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Home » Esteri

Macron incontra Draghi all’Eliseo e spinge per averlo segretario della Nato

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Si saluteranno con una cena all’Eliseo senza i rispettivi staff o accompagnatori: soltanto loro due, Emmanuel Macron e Mario Draghi, vis a vis per l’ultima volta da capi di governo dei rispettivi Paesi. A Palazzo Chigi presto si insedierà un nuovo esecutivo, ed è probabile che i nuovi rapporti tra la Francia e la futura premier Giorgia Meloni siano uno degli argomenti di dibattito durante l’incontro. Ma c’è di più. All’orizzonte – nel prossimo giugno – c’è la scadenza del mandato di Jens Stoltenberg come segretario generale della Nato, e lo staff di Macron non ha mai nascosto il desiderio che a ricoprire quell’incarico sia in futuro proprio il premier italiano uscente.

Da Palazzo Chigi spiegano come l’incontro non sia altro che la testimonianza di “grande stima reciproca” tra i due – riporta Repubblica in un retroscena – ma potrebbe diventare l’occasione per una candidatura formale di Draghi da parte della Francia come garante del Patto Atlantico. “Voglio dire quanto sono stato felice di collaborare ogni giorno con il mio amico Draghi. Gli devo molto, è una grande opportunità per Italia ed Europa il fatto che sia stato in carica”, le parole pronunciate da Macron al recente vertice Ue di Praga. I due si considerano amici a tutti gli effetti, e convergono sul tema di attualità più pressante per la politica europea: istituire un tetto comunitario al prezzo del gas.

Prima di lasciare Palazzo Chigi, Draghi è atteso da un ultimo impegno internazionale, il Consiglio Ue della prossima settimana, dove poterà al tavolo anche la proposta di nuovi fondi europei per l’emergenza. Macron ha proposto un nuovo Recovery per investimenti sull’energia, Draghi vorrebbe invece un fondo simile al modello Sure, prestiti, concessi dall’Ue agli Stati membri a condizioni favorevoli. Dei futuri rapporti tra Francia e Italia nel post-Draghi si vedrà: Giorgia Meloni ha già litigato a distanza con la ministra francese per gli Affari europei, Laurence Boone, che aveva detto di voler “vigilare sul rispetto di diritti e libertà” in Italia. A gettare acqua sul fuoco fu il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: con lui Macron pranzerà a Roma quando verrà in visita per un evento sulla pace della comunità di Sant’Egidio il 23 e 24 ottobre.

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