Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La Francia espelle i migranti sieropositivi all’Hiv, protesta a Parigi

Immagine di copertina
La protesta dell'associazione Aides davanti alla sede dell'ufficio francese dell'immigrazione e dell'integrazione, a Parigi

Nell'ultimo anno è triplicato il numero di persone sieropositive che si sono viste rifiutare il permesso di soggiorno per motivi di salute, rischiando di essere rimpatriate verso paesi non in grado di fornire cure adeguate

La Francia è accusata di discriminazione nei confronti dei migranti sieropositivi al virus Hiv. Parigi tenderebbe a rifiutare i permessi di soggiorno a queste persone, esponendole al rischio di espulsione verso paesi che non sono in grado di fornire cure adeguate.

A denunciarlo è l’associazione francese Aides, che si occupa proprio di lotta all’Aids.

L’associazione ha organizzato giovedì 14 giugno 2018 una protesta simbolica davanti alla sede dell’ufficio francese dell’immigrazione e dell’integrazione, a Parigi: gli attivisti, vestiti a lutto, hanno inscenato una marcia funebre e si sono sdraiati davanti all’edificio.

Secondo Aides, nell’ultimo anno è triplicato il numero di migranti sieropositivi che si sono visti rifiutare il permesso di soggiorno in Francia, rischiando l’espulsione verso paesi non in grado di fornire cure adeguate.

Angolani, guineani, russi e georgiani sono le nazionalità più colpite.

“Decine di persone, stranieri gravemente ammalati a causa dell’Hiv, si vedono rifiutata la richiesta di soggiorno mentre non possono curarsi nel paese di origine, andando incontro ad una morte certa”, denuncia Adeline Toulier, una delle responsabili dell’associazione.

Aides accusa le autorità francesi anche di fornire a questi migranti risposte fuori luogo, tra cui “l’Hiv non necessita di assistenza sanitaria”.

La normativa francese sui permessi di soggiorno per motivi di salute è cambiata negli ultimi anni.

Il governo guidato dal premier Manuel Valls ha trasferito la competenza a pronunciarsi dal ministero della Sanità a quello dell’Interno.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas: "Truppe e tank israeliani circondano Rafah Est”
Esteri / La mucca cinese di Xi Jinping attira consensi in Europa
Esteri / Biden: “Se Netanyahu attacca Rafah fermerò le forniture di armi americane”. La replica di Netanyahu: “Avanti anche da soli contro Hamas”. 80mila persone in fuga da Rafah
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas: "Truppe e tank israeliani circondano Rafah Est”
Esteri / La mucca cinese di Xi Jinping attira consensi in Europa
Esteri / Biden: “Se Netanyahu attacca Rafah fermerò le forniture di armi americane”. La replica di Netanyahu: “Avanti anche da soli contro Hamas”. 80mila persone in fuga da Rafah
Esteri / AstraZeneca ritira il suo vaccino anti-Covid dopo le ammissioni sugli effetti collaterali
Esteri / Gli Usa fermano la fornitura di bombe a Israele, Hagari: “Presentato un piano per un anno di guerra a Gaza”. L'annuncio di Hamas: “Colloqui finiti, Israele è tornato indietro”
Esteri / È iniziata l’invasione israeliana di Rafah: "Preso il controllo del valico. Uccisi 20 miliziani e individuati nuovi tunnel". Netanyahu: “La proposta di Hamas voleva solo impedire l’operazione a Rafah”
Esteri / Xi Jinping torna in Europa dopo cinque anni e va in visita in Francia, Serbia e Ungheria
Esteri / Russia annuncia esercitazioni militari nucleari contro "minacce dell'Occidente"
Esteri / Cessate il fuoco, Hamas accetta l’accordo di Egitto e Qatar. Israele: “Esaminiamo proposta, ma i preparativi per Rafah continuano”
Esteri / Usa, l’ennesima gaffe di Joe Biden: gli alleati India e Giappone sono Paesi “xenofobi”