Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Corpi di bambini sulla spiaggia libica: le terribili foto simbolo del dramma dei migranti

Immagine di copertina

“Sono ancora sotto shock per l’orrore della situazione, bambini piccoli e donne che avevano solo sogni e ambizioni di vita. Sono stati abbandonati su una spiaggia Zuwara in Libia per più di 3 giorni. A nessuno importa di loro”. A scriverlo su Twitter è il fondatore della ong Open Arms, Oscar Camps, che ha pubblicato tre foto che ritraggono i corpi di bambini, neonati, donne abbandonati sulla spiaggia di Zuwara, in Libia, e rappresentano la nuova terribile denuncia del dramma dei migranti nel Mediterraneo. “Ogni vita conta”, conclude Camps.

Le foto mostrano un neonato con il viso schiacciato sulla sabbia, un bambino con le braccia spalancate, e una donna. Probabilmente ritraggono le vittime del naufragio di cui ha dato conferma nei giorni scorsi l’Oim, l’Organizzazione internazionale dei migranti, tramite il portavoce Flavio Di Giacomo.

Circa 50 persone risultano disperse a seguito di quel naufragio, che ha colpito un barcone partito nella notte tra il 18 e il 19 maggio da Zuwara. I 33 superstiti hanno infatti raccontato che su quel barcone c’erano una novantina di persone, tra cui molte donne e bambini. Ma è possibile anche che le vittime provengano da un altro naufragio, avvenuti in quello stesso tratto di mare e magari passato sotto silenzio.

“Non sono stati lasciati lì per tre giorni. Questo è un malinteso”, ha precisato la giornalista Nancy Porsia, esperta di nordafrica e Libia. “Il mio contatto li ha trovati a terra sabato scorso, ha immediatamente informato la direzione della sicurezza locale e nello stesso giorno il personale militare ha recuperato i cadaveri e li ha seppelliti nel cimitero di Abu Qamash”. La giornalista in precedenza aveva rilanciando le drammatiche immagini su Twitter scrivendo: “Nelle ultime due settimane circa venti barconi di migranti sono stati sono stati messi in acqua da Zuwara , nell’ovest del a Libia… Alcuni cadaveri iniziano a riaffiorare sulla riva. Un uomo sabato ha trovato questi corpi, bambini. Un massacro”.

(ATTENZIONE: le immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità)

Ti potrebbe interessare
Esteri / Lezioni per i giovani dalla rivolta della Generazione Z in Nepal
Esteri / La rivolta mondiale della Generazione Z: quando i giovani riscoprono la politica in piazza
Esteri / Dai patron delle Big Tech ai leader delle grandi potenze: i super-ricchi vogliono vivere per sempre
Ti potrebbe interessare
Esteri / Lezioni per i giovani dalla rivolta della Generazione Z in Nepal
Esteri / La rivolta mondiale della Generazione Z: quando i giovani riscoprono la politica in piazza
Esteri / Dai patron delle Big Tech ai leader delle grandi potenze: i super-ricchi vogliono vivere per sempre
Esteri / America su, Europa giù: dove si è fermato l’ascensore sociale per i giovani in Occidente
Esteri / La disaffezione per la politica non è invincibile: la lezione per la sinistra che arriva da New York (di R. Parodi)
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / “Perché i soldi per ricostruire Gaza non li mette Israele?”: giornalista licenziato dopo aver posto questa domanda su Israele
Esteri / “Non sapevo fosse il Louvre”: la surreale difesa di uno dei sospettati per il furto di gioielli all’interno del museo
Esteri / Chi è Rama Duwaji, la moglie del neo sindaco di New York Zohran Mamdani
Esteri / Zohran Mamdani conquista New York ma non potrà mai diventare presidente degli Stati Uniti: ecco perché