Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Se il piccolo Aylan fosse diventato un molestatore di Colonia: la nuova vignetta di Charlie Hebdo

Immagine di copertina

Il settimanale satirico lo ha ipotizzato in una controversa vignetta

Nel settembre del 2015 le immagini di Aylan al-kurdi, bambino di appena 3 anni morto sull’isola greca di Lesbo in seguito a un naufragio di migranti, ha commosso il mondo intero. Pochi mesi dopo, la notte tra il 31 dicembre del 2015 e il primo gennaio 2016, centinaia di migranti hanno preso parte a una serie di molestie sessuali di massa nella città tedesca di Colonia.

Adesso, il settimanale satirico francese Charlie Hebdo, con il suo solito stile dissacrante e controverso, ha realizzato una vignetta che ha unito i due fatti.

Nella vignetta compare, in alto a sinistra, un disegno del piccolo Aylan morto e la domanda: “Cosa avrebbe fatto il piccolo Aylan da grande?”. Nella parte sottostante della vignetta, una serie di uomini inseguono una donna e compare la risposta: “Il molestatore in Germania”, con un chiaro riferimento ai fatti di Colonia.

A realizzare la vignetta è stato Riss, pseudonimo di Laurent Sourrisseau, illustratore che il 7 gennaio del 2015 si trovava nella redazione del giornale satirico quando due terroristi armati entrarono uccidendo 12 persone, tra cui il direttore e i principali collaboratori del giornale.

Riss rimase ferito a una spalla durante l’attentato.

Durante alcune interviste rilasciate nell’ultimo anno, Riss si era fatto promotore di una linea meno combattiva di Charlie Hebdo, che mettesse da parte le vignette su Maometto e sull’Islam, ma quest’ultima vignetta dimostra che non ha intenzione di fare in modo che il settimanale smetta di far discutere.

LA VIGNETTA

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”