Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Fattore Ramadan

Immagine di copertina

Il mese sacro per i musulmani avrà un'influenza sull'andamento dei Mondiali 2014?

Kolo Touré, uno dei giocatori simbolo della Costa d’Avorio, ritiene che osservare l’astinenza da cibo e liquidi propria del Ramadan lo renda «ancora più forte».

Alle Olimpiadi di Londra nel 2012, invece, tutti e quattro gli atleti islamici del team britannico non osservarono il digiuno al fine di essere più performanti.

A questa Coppa del Mondo molti atleti saranno posti davanti alla scelta fra la loro fede e il mantenimento di prestazioni fisiche ottimali perché fra il 28 e il 29 giugno, in concomitanza con l’inizio degli ottavi di finale, comincerà il Ramadan.

Contrariamente alla sicurezza mostrata da Touré, uno studio del 2009 pubblicato sull’”International Journal of Sport Phisiology and Performance” in previsione delle Olimpiadi londinesi aveva sostenuto la tesi che la mancata assunzione regolare di alimenti e liquidi da parte degli atleti ha un’influenza negativa sulle loro prestazioni. La situazione in Brasile è anche ben peggiore di quella presente a Londra, con temperature e tassi di umidità a livelli ben superiori.

La domanda che interessa tutti i tifosi è se il Ramadan potrà avere un’influenza sulle partite dei Mondiali. Assumendo che tutti i giocatori islamici seguano i precetti religiosi senza deroghe, abbiamo provato a indovinare i risultati dell’ultimo turno dei gironi.

Agli ottavi di finale ben cinque partite vedrebbero affrontarsi squadre con giocatori musulmani. Delle probabili qualificate al turno di eliminazione Costa d’Avorio, Svizzera, Belgio, Germania, Algeria, Francia e Nigeria hanno almeno tre o più giocatori significativi coinvolti.

Di queste partite però le uniche dove l’equilibro in campo potrebbe essere influenzato da prestazioni sottotono dei campioni in digiuno sono Costa d’Avorio-Costarica e Belgio-USA. Difficilmente il divario presente nelle altre partite Argentina-Svizzera, Germania-Algeria e Francia-Nigeria potrebbe essere colmato o aggravato dal “fattore Ramadan”.

Se volessimo anche spingerci ad osare una previsione dei quarti, verrebbero coinvolte le partite di Francia-Germania, Belgio-Argentina e Olanda-Costa d’Avorio. Qui forse la partita più combattuta sarebbe la sfida tra francesi e tedeschi, con la Francia che conterebbe un maggior numero di campioni a digiuno (cinque: Benzema, Sagna, Sakho, M. Sissoko, Pogba) rispetto ai tedeschi (tre: Ozil, Khedira, Mustafi).

L’Italia, dovesse qualificarsi contro l’Uruguay, non incontrerebbe squadre con giocatori musulmani almeno fino alla semifinale, dove si scontrerebbe appunto con la vincitrice Francia o Germania.

Bisognerà rimanere dunque in attesa di vedere scosa decideranno i diretti interessati.

Yaya Touré, il fratello di Kolo, ha invece dichiarato ad un quotidiano degli Emirati che praticare il digiuno durante l’intensa attività di queste giornate lo porterebbe “a morire”.

In effetti, con le 11 ore di luce in Brasile e la necessità di idratarsi costantemente, è probabile che spingeranno molti oltre a Touré a prevedere almeno qualche eccezione dalla regola.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”