Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:29
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

In Costa d’Avorio i soldati ammutinati occupano alcune strade nelle città principali del paese

Immagine di copertina

Il 14 maggio una persona è stata uccisa da un proiettile dopo che le truppe ammutinate avevano preso il controllo di Bouake

Il 15 maggio soldati ammutinati hanno aperto il fuoco in tre grandi città della Costa d’Avorio, sfidando l’ordine del governo di deporre le armi. I militari hanno anche bloccato molte strade del paese.

I colpi di arma da fuoco sono stati sentiti vicino al palazzo presidenziale nella città di Abidjan, a Bouaké, seconda città del paese, e a Daloa, nella zona ovest del paese in cui si coltiva il cacao. Le forze governative si stanno dirigendo verso quest’ultima, l’epicentro dell’ammutinamento.

A San Pedro, seconda città portuale del paese, sono stati uditi colpi di grosse armi da fuoco. Il porto di Abidjan è stato chiuso in seguito alle operazioni di ammutinamento. In altre città il traffico è stato completamente bloccato.

Gli ammutinati presenti nel quartier generale di Abidjan, hanno sparato più volte in aria, costringendo uffici e scuole a rimanere chiusi. Spari sono stati sentiti anche nelle caserme di Akouedo.

Domenica 14 maggio una persona è stata uccisa da un proiettile dopo che le truppe ammutinate hanno preso il controllo di Bouake, una città per molti anni nelle mani dei ribelli.

In una dichiarazione rilasciata domenica 14 maggio, il generale Sekou Toure ha detto che i soldati ammutinati avevano dato ascolto all’appello di ritirarsi, ma alcuni avrebbero deciso di disobbedire, portando al lancio di una nuova operazione contro di loro. Gli ammutinati avevano promesso di contrattaccare nel caso in cui le truppe lealiste avessero deciso di intervenire.

Gli ex ribelli, ora integrati all’interno dell’esercito, hanno combattuto per anni per portare il presidente Alassane Ouattara al potere. Nel gennaio del 2017 hanno portato la Costa d’Avorio alla paralisi, lanciando una rivolta in tutto il paese chiedendo il pagamento degli stipendi arretrati e dei bonus dovuti.

Il governo ha ceduto alla richiesta, promettendo 15mila dollari ciascuno. Ha pagato loro 6.500 dollari, ma non i restanti 9.500, promessi per la fine di maggio.

Giovedì sera, apparendo in televisione, un portavoce degli ex ribelli si è scusato, facendo decadere la sua richiesta per il resto dei soldi promessi. Il governo sta affrontando gravi problemi finanziari, ma entrambe le parti hanno dichiarato di non essere pronte per i negoziati.

“I soldati sono per le strade delle città, a piedi o in motocicletta. Stanno sparando verso il cielo”, ha raccontato un residente.

La Costa d’Avorio è il più grande paese produttore di cacao al mondo ed è lo stato dell’Africa occidentale che guadagna maggiormente dagli affari all’estero.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”