legge nella nota, secondo cui “11mila pazienti oncologici sono privi di cure e assistenza sanitaria adeguati”. “I malati di cancro sono intrappolati in condizioni sanitarie, sociali, psicologiche ed economiche catastrofiche”, conclude il comunicato. “Invitiamo tutte le parti a fare pressione (su Israele, ndr) affinché consenta ai pazienti di recarsi all’estero per le cure e di portare con sé i farmaci necessari”.
Ore 9:30 – Gaza: 37 morti nei raid odierni di Israele – Almeno 37 persone sono rimaste uccise negli attacchi aerei condotti a partire dall’alba di oggi dalle forze armate di Israele (Idf) nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il ministero della Salute del governo del territorio costiero controllato da Hamas in una nota citata dall’emittente qatariota al-Jazeera, secondo cui una serie di attacchi aerei su larga scala contro alcuni edifici residenziali hanno ucciso 19 persone nel campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia.
Ore 9:00 – Gaza: ucciso un altro giornalista palestinese – Un altro giornalista palestinese è rimasto ucciso oggi nella Striscia di Gaza a seguito di un raid aereo delle forze armate di Israele (Idf). La denuncia arriva dall’associazione Gaza Journalists Syndicate, secondo cui il cronista locale Moataz Raja sarebbe stato “assassinato” dall’esercito israeliano mentre documentava il conflitto. L’uomo sarebbe morto sul colpo quando un caccia dell’Idf ha centrato il veicolo su cui viaggiava lungo la via al-Nafaq a Gaza City. Dal 7 ottobre 2023, secondo i dati dell’associazione locale, almeno 221 giornalisti sono stati uccisi a Gaza.
Ore 8:30 – Gaza, al-Jazeera: “13 morti nei raid odierni di Israele” – Almeno 13 persone sono rimaste uccise negli attacchi aerei condotti a partire dall’alba di oggi dalle forze armate di Israele (Idf) nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, che cita fonti sanitarie locali intervistate dai propri corrispondenti sul campo, secondo cui tra le vittime figurano anche sette morti, uccisi durante un raid dell’Idf che ha colpito un asilo trasformato in rifugio per sfollati a Jabalia, nel nord della Striscia.
Ore 8:00 – Israele, il governo approva 22 nuovi insediamenti in Cisgiordania: “Impediranno la creazione di uno Stato palestinese” – Il ministero della Difesa di Israele ha confermato l’approvazione, a livello ministeriale, di 22 nuovi insediamenti da costruire nella Cisgiordania occupata. Il governo di Tel Aviv, secondo una nota diramata alle prime ore di oggi dal ministero citata dall’emittente pubblica Kan, ha approvato la costruzione di 22 nuovi insediamenti in Cisgiordania, “che comprenderanno una serie di nuove comunità e la legalizzazione di diversi avamposti”, già realizzati illegalmente. La nota definisce il voto del Consiglio dei ministri “una decisione storica”, affermando che i nuovi insediamenti “rafforzeranno la presa strategica su tutte le parti della Giudea e della Samaria” (come viene chiamata la Cisgiordania, ndr) e “impediranno la creazione di uno Stato palestinese”. Questa mossa, ha commentato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, “rafforza la nostra presa (sui territori occupati, ndr) e rappresenta una risposta decisiva al terrorismo di matrice palestinese”. “È un giorno importante per il movimento per gli insediamenti e per lo Stato di Israele”, ha aggiunto da parte sua il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich. “Insediarci nella nostra patria è lo scudo difensivo dello Stato di Israele”.
Ore 7:30 – Gaza: l’inviato Usa Wtikoff ha presentato una nuova proposta di tregua a Israele – L’inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff, ha presentato a Israele una nuova proposta di cessate il fuoco con Hamas nella Striscia di Gaza. La bozza dell’accordo, come annunciato da Witkoff nella notte italiana, prevederebbe una tregua di 60 giorni; la liberazione, in due fasi, di nove ostaggi ancora in vita e la consegna della metà dei corpi dei sequestrati rimasti uccisi; nuovi negoziati per porre fine alla guerra; una potenziale proroga della tregua in cambio della liberazione di altri ostaggi e la ripresa dell’afflusso degli aiuti umanitari a Gaza. In caso di mancato accordo per la fine del conflitto, Israele manterrebbe la possibilità di riprendere le operazioni militari. Una proposta, già accolta da Hamas, ma a cui Israele non ha ancora risposto.
Ore 7:00 – Gaza: saccheggiato un magazzino del Wfp – Migliaia di persone hanno saccheggiato nella notte un magazzino del Programma Alimentare Mondiale (World Food Programme, Wfp) a Gaza City, nel nord della Striscia, dove dal 2 marzo scorso Israele blocca di fatto l’afflusso di aiuti umanitari e beni commerciali. Lo riferisce l’agenzia di stampa francese Afp, che ha pubblicato una serie di immagini del magazzino del Wfp, da dove la folla ha portato via sacchi di cibo, pallet di legno e persino assi del pavimento, non lasciando nulla dietro di sé, mentre risuonavano gli spari. “Orde di persone affamate hanno fatto irruzione nel magazzino (…) in cerca di cibo, che era stato preparato per la distribuzione”, si legge in una nota del Wfp, che chiede “un accesso umanitario sicuro e senza restrizioni” agli aiuti per la popolazione. Sui social media circolano notizie non confermate di di due morti e diversi feriti nell’incidente.”Il Wfp ha ripetutamente lanciato l’allarme sul deterioramento della situazione (…) e sui rischi derivanti dal limitare gli aiuti umanitari alle persone affamate e con disperato bisogno di assistenza”, si legge nella nota dell’agenzia Onu.