Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:00
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il delfino ucciso per un selfie in Argentina

Immagine di copertina

L'animale appartiene a una specie protetta in via di estinzione. Nel mondo ci sono solo 30 mila esemplari

Due cose sono indubbiamente vere sui delfini: la prima è che sono animali impressionanti data la loro stazza, la seconda è che essi appartengono al mare. Non l’hanno pensata così i bagnanti sulla spiaggia di Santa Teresita, in Argentina, accorsi a frotte pur di scattare una foto ricordo, anzi un selfie, da pubblicare sui social media. La corsa all’autoscatto migliore ha ucciso accidentalmente il delfino che nuotava liberamente nelle acque dell’Oceano.

S&D

Lo hanno strappato dal suo habitat naturale per un selfie. La stessa sorte sarebbe spettata a un secondo delfino, anche lui prelevato dal mare e depositato sulla spiaggia, riuscendo però a salvarsi, secondo quanto raccontato dai media. 

“I bagnanti se lo passavano tra le mani, come se fosse un pupazzo, e successivamente è stato abbandonato senza vita sulla sabbia bollente”, ha raccontato un testimone a Sky News

Ma alcuni ritengono che il delfino fosse già morto, quando la folla di turisti si è radunata intorno all’animale, secondo quanto raccontato da un bagnante al Guardian. “Il delfino era già morto arenato sulla spiaggia di Santa Teresita, prima che le decine di bagnanti lo prendessero in mano per scattare una foto”.

La causa della morte è stato il surriscaldamento del corpo. “Tutto è accaduto in cinque minuti. L’animale era già deceduto, qualcuno ha provato a riportarlo in acqua, ma non c’è stato nulla da fare. L’acqua era molto calda, ed era pieno di meduse, per questa ragione molti non hanno avuto il coraggio di entrare in mare”. 

Immediata la reazione dell’ente argentino del World wildlife fund (WWF) che ha rilasciato una dichiarazione sottolineando come questa specie di delfino – la Fransciscana o la Plata, come viene chiamato – è una specie vulnerabile e in via di estinzione. Il potenziale di recupero di questa specie animale è molto bassa, pertanto la sua morte è ancora più tragica.

Ci sono solo 30 mila esemplari di questa specie protetta nel mondo.

Questo incidente è stato preso dal WWF come un’occasione triste ma utile per informare il pubblico sulla necessità di lasciare liberi i delfini. L’ente, in un tweet, ha infatti scritto: “Se vedi un delfino della specie Franciscana, restituiscilo al suo ambiente. Situazioni differenti possono portare l’animale alla morte”.

Al di là della casualità della morte del delfino, c’è comunque qualcosa di anomalo dietro questa sfrenata cultura del selfie, che spinge la massa a ignorare le regole basilari del rispetto solo per una semplice foto da condividere con gli amici virtuali. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini