Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:23
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il Dalai Lama incontra dopo 58 anni il soldato che lo aiutò a fuggire dalla Cina

Immagine di copertina

Nel 1959 il giovane leader spirituale scappò dal paese per rifugiarsi in esilio in India. Nel lungo tragitto fu scortato e protetto da un giovane militare indiano

Un incontro e un abbraccio avvenuti 58 anni dopo: è quello fra il Dalai Lama, il leader spirituale tibetano, e il paramilitare indiano che nel 1959 lo aiutò a fuggire dalla Cina, per raggiungere l’India dove iniziò il suo lungo esilio. 

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

La fuga dalla Cina

All’epoca, la rivolta dei tibetani contro la Cina era appena fallita e il Tibet era stato appena annesso da Pechino. Il giovane Dalai Lama, allora 23enne, fuggì via dal palazzo reale del Potala a Lhasa e per due settimane a dorso di un mulo, in compagnia di alcuni uomini che componevano il suo gabinetto tibetano, attraversò le montagne dell’Himalaya e i 500 metri del fiume Brahmaputra, per arrivare a Darhamsala, in India. 

Travestito da soldato, il Dalai Lama percorse migliaia di chilometri scortato da alcuni paramilitari indiani. Fra loro c’era Naren Chandra Das, oggi 79enne. In quegli anni, Das era un militare reclutato nel plotone da combattimento numero 9 delle forze paramilitari indiane, Assam Rifles. A lui spettò il compito più arduo, ossia scortare quel giovane con indosso una divisa dell’esercito cinese senza proferire parola, proteggerlo da ogni pericolo e condurlo alla salvezza.

“Lo portammo a Shakti, nello stato dell’Arunachal Pradesh, al confine tra la Cina e il Bhutan”, ha raccontato Chandra Das. “Da lì venne poi accompagnato nel suo viaggio verso Tawang da un altro gruppo di guardie. Alle truppe non era consentito parlare con il soldato cinese, il nostro dovere era solo quello di custodirlo e proteggerlo”.

L’incontro dopo 58 anni

I due si erano lasciati al confine con il Tibet e si sono incontrati di nuovo per la prima volta oltre mezzo secolo dopo, durante una visita del Dalai Lama nella città di Guwahati, nel nord dell’India. Il leader spirituale tibetano ha ringraziato l’ex soldato, esprimendo la sua felicità per questo incontro. 

A rompere il ghiaccio per primo, il 2 aprile, è stato proprio il Dalai Lama, che si è rivolto all’anziano in uniforme dal visto smagrito e segnato, con queste parole: “Guardando il tuo viso, mi rendo conto solo ora che anche io devo essere molto vecchio”. 

La visita del leader spirituale tibetano avvenuta l’1 aprile nel nord-est dell’India ha provocato le reazioni ostili della Cina, la quale ha dichiarato che lo stato indiano di Arunachal Pradesh è parte del suo territorio. A ciò si è aggiunto l’intervento del portavoce del ministero degli Esteri cinese, il quale ha esortato l’India a “evitare di intraprendere qualsiasi azione che potrebbe complicare ulteriormente la questione dei confini”. 

Tuttavia, il Dalai Lama di ritorno dalla sua visita nel nord-est del paese ha dichiarato di aver provato un sentimento di felicità.

“Quando ho visitato di nuovo la zona di Tawang, mi è tornata alla mente quella sensazione di libertà che avevo sperimentato per la prima volta nel 1959. Quello è stato solo l’inizio di un nuovo capitolo della mia vita”, ha dichiarato il leader spirituale tibetano secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Associated Press

Dopo la fuga dalla Cina, il Dalai Lama trascorse un breve lasso di tempo presso il monastero di Twang, prima di stabilirsi definitivamente a Dharamsala, nel nord del paese, ora sede del governo tibetano in esilio.

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”