Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Cos’ha detto Donald Trump nella sua prima intervista televisiva dopo le elezioni

Immagine di copertina

Nel corso di una lunga intervista per il programma 60 Minutes della rete televisiva CBS, il nuovo presidente ha dato alcune anticipazioni sulle sue future poltiche

Dopo essere stato eletto presidente degli Stati Uniti lo scorso martedì 8 novembre, Donald Trump ha mantenuto le sue dichiarazioni al minimo, restando principalmente all’interno della sua Trump Tower newyorchese, se non per un incontro col suo predecessore Obama alla Casa Bianca.

Ieri è stata però rilasciata la prima intervista televisiva di Trump nel ruolo di presidente eletto, e nel corso di una lunga conversazione con Lesley Stahl all’interno del programma 60 Minutes della rete televisiva CBS, il magnate repubblicano ha esposto alcuni punti-chiave di quella che intende perseguire come sua politica da gennaio in poi.

La rivista Quartz ha riassunto alcuni dei punti salienti del colloquio, condotto venerdì 11 novembre e andato in onda domenica sera (13 novembre):

Sui 90 minuti di colloquio con Obama alla Casa Bianca il 10 novembre:

Trump ha detto di aver parlato tra le altre cose con Obama di Medio Oriente, Corea del Nord e assistenza sanitaria. “L’ho trovato fantastico, molto intelligente, molto cordiale, grande senso dell’umorismo. Posso non essere d’accordo con lui, ma ho davvero trovato la conversazione incredibilmente interessante”.

Sui suoi sostenitori che commettono crimini d’odio:

“Sono così addolorato nel sentire queste notizie, e dico: smettetela. E se può aiutare, lo dirò guardando dritto la telecamera: smettetela”.

Sulla sua futura condotta come presidente:

“Mi comporterò molto bene, ma dipenderà dalla situazione. A volte bisogna essere più duri. A volte hai bisogno di una certa retorica per motivare le persone”.

Sui suoi piani di deportazione per milioni di immigrati: 

Trump ha confermato la sua intenzione di costruire un muro tra Stati Uniti e Messico, e ha dichiarato che le deportazioni riguarderanno in primo luogo gli immigrati “che sono criminali e hanno trascorsi criminali: membri di gang, spacciatori di droga…”. Poi l’amministrazione si concentrerà su altri immigrati irregolari, ma solo dopo che il confine sarà al sicuro.

Se prenderà uno stipendio come presidente degli Stati Uniti:

“La risposta è no”, ha detto Trump, dichiarando di rinunciare al compenso standard di 400mila dollari annui per accontentarsi, nel caso fosse burocraticamente obbligatorio, di uno stipendio simbolico da 1 dollaro l’anno.

Se crede nel matrimonio tra persone dello stesso sesso:

“È irrilevante perché è stato già risolto, è legge, è stato già risolto presso la Corte Suprema. E a me va bene così”.

Sull’aborto:

Trump ha confermato di essere “pro-vita” e ha annunciato che nominerà giudici federali della sua stessa opinione. Se si dovesse giungere a una legislazione diversa per quanto riguarda l’aborto, le donne residenti negli stati dell’Unione che lo vieteranno “dovranno andare in un altro stato”, ha detto Trump.

Se cercherà di perseguire legalmente Hillary Clinton:

“Ci penserò. Sento che voglio concentrarmi sui posti di lavoro, voglio concentrarmi sulla sanità, voglio concentrarmi sul confine e l’immigrazione. Clinton ha fatto alcune cose sbagliate. Ma non voglio farle del male, lei e la sua famiglia sono brave persone. Vi darò una risposta più definitiva la prossima volta che parteciperò a 60 Minutes”.

Qui sotto, il video di 60 Minutes con l’intervista completa:

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”